Udine – Doro Nicoletta incatenata davanti alla Regione Friuli per protesta contro gli OGM

Lunedì 17 marzo ho manifestato la contrarietà alla coltivazione,
commercializzazione e legalizzazione degli Ogm-organismi
geneticamente modificati, incatenandomi davanti alla sede di Udine
della Regione Friuli.

Non e’ stata una scelta facile. Ho riflettuto molto, prima di
compiere questo gesto, ad ogni effetto e ripercussione che avrebbe
potuto avere, ma le motivazioni erano talmente importanti da
mettere in secondo piano ogni perplessita’ su un gesto così
forte.

Nei giorni precedenti ho fatto richiesta alla Questura di Udine
per poter manifestare, comunicandone tutti i dati attraverso due
fax e diverse telefonate agli ispettori che già ci avevano
conosciuti in occasione della precedente manifestazione del 10
gennaio 2014. La mattina del 17 l’ho poi trascorsa tra gli uffici
del Comune di Udine per l’autorizzazione all’affissione dei
cartelli informativi sulla questione no ogm.

Intanto saliva la tensione, un pò tremavo.

Comunque poi e’ andato tutto bene.

Ho portato tutti i materiali (la catena lunga 10 metri pesava
più di 10 kg), ho consegnato i miei documenti in Regione e gli
ispettori della Questura, Cecotti e Visentin, hanno gentilmente
mediato per permettere la mia presenza davanti all’ingresso.

Durante l’incatenamento ho contattato la segreteria di Debora
Seracchiani, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, del
Vicepresidente Sergio Bolzonello e, grazie all’intervento di
Franco Trinca, Presidente dell’Associazione NOGM, ho avuto un
confronto con Vicario, segretario di Bolzonello e Miniussi, i
quali mi hanno fatto poi pervenire una bozza della nuova moratoria
che la Regione Friuli intende adottare presentandola a Bruxelles.
Ho fatto un piccolo intervento radiofonico in diretta su Radio
Gamma 5, intervistata da Luca Trevisan. Sono stata poi
intervistata dalla Rai e dal Messaggero Veneto. Successivamente ho
avuto un colloquio telefonico con Andrea Zanoni, Europarlamentare
ed aderente al Coordinamento Zero Ogm, il quale mi ha informata su
altre eventuali strade da perseguire.

Le mie motivazioni erano sinteticamente espresse nei cartelli
affissi:

- ” difendo la natura “: la natura ci accoglie, ci accudisce come
una madre e dovremmo aiutarla quando e’ il momento di difenderla;

- ” difendo il diritto dei bambini per un’alimentazione sana “:
che futuro ambientale, alimentare e che possibilità stiamo
lasciando alle nuove generazioni?

- ” faccio parte di quel 70 % di italiani che non vuole gli Ogm”:
stiamo assistendo ad una campagna quasi quotidiana a favore degli
Ogm, promossa da media, giornali e sindacati degli agricoltori.
Non ci sono invece i mezzi per far conoscere l’opinione della
popolazione che e’ contraria agli Ogm. In Friuli ci sono stati
recentemente, da parte dei media, casi eclatanti di omissione
infomativa riguardo questa contrarietà;

- ” No agli Ogm, No alla coesistenza “: le norme sulla coesistenza
fra Ogm e biologico o convenzionale elaborate negli ultimi mesi
dalla Regione Friuli non possono salvaguardare la biodiversità,
le contaminazioni di altro mais, del terreno, dell’acqua, di altre
piante spontanee, di insetti utili, della microflora e della
microfauna. Raccolgo e conservo 417 tipi di semi di ortaggi, erbe
aromatiche, fiori e cereali, penso di capirne qualcosa di sementi,
ma credo che l’essere umano non può permettersi, senza umiltà,
di modificare geneticamente una natura così complessa,
equilibrata e della quale non comprenderemo mai completamente il
senso.

Ringrazio il Coordinamento Zero Ogm di avermi appoggiata.

Doro Nicoletta

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