Turchia. “Erdogan non vuole la pace, ma vuole la guerra per restare al potere” – Comunicato di EMEP e Peace Association of Turkey dopo l’attentato del 10 ottobre 2015

Turchia, strage al corteo del 10 ottobre 2015

Il 10 ottobre 2015 una Manifestazione per la Pace organizzata ad Ankara dai quattro maggiori sindacati è stata il bersaglio di due attacchi con bombe. Due bombe sono esplose fra le masse che convergevano nella piazza della manifestazione alle 10 di questa mattina, nei pressi della stazione ferroviaria di Ankara.

Secondo i dati diffusi dal governo il bilancio delle vittime è di 86 morti e 186 feriti.

Nove compagni del nostro Partito, tra cui un membro del Comitato
Centrale sono morti, e trenta nostri compagni sono stati feriti.

Nelle elezioni dello scorso 7 giugno il partito al governo AKP ha perso
parte dei suoi voti e non ha ottenuto abbastanza deputati per formare un
governo di maggioranza. AKP ha rifiutato di entrare in una coalizione
con gli altri partiti, ha impedito i tentativi di formare un governo ed
ha fissato un’altra elezione, che si terrà il 1° di novembre.

Inoltre, ponendo fine ai negoziati quinquennali con le forze politiche
curde, AKP ha iniziato a terrorizzare le regioni curde con le sue forze
militari e di polizia.

A causa della politica del terrore dell’AKP più di 1000 soldati,
poliziotti, guerriglieri e civili (tra cui donne, anziani e bambini)
sono stati uccisi negli ultimi tre mesi.

Attraverso la sua campagna di terrore nelle regioni curde, AKP sta
cercando di portare il blocco HDP (che ha preso il 13% dei voti e 80
deputati nelle ultime elezioni) sotto la soglia del 10% per tornare ad
essere il partito di maggioranza di governo in Turchia.

Di recente, le forze che sono contro la politica del terrore di AKP e
rivendicano una soluzione pacifica alla questione curda hanno cercato di
far sentire la propria voce attraverso attività e manifestazioni.
La manifestazione del 10 ottobre è stata organizzata da DISK (Confederazione
dei sindacati dei Lavoratori Rivoluzionari), KESK (Confederazione dei
sindacati dei Lavoratori pubblici), TMMOB (Camera di Turchia degli
architetti e dei sindacati degli ingegneri) e TTB (Camera dei medici di
Turchia). Oltre ai membri di questi quattro sindacati, la manifestazione
è stata anche caratterizzata dalla partecipazione di HDP e dall’EMEP,
così come da un certo numero di partiti, organizzazioni politiche e gruppi.
Condanniamo con forza l’attacco e ribadiamo il fatto che questi attacchi
non ci possono fermare.

*Partito del Lavoro (EMEP) di Turchia*

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Comunicato di Peace Association of Turkey:

Gli amici della Peace Association of Turkey, da sempre attivi contro le politiche sanguinarie e guerrafondaie del governo Erdogan (perfettamente allineate con la macchina da guerra Nato/Golfo), in risposta alle condoglianze per l’ultimo massacro, mi pregano di diffondere questo loro comunicato, da me malamente tradotto. Marinella

Basta con una politica sanguinaria

Un centinaio di persone hanno perso la vita e molte di più sono state ferite in un’esplosione verificatasi ad Ankara, in Turchia, alla manifestazione che aveva come slogan “Contro la guerra, pace ora”. Questo attacco mira a terrorizzare non solo chi manifesta ma l’intera società. Gli assassini mirano a far sì che il nostro popolo si abitui al terrore e alla violenza. Il loro obiettivo è rendere le persone disperate e impaurite, così che non scendano più in strada.

L’attacco, chiunque l’abbia perpetrato è da ricondurre alle politiche sanguinarie del partito di governo, l’Akp, che vanno avanti da anni e che di recente hanno conosciuto un escalation. Gang islamiste reazionarie, favorite in particolare dall’ostilità contro la Siria, stanno ora tornando in Turchia, sapendosi garantite dal governo Akp. E’ noto che questi gruppi fanno parte delle politiche sanguinarie dell’Akp. Per anni, hanno agito come esecutori a beneficio dell’imperialismo e continuano questo ruolo in Turchia.
Il governo Akp, che non può tollerare nemmeno di sentir parlare di pace, non esista a ricorrere a qualunque strumento per le sue politiche violente.
Opporvisi è dovere di tutti quelli che amano la pace e delle forze progressiste. La migliore risposta che il nostro popolo possa dare a questo crudele attacco ad Ankara è compiere questo dovere. E’ l’unico modo di rispondere ai fini dell’imperialismo e del suo collaboratore Akp, e di arrivare a una vera pace.
Il nostro popolo non si chinerà davanti all’imperialismo e ai suoi collaboratori.

Peace Association of Turkey
Istanbul, 10.10.2015

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