Quel che non ti hanno ancora detto sugli espianti di organi a cuore battente!

“Chirurgia Frankenstein: ammazzare il vivo per risuscitare il morto…” (Saul Arpino)

Vi sottopongo questa lettera da Aniela Pratesi, ricevuta attraverso la lista European Consumers, che volentieri pubblico per una maggiore chiarezza sul tema dei trapianti a cuore battente. (Paolo D’Arpini)

QUELLO CHE NON TI HANNO DETTO

Non ti hanno detto che l’espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc., si effettua solo e sempre da persona in coma, con respirazione aiutata, e non da cadavere freddo e rigido come tutti intendiamo.

La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore batte, il sangue circola, il corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere gambe, braccia, tronco, ecc… Le donne gravide portano avanti la gravidanza.
Non è vero che prima si interompa la ventilazione e che poi, a cuore e respiro fermi, si inizi il prelievo, ma è proprio l’opposto.

Gli organi vengono tolti da persona che ha perso la coscienza le cui reazioni alla sofferenza prodotta dall’espianto sono impedite da farmaci paralizzanti o da anestetici.

Prof. Dr. Massimo Bondì, L.D. Pat. Chir. e Prop. Clin. Univ. La Sapienza di Roma, chirurgo generale e patologo generale: “la morte cerebrale è ascientifica, amorale e asociale” (Audizione Commissione sanità ‘92).
Dr. David W. Evans, Fellow Commoner of Queens’ College Cambridge, cardiologo dimessosi dal Papworth Hospital per opposizione alla “morte cerebrale”, dichiara: “Non c’è modo di accertare una vera morte cerebrale prima della cessazione della circolazione sanguigna.
C’è una grande differenza tra essere veramente morto ed essere dichiarato clinicamente in morte cerebrale”. (Audizione Parlamento Italiano ‘92).
Dr. Robert D. Truog, Dr James C. Fackler, Harvard Medical School Boston, dichiarano che non è possibile accertare la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello con i mezzi clinico-strumentali attuali (Critical Care Medicine – vol.20, n° 12, 1992, “Rethinking Brain Death” (Ripensamento sulla morte cerebrale)).
Prof. Peter Singer, Presidente dell’Associazione Internazionale di Bioetica, in merito alla riluttanza a donare organi, dichiara: “La gente ha abbastanza buon senso da capire che i ‘morti cerebrali’ non sono veramente morti… la morte cerebrale non è altro che una comoda finzione. Fu proposta ed accettata perchè rendeva possibile il procacciamento di organi”. (Congresso di Cuba 1996).

IL DIBATTITO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE E’ ROVENTE, MA IN ITALIA CONTINUA LA CENSURA. QUELLO CHE DEVI SAPERE

NIHON UNIVERSITY: “TERAPIA DELLA IPOTERMIA CEREBRALE CONTROLLATA”
Neurochirurghi giapponesi hanno salvato 14 pazienti su 20 con ematoma subdurale acuto associato a danno cerebrale diffuso e 6 su 12 con ischemia cerebrale globale da arresto cardiaco da 30 a 47 minuti, riportandoli a normale vita quotidiana, con pieno ristabilimento delle capacità di comunicazione verbale.

“Una dichiarazione affrettata di cosiddetta ‘morte cerebrale’ senza che sia stata tentata tale terapia potrebbe ben costituire omicidio o, come minimo, premeditata omissione di soccorso e malpractice” (Yoshio Watanabe MD; Cardiac Transplantation: Flaws In The Logic OfThe Proponents. JPN Heart J, Sept 1997 – Hayashi N, MD, Brain Hypothermia Therapy, JPN Med J, July 6, 1996).

Prof. Lodovico Bergamini, docente di neurologia all’Università di Torino scrive: “Un tracciato elettroencefalografico può essere normale anche se piatto, cioè privo di ritmo visibile: ad esempio soggetti adulti ansiosi o soggetti neonati possono avere un tracciato piatto che di per sé non è assolutamente definibile patologico” (Manuale di neurologia clinica).

Molti medici illustri hanno espresso pubblica condanna al concetto di “morte cerebrale”:
Prof. Dr. Nicola Dioguardi, emerito di medicina interna, Università di Milano;
Prof. Dr. Edoardo Storti, emerito di clinica medica, Università di Pavia;
Prof. Dr. Paolo Puddu, direttore dell’Istituto di patologia speciale medica e metodologia clinica, Università di Bologna;
Dr.a Maria Luisa Robbiati, anestesista-rianimatrice, già dell’ospedale S. Camillo e del Policlinico Gemelli di Roma;
Dr. Giuseppe Bertolini, anestesista-rianimatore, già degli Ospedali Riuniti di Roma;
Dr.a Stefania Dente, anestesista-rianimatrice, all’ospedale C.T.O. di Napoli;
Dr. Dario Miedico, specialista medicina legale, Milano;
Dr. Paolo Bavastro, cardiologo, primario medico alla Filderklinik, Stoccarda;
Prof. Giuseppe Sermonti, ordinario di genetica, Università di Palermo e di Perugia;
Dr. Dario Sepe, specialista malattie del fegato, Roma;
David J. Hill, M.A., FRCA emeritus consultant anaesthetist, Cambridge, UK;
Cicero Galli Coimbra, M.D. PH. D. Department neurology and neurosurgery, University Sau Paulo, Brasil. ………..

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