Ucraina – “Superior stabat lupus, longeque inferior agnus”

Obama, il Consiglio europeo, la Nato, ma soprattutto i “poteri forti” bancari e finanziari dell’occidente levano alti lai, ululati dolorosi, scandalizzate espressioni di offesa civiltà, per la reazione di un uomo che ha gli attributi, stufo marcio di provocazioni montate ad arte. Come prevedevo e come doveroso, il “veneto” Putin (trisavolo proveniente dal vicentino) ha mostrato i muscoli e ha detto basta.

Basta all’ingerenza dell’ashkenazita Soros, uomo degli ebrei Rothshild, quelli della Golman Sachs, che da tempo, troppo tempo, opera per destabilizzare l’Ukraina, giocando sulla divisione geo-etnica fra ovest, vicino all’Europa Comunitaria, ed est, russofono e filo Mosca. Le manifestazioni di Kiev, abilmente foraggiate e montate nonostante la mano ed il portafoglio teso da Putin, avevano una mira precisa: la destabilizzazione del Paese, secondo i voleri dei soliti “poteri forti”.

Putin ha sopportato fino ed oltre il possibile. Poi ha detto ai suoi ragazzi: andate a mettere ordine. Flotta a Sebastopoli, in Crimea; parà nei centri strategici.

Ed ora a Kiev hanno paura di essere sculacciati, di non ricevere più miliardi di dollari promessi, e gas a prezzi da bancarella.

E come, ad esempio in Italia, la stampa asservita ha esaltato le manifestazioni di Kiev, ignorando pressoché totalmente le motivazioni degli “altri”, così oggi non sa cosa dire, in attesa di….. di che cosa non si sa. Né gli SUA, né l’Europa hanno voglia di andare a dar fastidio all’orso russo: troppo rischio.

E naturalmente nessuno dice che le guerre guerreggiate in giro per il mondo sono state o sono in Paesi ove le Banche Centrali non sono di proprietà o sotto controllo della Goldman Sachs: Lybia, Iran, Iraq, Syria, Egitto, Ukraina….. Curioso, vero? Ma nessuna protesta, nessuno sdegno democratico, nessuna campagna di stampa scandalizzata…….

Fabrizio Belloni

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Articoli correlati:

Attenzione gli ebrei non esistono parola di studioso ebreo:
http://paolodarpini.blogspot.it/2013/03/popolo-ebraico-non-esiste-lo-afferma.html

Gli ashkenaziti non sono ebrei ma khazari:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/12/25/storia-di-come-e-nato-il-sionismo-ovvero-se-gli-ebrei-non-sono-ebrei-ma-khazari-convertiti/

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Articolo in sintonia: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/03/sebastopoli-flik-e-flok-armi-e-bagagli.html

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Intervento di Vincenzo Zamboni:
“Imperialismo Usa-EU e appoggio ai neonazisti della guerriglia ucraina.
Bisogna pur chiedersi, a volte: “cui prodest” ?
Le multinazionali di guerra (Boeing, General Electric, Looked Martin, Northomp, Monsanto), assieme alle bande armate di contractors, come le Blackwatr di Prince (erano circa 100.000 i contractors privati, metà delle forze Usa, quando entrarono a Baghdad), hanno guadagnato cifre da capogiro in questi vent’anni di guerre coloniali (cita alcuni dati sui loro aumenti di profitto anche il generale Fabio Mini, nel suo “Perchè siamo così ipocriti sulla guerra?”).
Aggiungiamoci che esistono corpi di intelligence e guerriglia (guerra non convenzionale) Usa che possono agire autonomamente senza chiedere previa autorizzazione al Congresso. Non sarebbe strano scoprire che siano controllati dall’estrema destra, gli stessi dell’area turbocapitalista, che potrebbero usarli apposta per scatenare destabilizzazioni, appoggiate da grandi campagne stampa su violazioni dei diritti e libertà (tanto possiedono gran parte degli organi di informazione), giocando la carta di trascinare in nuove avventure militari il governo e la nazione.
Insomma: “uso i corpi separati per scatenare caos, i massmedia per suonare la grancassa, e ti costringo ad approvare una nuova impresa militare che mi frutterà un sacco di soldi, a spese del contribuente”.
E’ classico degli estremisti non tirarsi indietro da avventure rischiose, contando di poter poi coinvolgere i pezzi grossi.
Si può confidare sul fatto che molti contribuenti ne hanno le palle piene del giochino “guerra+tasse+profitti per gli stronzi e non per noi” , un giochino che va avanti ormai da 22 anni (prima guerra del golfo), e molti politici americani sono in sempre più grave imbarazzo nel giustificare le tasse, infatti l’anno scorso ai tempi della campagna contro la Siria non pochi membri del congresso, sia democratici che conservatori, hanno obiettato “perché non spendiamo piuttosto i nostri soldi per lo sviluppo interno, che i nostri elettori cominciano ad averne le scatolette piene di spenderli in guerra?”.
Non si sa mai, i piani degli estremisti possono anche fallire, ogni tanto.
Sulla fine della guerra in Indocina questo genere di problemi fece abbondantemente sentire il suo peso, nella politica Usa.”

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