Referendum – Il 17 aprile 2016 vota “sì” per dire “no” alle trivelle a mare

Il decreto Sblocca Italia del governo ha spianato la strada alle lobbi di potere. Con l’ art. 31 dello sblocca italia le multinazionali hanno il via libera per iniziare lavori di trivellazione, sia in mare che in terra, su tutta la penisola italiana. La cosa sconcertante è che non ci sono limiti né vincoli per le multinazionali con un impatto ambientale devastante sul territorio.

Oggi in cui si può ricorrere a fonti di energia alternative, come l’ eolica o la solare, prive di qualsiasi controindicazione, è altamente inutile e deleterio continuare ad insistere sugli idrocarburi fossili come il petrolio sapendo le enormi conseguenze di imbatto ambientale che derivano dal suo utilizzo, tra inquinamento da combustione e mancata bonifica del territorio.. senza considerare le immani catastrofi che si sono già consumate in passato dall’esplosione di alcuni pozzi petroliferi in mare aperto. Moria dei pesci, alterazione della fauna marina, sconvolgimento dell’ ecosistema, scombussolamento della crosta terreste e aumento di terremoti e maremoti, sono solo alcune delle conseguenze delle trivellazioni.

Fortunatamente abbiamo la possibilità di esprimerci pacificamente per evitare danni irreversibili al pianeta: il 17 aprile è stato stabilito un referendum per fermare le trivelle.

La Natura è il nostro tempio, facciamo la nostra parte. Confido nella vostra partecipazione: IL 17 APRILE VOTATE SI AL REFERENDUM ABROGATIVO per dire no alle trivelle. Ci vuole un attimo, un paio di minuti che possono fare un enorme differenza per tutti noi.

Dobbiamo raggiungere il quorum necessario per fermare questa follia.
Condividete con amici e parenti il più possibile affinché tutti ne siano consapevoli.

Grazie dal profondo
e buona vita

CORRISPONDENZE INFORMAZIONI RURALI

SiAmo tanti uniti e pronti per sentieri più profondi
FACCIAMOCI AVANTI…

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