USA. Per evitare ulteriori fastidiosi suicidi il capo dell’FBI richiude l’armadio di Hillary – Gli scheletri verranno mostrati ai posteri in un lontano futuro

Il ripensamento del direttore dell’FBI, che l’altro giorno aveva denunciato 650mila email di Hillary segretaria di Stato scoperte dai suoi agenti nel computer di Anthony Weiner, marito zozzone e pedofilo del braccio destro di Hillary, la sorella musulmana-sionista Huma Abedin, ha fatto invecchiare nel giro di 24 ore la relativa parte del mio ultimo articolo ”MA QUALE HILLARY, MA QUALE OBAMA, MA QUALE TRUMP,
E’ LA CUPOLA BELLEZZA!” (www.fulviogrimaldicontroblog.info).

Ma anche no. Penso che quanto ho detto della bomba lanciata da Jim Comey sul mostro-femmina, candidato a sconvolgere il mondo, resti tuttora in piedi. Email di Statoin gran parte secretate,scambiate su server privato, tra tre personaggi manifestamente corrotti e con tendenza al professionismo criminale: massimo delitto per un rappresentante delle istituzioni, altro tradimento, a prescindere dal tasso criminale dei contenuti.

Avevo congetturato che la cupola mondialista, ridefinita Pinnacolo della piramide, si era accorta che un personaggio con un armadio talmente zeppo di scheletri e carogne putrescenti da sembrare il cimitero romano del Verano si sarebbe trascinato dietro per tutto il mandato una tale grandinata di inchieste, procedimenti giudiziari, indagini giornalistiche, gragnuole di sospetti, imperversare di gole profonde, da rendere una conduzione dell’impero altamente precaria e inefficace in vista degli obiettivi programmati. E che di conseguenza aveva istigato il capo dell’FBI a fare quello che ogni decente poliziotto avrebbe comunque dovuto fare. A rischio di trovarsi poi tra i piedi, e da far eliminare dal solito incidente, o scemo solitario, quel tipo rozzo e imprevedibile, ostico’intero establishment militare, bancario, multinazionale della criminalità organizzata globalista (come conferma perfino l’avversione al tipo manifestata con rara virulenza”).

Ora Comey s’è rimangiato tutto, rifilando a un mondo tra l’attonito, lo sbigottito, il rassegnato e il decerebrato, la seconda bufala, dopo quella con cui aveva fermato l’inchiesta sulla belva umana perché le sue manchevolezze erano solo di “grave trascuratezza”. Ha affermato, senza arrossire o essere seppellito da risate omeriche corali peggio di un tornado, che nei tre giorni, tra quando aveva rivelato la scoperta delle 650mila mail nell’improprio laptop del maniaco sessuale e ieri, tutte le 350mila mail erano state esaminate e che nulla di sconveniente vi era stato trovato. E tutti, soprattutto coloro che alle corna del satana Hillary avevano appeso le proprie ghirlande di fiori e gli ex-voto per grazie ricevute e da ricevere, se la sono avidamente bevuta.
Ora i casi sono due. O Comey e i suoi agenti sono qualcosa tra Speedy Gonzales e Superman e si sono letti, controllati e indagati, ben 650mila messaggi in tre giorni e davvero non vi hanno trovato nulla degno di approfondimento, o Comey ha – doverosamente, saggiamente – interpretato l’intimazione dell’attuale reggitore del moccolo della Cupola, Obama, “Non esagerare con Hillary, è la nostra unica speranza”, come avvertimento perentorio e definitivo. A uno che dirige l’FBI è più chiaro che a chiunque altro che distruggere “l’unica speranza” di coloro di cui qualsiasi presidente degli Usa è burattino e portavoce significa finire male, malissimo. Significa finire. Ne ha avuto già sentore anche l’immarcescibile Trump, con le 13mila minacce di morte che dice gli siano arrivate.

Per chi avesse qualche dubbio, sarà istruttivo aprire questo link e vedere cosa capita a chi pesta i piedi alla cosca Clinton.
https://aurorasito.wordpress.com/2016/09/09/una-scia-di-morte-oltre-100-persone-vicine-ai-clinton-morte-in-modo-sospetto/

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