Vaticano – Restyling e marketing con un papa “nuovo” che vende bene…

Io non conosco papa francesco (e neanche il resto d’Italia lo conosce)
Nessuno può dire chi sia e se sia buono a cattivo… o un semplice, banale, solito papa…

Le cose che dice e che fa, in ogni caso, sono, probabilmente, cose che controlla chi sta alle sue spalle.

Prima di Francesco:
La chiesa stava perdendo credibilità perché necessitava di una figura progressista, in successione a Wojtyla , mentre avevano presentato Ratzinger come un conservatore…

Non potevano all’improvviso cambiare l’immagine di Ratzinger, per cui con buona probabilità lo hanno sostituito con papa Francesco, inscenando la scelta di Ratzinger di abdicare… (che sia andata così o meno, però, è indifferente)… i consensi persi da Ratzinger erano evidenti e il motivo era dovuto al suo essere conservatore, in una Italia ed un mondo sempre più razionalista e progressista…

Così, comunque sia andata con Ratzinger, al momento di scegliere quello nuovo hanno pensato di salvare il salvabile provando a presentare un nuovo papa in una veste progressista. Se Wojtyla aveva avuto tanti consensi per essere stato un papa di rinnovamenti e di perdono (ed era riuscito così a far passare, inosservati, anche i messaggi che tenevano alto il potere della santa sede), serviva un Wojtyla2.0.

Come per le versioni di Windows che, ove presentate in forma instabile o rivelanti scarso successo, vengono sostituite prontamente con le nuove versioni, più stabili che riconquistano il mercato, la chiesa sembra aver assunto la politica di Microsoft: dopo Wojtyla, il nuovo sistema operativo “benedetto XVI” introdotto nel 2005 ha fatto cilecca, così, prontamente, l’hanno sostituito con Francesco I.

Arriva Francesco:
Dotato di sistema a microprocessore quad core e un “papa-bus” a 128 bit, papa Francesco risulta assai scattante e dinamico. Il vero fiore all’occhiello però è stata, a parer mio, la manovra di markentig.
Ma al di la dei pareri, si può accettare l’idea di un papa libero di agire e le cui azioni non siano condizionate solo se si rifiuta l’idea di una chiesa equivalente ad una vera e propria azienda che cura i propri interessi economici e di potere, i cui appartenenti siano tali per evidenti motivi di interesse.

I papi non dicono e non fanno pubblicamente le cose che pensano, a meno che tali cose non siano in accordo con la politica aziendale della chiesa.

Ogni azione è controllata, valutata, soppesata… così come ogni parola detta.

Ed nelle valutazioni di azioni e parole viene tenuto presente l’obbiettivo ecclesiastico di preservare il potere economico e temporale.

Così’ riguardando alle azioni del pontefice Bergoglio:
quando ha chiamato la donna stuprata o l’omosessuale non ha, probabilmente, preso questa decisione da se, andando in camera, prendendo il proprio Galaxy SII e digitando il numero delle suddette persone…

E’ assai probabile che abbiano discusso dell’idea gli stessi consulenti di madre chiesa… si è valutato se questo gesto fosse un gesto utile a rivalutare l’immagine della chiesa.

Ed in ciascun messaggio volto a rivalutare l’idea della chiesa mostrando una immagine progressista non è mai mancato un messaggio parallelo volto a rimarcare che nel rivalutarla vanno tenuti presenti e accettati di buon grado, comunque, i principi conservatori e bigotti, nonchè il potere che la chiesa propina e di cui gode.

Cosa possiamo davvero sapere su papa Francesco?

Io ritengo che non si possa sapere davvero molto, come non si sa nulla (probabilmente) del vero Ratzinger e del vero Wojtyla…

Al di la dei credenti, che possono credere quel che vogliono, possiamo solo ipotizzare il vero pensiero di Papa Francesco.

Quando si diviene papa, infatti, quel che si dice e quel che si fa è quasi sempre controllato da burattinai nascosti nell’ombra… ed anche l’ipotesi, senz’altro possibile che qualcosa sfugga di mano a coloro che tengono le fila (ipotesi assai cara ai sostenitori del papa, non amanti, genericamente, della chiesa), resta in un range non individuabile di eventi rari…

Possiamo solo ipotizzare che, se un individuo è riuscito, nell’ambito ecclesiastico ad avere aperta la carriera al più alto incarico possibile, con buona probabilità, rispecchia molto gli ideali che LA CHIESA vuole che abbia e che ad oggi (altrettanto probabilmente) la astia servendo a dovere…

Il vero messaggio:
Papa Francesco ha detto che non condanna gli omosessuali (lui) ma ha rimarcato che dio lo può fare…

Ha rincuorato le donne, ma ha scritto testi che mostrano un maschilismo ed una chiusura opprimente.

Bergoglio ha ribadito l’insegnamento della Chiesa Cattolica sull’intrinseca immoralità delle pratiche omosessuali e, di pari passo, ha insegnato l’importanza del rispetto per le persone omosessuali…

In pratica ha detto in maniera “più popolare” ciò che la chiesa già diceva: che gli omosessuali, per la chiesa, vanno rispettati come persone ma che per dio il loro agire è un mortale peccato ed un errore inaccettabile.

Non mi pare di ricordare che Ratzinger o Wojtyla invitassero alla lapidazione… il messaggio non è cambiato!

Con le donne Francesco si è mostrato assai, in apparenza aperto, ma, come ci si aspettava da sue pubblicazioni precedenti al papato, anche con il papato non ha mancato di lanciare messaggi tra una bonaria affermazione e l’altra che dimostrino che alla base vi è un pensiero radicalmente conservatore: “Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici – dichiarò Bergoglio – L’ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l’uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell’uomo, ma niente più di questo. Abbiamo avuto una donna come presidente della nazione e tutti sappiamo cosa è successo” (si noti il carattere chiaramente progressista delle sue parole).

Sia chiaro che la chiesa, tra l’altro, è libera di diffondere un credo religioso che condanni l’atto omosessuale agli occhi di dio, ma in quanto ente religioso non dovrebbe (e non bisognerebbe neanche consentirglielo) pronunciarsi in materia politica, poiché qualsiasi fede non dimostrabile non costituisce materia di analisi razionale per la determinazione di un qualsivoglia meccanismo sociale volto al perfezionamento della laica giustizia sociale.

Un papa che da scacco:
La scelta di presentare un papa così è tuttavia stata vincente… come (per tornare all’esempio di Microsoft) per Windows7, quando ha sostituito Vista.

La gente ha visto un papa apparentemente progressista, più vicino al popoli.

Le persone oggi hanno bisogno più di concretezza che di apparenza e, non potendo dare una totale concretezza, La chiesa ha dato scacco con una temporaneamente vincente: apparente concretezza!

Quello comunque che voglio rimarcare è che non è possibile, a meno di non voler credere a qualsiasi cosa i media diffondono, esultare per papa Francesco asserendo che è “così buono”, inneggiare per le avventure amorose delle dive sui giornali scandalistici, entusiasmarsi per le storie d’amore proposte dai ragazzi del grande fratello o farsi una cultura giuridica seguendo che chiaramente manipolate pseudorealtà del format televisivo “Forum”!

Io comunque, nel dubbio USO LINUX!

Stralcio di una nota di Maurizio Postiglione

Fonte: https://www.facebook.com/notes/maurizio-postiglione/francesco-o-wojtyla20-il-papa-windows7-che-sostituiva-la-scelta-precedentemente-/567869536593543

I commenti sono disabilitati.