Al referendum abrogativo del 17 aprile 2016 deve vincere la democrazia e non l’astensionismo!

Sono un iscritto al Partito Democratico ed alle ultime primarie per l’elezione del segretario votai per Renzi, sperando in un cambiamento di rotta nella gestione del partito. Purtroppo Matteo Renzi, lungi dallo svolgere funzioni di segretario di tutti gli iscritti, ha assunto la carica di presidente del Consiglio, e segue una sua politica personalistica che piace più alla destra che alla sinistra, snaturando così la storia e le tradizioni del Partito Democratico.

Volendo fare un esempio specifico, mi riferisco alla sua posizione riguardo all’imminente referendum sulle trivelle a mare, dove il suo atteggiamento non è quello di convincere la gente attraverso discorsi sensati e ragionevoli ma si basa più sul’escamotage qualunquista dell’andare “Tutti al mare!”. Renzi invita cioè gli elettori a disertare le urne il 17 aprile 2016, a disinteressarsi della cosa pubblica… tanto c’è lì lui a pensare ed a decidere per noi.

Eppure l’istituzione referendaria è l’ultima forma di democrazia diretta rimasta agli elettori… Perciò non ritengo giusto rinunciare alle prerogative di essere cittadini consapevoli.

Noi veri democratici il 17 aprile 2016 andremo a votare, in ogni caso, sia perché riteniamo utili e giuste le ragioni del Sì, del salvare il nostro mare (ovvero: stop alle trivelle), sia che considerassimo condivisibili le scelte di questo governo…

La democrazia è un bene prezioso e dobbiamo

proteggerla dagli “astensionisti” e dai mafiosi

che vorrebbero decidere per noi.

Paolo D’Arpini – Rete Bioregionale Italiana
Via Mazzini, 27 – Treia (Mc)
Tel. 0733/216293

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