Appello al Presidente della Repubblica per la sospensione della parata militare del 2 giugno

parata militare del 2 giugno

Egregio Presidente della Repubblica, Le scriviamo in merito alla Festa della Repubblica del 2 giugno che cade praticamente all’inizio del Suo settennato e per questo può tanto più assumere un valore simbolico di indirizzo e orientamento. Coloro che da tanti anni lottano perchè l’Italia ripudi la guerra hanno tante volte in questi anni protestato contro la parata militare sui Fori imperiali, strumento di propaganda per il riarmo e le missioni militari ed esibizione nefasta di armi e guerrieri, più appropriata per un paese in guerra ma assolutamente incongrua per una Repubblica che si dichiara “fondata sul lavoro”, che si voglia fare paladina della Pace e dei diritti umani.

Le chiediamo di sospendere la parata militare e di sostituirla con una Festa della Repubblica che celebri i lavoratori, il volontariato e la pace per dare un messaggio forte che indirizzi anche la nostra politica estera verso il ritiro dei contingenti militari italiani dai teatri di guerra e verso la diplomazia di pace e inoltre indirizzi la nostra politica di Difesa verso la drastica riduzione delle spese militari ( a cominciare dalle stesse spese per lo svolgimento della parata).

Argomenti forti a favore della sospensione della parata militare sono : il sentimento di lutto per le vittime di guerra prodotte nei teatri dove l’Italia è presente con le sue armi e i suoi soldati ; il cordoglio per i tanti immigrati annegati nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere un paese di pace ( quell’Italia che ha contribuito a provocare il loro esodo con la guerra in Libia e con la vendita di armi alle petromonarchie). Non ultimo è l’argomento della crisi economica e della vera e propria povertà diffusasi nel nostro paese : l’oscenità del rialzo delle spese militari non ha bisogno di commenti.
Le chiediamo un gesto coraggioso come quello fatto a suo tempo da Sandro Pertini: sospendere la parata militare per inaugurare una nuova stagione di pace.

RETE NOWAR – ROMA

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