Liberazione dal male “italicum”

italicum

Parliamo ora, adesso, subito sull’Italicum.
Quel Parlamento definito nella Costituzione va ripristinato; e va reso efficiente ed efficace, in quella Sede, il fondamentale rispetto della dignità, della funzione, della libertà e della uguaglianza di ogni membro del Parlamento che “rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Certi dubbi presenta la strutturazione del “nuovo” Senato della Repubblica”. Forti dubbi presenta la strutturazione della “nuova” Camera dei deputati.
Infatti, la “nuova” Camera dei deputati viene prodotta dalla legge c.d. Italicum, in votazione, nella quale diviene membro della Camera dei deputati chi occupa il primo posto della lista, cioè, il capolista. Alla scadenza della presentazione delle liste e con la conoscenza delle candidature delle singole liste – quindi, molto tempo prima di quanto faranno i circa 50 milioni di elettori – in 30 minuti, ogni cittadino, volendo, sarà in grado di conoscere le persone che occuperanno il seggio nella Camera dei deputati. Gli occupanti dei seggi rimasti “liberi” si conosceranno “dopo” le elezioni perchè gli occupanti saranno quei candidati che avranno ricevuto il voto di preferenza dagli elettori.
Pertanto, nella “nuova” Camera dei deputati siederanno accanto il nominato e l’eletto, così lontani per rispettare il citato dettato Costituzionale.
Ma, la Repubblica non ha il compito di rimuovere gli ostacoli (art. 3) che limitano l’uguaglianza e la libertà dei cittadini?
L’Anas ha pagato una liquidazione netta di 1 milione 398 mila 862 euro e molti chiedono :”Come si fa a lavorare 3 anni e 7 mesi per un’azienda di Stato e portarsi a casa tale somma?”
Lo Stato, nel 2002, pagò il rimborso elettorale ai partiti convertendo 200 lire con 1 euro (mentre le pensioni e gli stipendi convertivano 1.936,27 lire per 1 euro; mentre il mercato convertiva la merce 1.000,00 lire per 1 euro) e moltissimi tacquero.
Si tacque (e si votò per tre volte consecutive) col Porcellum.
Parliamone ora, adesso, subito sull’Italicum.
25 aprile 2015: Liberiamo l’Italia dall’Italicum.
Vito De Russis

“R-esistiamo – Erano tempi [ nemmeno troppo lontani] in cui si pensava che i comportamenti negativi fossero prerogativa animale, oggi si pensa il contrario, la saggezza forse risale a Fedro, chi era costui?” (pp)

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