Il troppo stroppia. L’equilibrio naturale e lo squilibrio tumorale

…di recente si è visto alla TV un grande esperto di arti marziali che faceva dimostrazioni stupefacenti malgrado… un cancro in stato avanzato che lo avrebbe condannato a breve scadenza. E ormai si è già visto più di un esperto in arti marziali morire a 60 anni di terribili malattie. E’ chiaro: un’enorme potenza energetica non è una garanzia di buona salute” “la logica della guerra non può essere la logica della vita quotidiana; sviluppare una potenza energetica sproporzionata ai bisogni reali del corpo non serve a far funzionare l’economia dell’organismo in modo equilibrato” “la mobilitazione generale di tutte le facoltà fisiche, mentali ed energetiche dell’individuo in vista del combattimento, fa scattare numerosi processi fisiologici potenti e profondi; è un vero e proprio sconvolgimento che perturba tutte le funzioni vitali” (V. Stevanovitch -1925/2005- maestro di Tai Ji Quan).

Molti (i più) si avvicinano alle Arti Marziali per poter essere “PIU’ ” degli altri; più capaci di picchiare e di far del male , eccetera . In questa superiorità trovano appagamento, senza considerare che furbi e cretini, atleti o pigri, persone in perfetta forma fisica e malati, siamo tutti destinati a divenire polvere in breve tempo. Costoro si ammalano di cancro e non ne guariscono.

Non credo sia per lo sviluppo di “un’energìa energetica sproporzionata”; o meglio è per la perdita di ” senso e misura”. Un medico che faceva autopsie su deceduti per incidenti stradali notò che molti anziani avevano tumori spontaneamente regrediti e “curati” dall’organismo. Il discorso è molto ampio , ma mi limiterò ad osservare che SOLO RECENTEMENTE si è notato che c’è , fra i maschi , una grande incidenza di tumori alla prostata; ma che è più facile morire CON un cancro alla prostata, che PER un cancro alla prostata.

Un caso a me vicino: mio Suocero ha 97 anni; ha il cancro alla prostata. Da anni. Avesse dato ascolto ad alcuni medici, avrebbe dovuto operarsi, fare una costosissima chemio, oppure sedute su sedute di radioterapia. Invece se l’ è tenuto. Molti malati di cancro muoiono per aver perso il “contatto” con la “vis sanatrix naturae”, con un’energìa in noi stessi, o che ci passa attraverso, che ci impedisce di ammalarci, o che è in grado di “riparare” guasti; molti malati muoiono, ahimè, PER la chemio, non per il tumore. Molti, sto dicendo, non tutti , ovviamente. Ma … è risaputo che i medici hanno una facoltà, quella di “sotterrare i loro errori”.

Joe Jo Bass

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