Ferrara – La droga “che conviene” (al sistema)

Verso le 8 all’arrivo degli studenti, nei pressi della stazione di Ferrara, ho potuto notare numerosi spacciatori (erano di colore, ma so benissimo che qui, come nelle altre città italiane chi li arruola e rifornisce è italiano e ben introdotto nello stesso giro frequentato dalle pecore nere delle forze dell’ordine che hanno deciso di arricchirsi collaborando con la malavita).

Vedere ragazzini comprare le dosi o le pasticche e sapere che in tal modo stanno bruciando cellule cerebrali con le luci lampeggianti nella zona del parchetto di Corso Piave.

Spacciatori, prostitute e protettori non sono nemmeno fuggiti, ma sorridendo verso i passanti hanno preso a camminare in diverse direzioni parlottando tra loro.

15 anni fa, abitavo in Piazza Travaglio, e chiamai la Polizia per le urla di una rissa, non so se tra spacciatori o tra spacciatori e clienti, anche lì arrivarono lentamente con lampeggianti; parlando poi con un conoscente della Questura mi disse che non facevano retate perché si sarebbero spostati in altri luoghi, mentre lì riuscivano a controllarli (?!).

Le dimensioni del problema sono ormai enormi, in sole tre zone (grattacielo, Travaglio e Corso Piave ) ho notato all’opera un centinaio di persone malavitose… quante saranno in tutta la città ? E in Italia ?
Perché non esiste una strategia, un progetto, una politica che miri a riportare legalità ?

Fernando Rossi

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