Intelligence militare su Cina e USA – Competizione fra droni…

“10 gennaio 2014: il giorno della disfatta della tecnologia militare
americana … ovvero la guerra dei droni è alle porte”

La notizia è passata quasi sotto silenzio su TV e giornali e forse solo
con il tempo comprenderemo la sua rilevanza di quanto è stato
annunciato, ovvero che la Cina ha fatto volare con successo il suo primo
aereo ipersonico a distanza di un solo anno dal primo volo
dell’equivalente aereo/missile da combattimento di produzione USA X51
WaveRider.

L’aereo ha una modesta sigla WU-14 che nasconde però doti incredibili
quali quelli di aver superato il muro dei diecimila chilometri orari e
di averlo fatto senza avere un pilota a bordo..

Con questo risultato la Cina nel giro di un anno ha bruciato le
distanze con la cosiddetta superiorità americana nel campo della
tecnologia robotica e di fatto ha praticamente mandato in fumo cifre
stratosferiche in miliardi di dollari spese dai contribuenti americani
nel tentativo della lobby industriale americana nell’assicurare a
Pentagono, Congresso e agli stessi cittadini USAi che gli Stati uniti
per moltissimo tempo avrebbero conservato la supremazia nel campo dei
supercaccia robotica, così come era stato per gli aerei a tecnologia
stealth ( i cosiddetti aerei invisibili)

Ricordiamo come pur non essendo stati determinanti, questi aerei (ed in
particolare gli F117) sono stati per lunghissimo tempo il sinonimo
delle guerre vinte dal colosso militare americano, a partire dalle
guerre del Golfo e dell’incapacità russa di saper contrapporre
tecnologie capaci di rompere il mito dell’invulnerabilità di questi
sistemi d’ama. Si dovette attendere il 1999 e la guerra NATO contro la
Serbia per avere notizia dell’abbattimento di un F117 attraverso un
sistema di rivelazione del suo passaggio su Belgrado. Non proprio
casualmente in quei giorni fu colpita l’ambasciata cinese e nonostante
le smentite USA che parlarono di uno spiacevole incidente, alcune fonti
misero in relazione le apparecchiature radio segrete installate
nell’ambasciata con il sistema di rilevamento Yugoslavo degli aerei
invisibili USA. Quel giorno fu la fine di un mito e le centinaia di
riardi di dollari in ordini di paesi NATO e alleati di quel modello
andarono ion fumo. Nemmeno 9 anni dopo l’F117 fu messo fuori servizio.

Poi venne l’era dei droni, impiegati militarmente in quella guerra
detta anche del Kososvo e il cui uso successivamente si è esteso sino a
farli divenire dei killer di capi talebani, alqaedisti e nemici delle
coalizioni antiterrorismo internazionali, dei veri e propri Terminator.

La loro efficacia e la crescente richiesta ha fatto sì che quello che
doveva essere un piccolo mercato di nicchia è divenuto la nuova
frontiere per le industrie di armamenti internazionali e non vi è
esercito o forza armata moderna che non aneli di dotarsi di esemplari
sempre più sofisticati. E in questo campo la Cina con il suo apparato
industriale e scientifico ha fatto passi da gigante divenendo in
pochi anni un alternativa ai produttori americani ed israeliani di droni.

Ma quanto è avvenuto il 10 gennaio e fatto sapere al pubblico solo
ieri, 16-1-2014 , è un fatto di rilevanza enorme: produrre un aereo
senza pilota che possa volare più veloce di qualunque missile
intercettore, significa di fatto azzerare e rendere inutile ogni
sistema di difesa, e praticamente ridurre le generazioni caccia di
quarta e quelli di quinta generazione (attualmente in entrata in linea
o sperimentali) all’equivalente dei biplani da caccia CR42 italiani
quando si trovarono a contrapporsi nel cielo d’Italia, nel 1943, ai
quadrimotori americani o ai caccia pesanti angloamericani che
bombardavano le nostre città.

In questi termini la costosa vita del caccia ipersonico americano che
dopo qualche insuccesso era stata presentata come la futura chiave di
volta assicurante l’invulnerabilità delle forze armate aeree americane è
oggi messa seriamente in dubbio, da questo successo cinese.

L’altro aspetto è quello delle ripercussioni sul mercato dei sistemi
di arma aerei, come per esempio gli JSF35, che costati un mare di soldi
per progettarli, risultano essere dei nani rispetto alle capacità degli
aerei come quello testato qualche giorno fa dai cinesi e i crescenti
dubbi sul loro costo eccessivo e sul fatto che quando messi in attività
operativa saranno già stati dichiarati obsoleti dai caccia di quinta
/sesta generazione (a guida ibrida –senza pilota) già attualmente in
fase sperimentale/o di progetto, vanno in questa direzione.

Antonio Camuso

Osservatorio sui Balcani di Brindisi

(Fonte: http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/futur_mil_20.htm)

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