Gli USA minacciano l’attacco nucleare e la Russia si prepara

40 Milioni di Russi alle “Prove di un Disastro Nucleare” … qualche giorno dopo che gli USA hanno parlato di Guerra con Mosca.

*Ecco come si sgretolano le relazioni tra Russia e USA per effetto della escalation di una guerra per procura in Siria, che oggi ha raggiunto il suo apice con lo stop dato da Putin al negoziato con gli USA per lo smaltimento
del Plutonio poco prima che il Dipartimento di Stato USA annunciasse di aver bloccato i negoziati con la Russia, sulla Siria: il 6 ottobre 2016, per la prima volta, 40 milioni di cittadini russi, oltre a 200.000 specialisti delle ” divisioni della protezione civile” e di 50.000 macchinari hanno preso parte ad una dimostrazione della
protezione civile su evacuazione in caso di disastri, come si legge sul sito Web del Ministero della Protezione Civile russo <http://en.mchs.ru/mass_media/news/item/32915549/>.*

*Secondo il ministero, una esercitazione della protezione civile
coinvolgerà tutte le autorità esecutive federali, regionali e dei governi
locali di tutta la Russia con il nome “dimostrazione della protezione
civile in caso di grande disastro naturale o causato dall’uomo nella
federazione russa”, che avrà luogo da domani, fino al 7 ottobre. *

*Dato che il Ministero non specifica a che tipo di “disastro causato
dall’uomo” si stia riferendo, da dover movimentare ben 40 milioni di russi
e da farli prendere parte ad una esercitazione di emergenza, cercheremo di
comprendere – dalle linee guida della emergenza – a cosa si stia
“preparando” la Russia.*

*Il sito aggiunge che “l’obiettivo principale dell’esercitazione è mettere
alla prova l’organizzazione della gestione degli eventi della protezione
civile e della gestione delle emergenze degli incendi, per verificare il
grado di preparazione delle istituzioni e delle forze della protezione
civile a tutti i livelli, in caso di disastri naturali o artificiali e per
mettere in atto le misure di protezione civile”.*

*Oleg Manuilov, Direttore del Ministero della Difesa Civile ha spiegato che
questa esercitazione sarà una prova di come la popolazione dovrà rispondere
ad un “disastro” in una situazione di “emergenza”.*

*Maggiori dettagli sull’esercitazione , sulle Fasi 3- 4
:*

*Fase I : Organizzazione delle azioni di difesa civile*

*In questa fase di notifica saranno convocati gli alti funzionari esecutivi
delle autorità federali, regionali, dei governi locali e delle forze di
protezione civile, per implementare il sistema di gestione della
protezione civile a tutti i livelli e per stabilire il metodo di
comunicazione e notifica della protezione civile. Dopo che il Centro
Nazionale di Gestione Crisi avrà dato l’allarme a tutti gli organi di
gestione, verranno allertate le autorità statali, le forze e le strutture
di servizio e la popolazione utilizzando tutti i sistemi di notifica
disponibili.*

*Fase II : Programmazione e l’organizzazione delle azioni di difesa civile.
Preparazione di una squadra di difesa civile e delle strutture necessarie
per rispondere a grandi calamità e incendi*

*La fase prevede di implementare una inter-agenzia mobile multifunzionale
tra le forze di protezione civile e le strutture di ogni distretto
federale, per portare soccorsi e altre operazioni urgenti, per mettere in
atto azioni di protezione civile e per dislocare speciali unità di
protezione civile nei territori costituenti; mettendo in stand-by unità
militari di soccorso, divisioni del servizio antincendio federale e unità
di soccorso. Questa fase prevede di costituire una squadra, di attivare
centri di controllo di backup e di raccogliere e scambiare informazioni nel
settore della protezione civile.*

*Fase III : Organizzazione della gestione di azioni della protezione
civile e delle altre forze per rispondere a grandi disastri e incendi.*

*Questa fase si occuperà di gestire l’utilizzo delle squadre di protezione
civile che contrasteranno grandi calamità e incendi, creeranno centri di
controllo aerei e mobili, controlleranno lo stato delle strade per
permettere l’evacuazione della popolazione, organizzeranno i servizi
vitali; daranno il via alle unità di soccorso dei vigili del fuoco federali
e dirigeranno le operazioni di monitoraggio nei siti potenzialmente
pericolosi, lavorando a stretto contatto con le amministrazioni
territoriali.*

*L’esercitazione metterà alla prova le protezioni dalle radiazioni,
chimiche e biologiche a cui potrà essere esposto il personale e la
popolazione in caso di emergenza presso strutture vitali e potenzialmente
pericolose. Saranno controllati anche i sistemi di sicurezza antincendio,
di protezione civile e di protezione umana delle istituzioni sociali e
degli edifici pubblici. Saranno allestite unità di risposta e centri di
monitoraggio radiologico, chimico e biologico e testati i messaggi
igienico-sanitari da inviare alle aree di emergenza e alle reti di
controllo dei laboratori in stand-by.*

*Il fatto che tra le misure preposte sia prevista una squadra di protezione
civile per “disastri e incendi” e dei test per le “radiazioni, chimiche e
per la protezione biologica”, è come una dichiarazione che la Russia sta
mettendo in atto la sua più importante esercitazione di guerra nucleare,
mai avvenuta dopo la fine della guerra fredda.*

*Perché ora? Forse perché, oltre al forte deterioramento delle relazioni
tra la Russia e l’Occidente – le tensioni sono ormai ai livelli della
guerra fredda – un’altra risposta può venire da Joseph Dunford, Presidente
del Joint Chiefs of Staff, che la settimana scorsa ha lanciato un monito al
Congresso

sul
fatto che una No Fly Zone in Siria, come proposta recentemente da John
Kerry, e il voler mettere al centro di tutto la strategia di politica
estera di Hillary, si tradurrebbe in una terza guerra mondiale.*

*Durante una sua testimonianza al Senate Committee on Armed Services,
la scorsa settimana il Gen. Joseph Dunford ha suonato l’allarme sul fatto
che il cambiamento politico che sta guadagnando consensi all’interno delle
sale di Washington, dopo la fine del cessate il fuoco mediato degli Stati
Uniti e della Russia, in Siria, potrebbe tradursi in una grande guerra
internazionale e che per questo motivo (lui) non sarebbe disposto ad
appoggiare la proposta per una No.Fly Zone, chiesta dal Sen. Roger Wicker,
del Mississippi, su proposta di Hillary Clinton, come risposta alle
dichiarazioni della Russia e della Siria che hanno intensificato i
bombardamenti aerei dei ribelli della zona orientale di Aleppo, dopo la
dichiarazione del cessate il fuoco.*

*«E che cosa ne pensa della possibilità di controllare tutto lo spazio
aereo per evitare che si buttino altre bombe? Cosa ne pensa di questa
opzione?” – ha chiesto Wicker – *

*“In questo momento, Sig. Senatore, per noi controllare lo spazio aereo
della Siria vorrebbe dire andare in guerra contro la Siria e contro la
Russia. Si tratta di una decisione abbastanza determinante che certamente
io non ho intenzione di prendere”, ha detto il Presidente dei Capi di Stato
Maggiore, intendendo che quel tipo di di politica è sembrata troppo
aggressiva, anche per i capi militari.*

*Tanto per ricordare, Hillary Clinton ha sostenuto fortemente una NO-Fly
Zone sin da ottobre 2015, subito dopo l’inizio della campagna di
bombardamenti aerei russa per mantenere la stabilità del governo siriano.
“Io personalmente sosterrei fin d’ora una No Fly Zone e corridoi umanitari
per cercare di fermare la carneficina da terra e dal cielo, per cercare di
capire che cosa sta accadendo e per cercare di arginare il flusso di
profughi ” disse la Clinton in un’intervista alla NBC
a
ottobre 2015.*

*Nonostante questi moniti, l’ex Segretario di Stato – e ora candidata
presidenziale -mantiene la sua nota posizione aggressiva verso un cambio di
regime e tutto ciò che riguarda la Russia ed ha continuato a sostenere
questi punti, che stanno guadagnando consensi, nelle ultime settimane, fra
i più alti diplomatici USA.*

*Ma la Clinton non è la sola: come ha scritto il WSJ a giugno, più di 50
diplomatici USA hanno firmato una nota di dissenso, chiedendo che
l’amministrazione Obama si impegnasse in opzioni militari contro Assad,
come ad esempio proclamando una NoFlyZone, se non addirittura un attacco
diretto contro il regime siriano. La motivazione dei diplomatici è che la
situazione in Siria continuerà a peggiorare senza un’azione diretta da
parte dei militari USA, una argomentazione di dubbia legalità, se
intrapresa unilateralmente, senza nessuna risoluzione del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite. Come scrive Sputnik
,
però l’ambasciatore americano all’ONU Samantha Power ha già buttato le
basi per far applicare il “diritto di proteggere”, la controversa teoria
di diritto internazionale, in cui si sostiene che l’opposizione russa a
questa risoluzione dovrebbe essere ignorata, in quanto la Russia è una
parte nel conflitto.*

*La Russia, a sua volta, ha replicato che, se il regime di Assad dovesse
cadere sarebbero i gruppi terroristici, tra cui l’ ISIS e al-Nusra che,
probabilmente, colmerebbero il vuoto di potere che scenderebbe sul paese
e lo trasformerebbe ancor di più in un grande porto del terrorismo
internazionale. *

*In ultima analisi, il conflitto siriano è fondamentalmente dovuto al
passaggio e al trasporto dell’energia, e se la Russia debba mantenere – o
no – il suo dominio sulle importazioni di gas naturale verso l’ Europa, o
se – una volta deposto il regime siriano – si potrà costruire una
conduttura di gas naturale del Qatar – attraverso la Siria – per arrivare
in Europa.*

*Per quanto riguarda l’esercitazione per la guerra nucleare in
Russia, possiamo solo sperare che certe idee su una guerra nucleare
rimangano solo nel regno della pura teoria.*

TYLER DURDEN

*Fonte:<a href="http://www.zerohedge.com/ http://www.zerohedge.com/ <http://www.zerohedge.com/>*

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