L’illusione democratica ed il governo della minoranza

l'illusione democratica

Le ultime elezioni politiche italiane, del 24 e 25 febbraio 2013, hanno raccolto i voti espressi dal 75% degli elettori.
Le schede bianche e nulle sono risultate, per entrambe le camere, circa il 3,5% del totale, sicché i gruppi in competizione si sono spartiti i voti del 73,5% degli elettori.
Ciò significa che essi rappresentano le seguenti percentuali di italiani maggiorenni:
Pd : (29,55 x 73,5)% = 21,7%
Pdl: (29,18 x 73,5)% = 21,4%
M5S:(25,56 x 73,5)% = 18,78%,
per quanto riguarda i tre maggiori gruppi.
Questo significa che la coalizione Pd-Pdl rappresenta il 43,1% dei cittadini, ed è minoranza nel paese reale, ovvero quello che importa.
La finzione politica dello stato quale presunto rappresentante dei cittadini è semplicemente ridicola, ed ogni pretesa di legittimità dell’operato della legislatura è oggettivamente fraudolenta.
Sta ai cittadini rendersene conto e prenderne atto, con tutte le conseguenze del caso: parlamento e governo NON rappresentano l’Italia, e un mondo politico serio e sincero lo ammetterebbe umilmente, senza difficoltà.
Invece no, perché preferisce rappresentare una truffa a scopo di estorsione, controllo e dominio.
Il potere non si autoriforma, chiariva già Giordano Bruno), ripudiandolo quale falso evidente.
Il “gioco” politico è un dogma controfattuale, una banale falsificazione della realtà.
Più in breve: è una bugia. E le bugie complicano dannosamente la vita.
Naturalmente, si tratta di una bugia a scopo di potere, sostenuta dai mass media.
Ma proprio per questo motivo i mass media sono da boicottare, quali fonte di rovina evidente dell’esistenza umana, che ne viene pauperizzata.
E’ abbastanza incredibile la dannosa autoipnosi con cui molte persone confondono erroneamente la società con lo stato, suo sedicente ma falso rappresentante, una confusione tra reale ed immaginario che nuoce alla salute pubblica, un perenne pericolo per l’umanità.
Lo stato non rappresenta la popolazione, non rappresenta gli esseri umani reali: rappresenta solo se stesso, e la sua “autorità” è quella di un dogma mai provato, al pari della trinità cattolica e della verginità di Maria.
Si tratta di un pericoloso inganno, perché lo stato esercita e manovra, da sempre, una mole di violenza organizzata enorme.
La vita non può affatto migliorare attraverso la coercizione, la forza e la violenza di una istituzione, può farlo solo attraverso una crescita di coscienza, senza la quale ogni altro sforzo è vano.
Noi siamo vivi perché lavoriamo, producendo e scambiando le merci di cui abbiamo bisogno, tutto ciò seguendo una filosofia di vita elaborata durante la nostra esistenza, non siamo vivi perché esistono le istituzioni, anzi, spesso nonostante esse, essendovi sopravvissuti.
Il mito dello stato rivela probabilmente l’ansia della ricerca di una figura autoritaria e protettiva cui delegare la responsabilità del vivere, ma da questo punto di vista si tratta solo di una grande illusione: la vita è ciò che facciamo, ed ogni delega ad estranei significa rinuncia a scegliere, una menomazione della persona.
Una rinuncia psicologica che non giova al dispiegarsi della vita.
Il wu-wei taoista della “via dell’acqua che scorre”, azione senza sforzo, dovrebbe invece ispirarci meglio a non allontanarsi dagli equilibri delle dinamiche naturali, così migliori di quelli prodotti dalle strutture del suo piccolo sottoinsieme specie umana.
C’è probabilmente bisogno di una profonda rivoluzione culturale dell’essere, in questo senso.
Ripensare la vita ripulendosi dai dogmi ingannevoli del potere, che tanto promette, ma così poco esistenzialmente dà.

Sarvamangalam

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Commento/integrazione: “Strategia imperialista del caos. Utilizzare l’immigrazione come arma di distrazione, mentre il TTIP avanza segretamente, e i mercati saccheggiano il sud Europa. Perché l’Europa non utilizza tutto il suo potere e le sue risorse per aiutare gli immigrati sulle loro terre? perché l’Europa non crea i presupposti per una vita dignitosa degli immigrati nelle loro terre di origine? Perché cosi’ come oggi sta avvenendo, potranno continuare le campagne imperialiste di occupazione, e depauperamento delle risorse dei paesi occupati, dai quali scappano gli immigrati. P.s. I veri rifugiati politici sono sono una piccola percentuale. Nel brodo dell’immigrazione selvaggia sguazzano le ONG e le cooperative, e chi gestisce i CIE. Gli italiani possono anche morire tranquillamente di fame, o dormire in macchina o darsi fuoco, ai nostri governanti NON interessa.” (Stefano Mazzufferi)

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