Considerazioni sulla proposta di legge sul riequilibrio delle pensioni di reversibilità

L’isteria di massa sta impedendo una equa riforma delle pensioni di reversibilità… La base di partenza è sempre la disinformazione, perché in questo immaturo e grottesco paese nessun media fa informazione, tutti fanno disinformazione e mistificazione, sparano titoli e sottotitoli come se dovessero presentare un romanzo o un film, facendo promozione e propaganda.

Ieri il tema erano le pensioni di reversibilità. Lo dico per i giovani che non si sono mai occupati di un tale problema essendo ben lungi dai loro orizzonti. Sarebbe la pensione cui ha diritto il coniuge superstite quando muore uno dei due, che viene drasticamente ridotta secondo il reddito del superstite, attualmente non è mai superiore al 60 per cento. Ipotizzando, come avviene solitamente nella realtà, che il defunto sia il marito e che percepiva 100 di pensione, alla moglie andranno nella migliore delle ipotesi 60.

La gente era convinta che volessero ridurle se non toglierle del tutto, perché la fiducia riposta nella classe politica, lo dico abbastanza spesso anche se mi rendo conto del forte impatto che produce, è pressappoco la stessa che si potrebbe avere verso un’organizzazione di pedofili, la reputazione è la stessa.

La politica italiana ispira attualmente la stessa simpatia e fiducia che nell’alto medioevo si poteva avere verso i Saraceni, loro saccheggiavano tramite incursioni, i politici lo fanno più comodamente e legittimamente, prendendoci pure per i fondelli ogni giorno.

Personalmente sono una ventina di anni che non guardo la tv, cioè non seguo alcun programma prodotto e trasmesso dalla tv che non siano film o documentari storici, per cui mi informo esclusivamente in internet, ed ero decisamente molto più informato delle decine di persone con cui ho interagito ieri alle casse dei discount.

Nonostante io legga pochissimo di quanto riguarda argomenti in itinere, perché preferisco attendere che siano alla fine del loro iter, cioè quando stanno per diventare realtà e non prima quando è solo cazzeggio, pourparler e mezzi di distrazione di massa. Eppure, nonostante queste premesse, ero meglio informato di tutti coloro che affrontavano l’argomento prevalente di ieri che era la riforma in corso in Commissione Lavoro della camera sulle pensioni di reversibilità. Molto probabilmente la loro fonte di disinformazione era la tv ed i giornali (che mi risulta siano pure letti in tv, in una sorta di correo giro di disinformazione).

Sapevo che in Commissione Lavoro si intendeva portarle al 100 per cento dal 60 per cento medio attuale per i superstiti che hanno pochi o nessun redditi, cioè per capirci coloro che hanno solo la minima o poco più, la pensione del coniuge defunto la percepirebbero tutta intera, senza tagli.

Ovviamente per finanziare una simile e direi molto sensata riforma previdenziale, occorre attingere da qualche parte, e purtroppo in Italia pare che nessuno, neppure i privilegiati indegni senza alcun merito, sia disposto a rinunciare a qualcosina per favorire i meno fortunati, dimostrandosi un paese poco evoluto civilmente, molto egoista e poco solidale, almeno nelle classi più agiate (come dimostra il pressoché nullo mecenatismo).

In questo caso hanno pensato di attingere le risorse necessarie riducendo le pensioni di reversibilità dei coniugi superstiti con redditi medio alti. Ma la stampa tutta, anche in internet, hanno tutti taciuto la prima parte, cioè che l’intento della riforma era una più equa distribuzione delle pensioni di reversibilità in base ai redditi, dando il 100 per cento ai più indigenti, ed hanno tutti quanti i media gridato allo scandalo perché la volevano ridurre o addirittura togliere anche a chi disponeva di una casetta di proprietà, scatenando un panico premeditato. Se lo avesse fatto un privato cittadino lo avrebbero denunciato per procurato allarme.

Questo è il modo in cui in Italia forniscono le notizie alla massa.

E’ il motivo per cui da almeno una ventina di anni non seguo e non credo a nulla di quanto trasmettono in tv o scrivono i giornali, che possono tuttalpiù servire per accendere la stufa a legna. La casta politica in questo modo ha buon gioco a non fare mai qualcosa di decente, che sarebbe comunque poco, perché la reazione isterica ed inopportuna della massa manipolata, indotta dai media e dalle opposizioni che strumentalizzano opportunisticamente, impedisce di fare qualsiasi riforma in questo paese.

Così la casta politica si sente sempre più legittimata a continuare nel cazzeggio mediatico e nella più totale sciatteria politica ponendosi l’unico scopo di conservare i propri privilegi permanendo il più a lungo possibile in carica.

Morale della storia?

Che in questo paese con una simile distorsione mediatica ed ignoranza culturale e spirituale delle genti, non cambierà mai nulla, nessuna riforma con intenti di equità ed eticità potrà mai essere attuata e la gente continuerà a lamentarsi pur essendo corresponsabile della situazione in cui versa, senza minimamente capirlo. E le ripercussioni di quanto avverrà di deleterio a livello globale, in ambito soprattutto economico, finanziario, monetario e bellico, saranno molto più gravi nel nostro paese che altrove, proprio perché totalmente disinformati ed impreparati. Saremo alla mercé degli eventi.

Stralcio di una lettera Claudio Martinotti Doria

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