Ebrei – 3000 anni di storia in due paginette (forse anche vere…)

La storia degli ebrei sembra un romanzo d’avventura, con ombre e luci, essi, grazie alla loro religione, hanno attraversato 3.000 anni di storia e sono arrivati fino a noi, mentre altre nazioni antiche sono scomparse; sono state cancellate o assimilate a causa d’invasioni, guerre, persecuzioni, pulizia etnica, asservimento e genocidio. Questo fatto meravigliava anche la chiesa, erede di Roma e dell’ebraismo, che perciò lo giustificava asserendo che gli ebrei erano una testimonianza vivente dell’epopea di Cristo, contemporaneamente li condannava per aver provocato l’esecuzione di Cristo e alimentava l’odio verso gli ebrei. Inizialmente ci fu subito conflitto tra cristianesimo ed ebraismo, perché il cristianesimo sembrava anche una riforma dell’ebraismo, perché anche gli ebrei facevano proselitismo e la chiesa non voleva; perché gli ebrei, con la loro dottrina, rintuzzavano le idee religiose, la concezione di Cristo, i dogmi della chiesa e la sua interpretazione del Vecchio Testamento, riuscendo anche a convincere dei cristiani. Secondo la bibbia, Abramo, un emigrante che veniva dalla Caldea, chiamato da Dio padre di molte genti (Genesi cap. XII), rispettato anche da islamici e cristiani, sarebbe il capostipite di ebrei e arabi. Quando gli ebrei si muovevano, anche altri popoli si muovevano, poi hanno continuato a muoversi anche dopo e lo fanno anche adesso. A quei tempi la Palestina era un protettorato egiziano, l’Egitto vi aveva basi, truppe e piazzeforti; la Palestina era strategica perché era terreno di transito verso Siria, Mesopotamia e Persia. Iscrizioni egizie del XIV secolo a.c. parlavano del popolo Habiru o stranieri o ebrei; gli ebrei, a causa della loro vicinanza, furono sempre di casa in Egitto, dal XV secolo a.c. al Tolomei greci d’Egitto (IV secolo a.c.), sotto i quali erano concentrati soprattutto ad Alessandria; nel XIII secolo a.c. Mosè li trasse dall’Egitto, dove erano stati ridotti in schiavitù e diede loro una legge e una religione, il suo erede Giosuè sottomise i popoli di Palestina e poi Davide, nel X secolo a.c., completò l’opera, unificando il paese e sconfiggendo i filistei della costa, eredi dei cretesi. Nacque uno stato monarchico unitario che però durò poco, il Tempio di Gerusalemme, voluto da suo figlio Salomone, doveva sancire l’unità tra Israele al nord e Giuda a sud, ma non riuscì; alla sua morte il regno, a causa del fiscalismo di Gerusalemme, si spaccò in due stati rivali. In guerra gli ebrei facevano stragi di nemici, come facevano altri popoli e come facevano assiri e babilonesi. Il regno di Israele al nord cessò nel 722 a.c., anno in cui l’Assiria prese la sua capitale Samaria, deportando dal paese gli ebrei e facendone immigrare altre popolazioni fedeli; era polizia etnica e tecnica di governo seguita da un impero, fu così che si sviluppò la diaspora ebraica; inn esilio gli ebrei si conservavano perché conservavano la loro religione e le loro leggi, se le leggi del posto lo consentivano. Il regno di Giuda a sud cadde più tardi, per opera dei babilonesi, che nel 568 presero Gerusdalemme e fecero un’altra deportazione che diede inizio alla cattività babilonese, però l’identità nazionale in questo caso si poté conservare meglio perché, mentre le tribù del nord si dispersero, a Babilonia nacque il Talmud babilonese, cioè la tradizione orale ebraica, poi riportata per iscritto. Quando si parla di deportazione, ci si riferisce a dirigenti politici e religiosi e ad artigiani, perché i contadini, per tutte le civiltà, contavano poco e perciò rimasero al loro posto, sia con gli assiri, che con i babilonesi; comunque, Giuda divenne tributaria di Babilonia. Nel 538 a.c. l’avvento della Persia di Ciro, che sconfisse Babilonia, consentì il ritorno dei giudei da Babilonia, essi ricostruirono il tempio e fecero delle riforme religiose e civili; poi i giudei caddero sotto i greci di Alessandro e dei Tolomei e tanti di loro si stabilirono ad Alessandria, dove ispirarono lo gnosticismo cristiano nascente. La Palestina e la Giudea erano contese tra seleucidi siriani e tolomei egiziani, entrambi eredi di Alessandro, quando prevalsero i seleucidi, purtroppo per gli ebrei, imposero l’ellenizzazione al paese. Perciò il nazionalista ortodosso Giuda Maccabeo (II secolo a.c.) si ribellò, i maccabei ottennero l’indipendenza della Giudea e fondarono una dinastia, erano re e capi religiosi e non riconoscevano la separazione dei poteri; ci furono guerre civili e una fazione, cioè un partito, chiamò i romani, perciò nel 63 a.c. Pompeo arrivò e s’impossessò del paese. Sono le fazioni che, in tempo di guerre civili, chiamano in aiuto lo straniero che arriva, impone la pacificazione e poi non se ne va più, è accaduto tante volte nella storia e in tanti paesi. Naturalmente ci furono rivolte anche contro Roma, represse nel 66 e nel 132 d.c., il che portò nel 70 d.c. alla distruzione di Gerusalemme e del tempio. Allora Tito, figlio di Vespasiano, li streminò, li disperse e li deportò, la cosa si ripeté nel 132 d.c.; a chi dice che solo le guerre moderne si accaniscono contro i civili, bisogna ricordare il sacco di Troia, Gerusalemme, Cartagine, Roma e Costantinopoli. A causa delle deportazioni dei romani, la diaspora continuò a svilupparsi, da allora gli ebrei arrivarono anche in India e in Europa. Con la diaspora, nacquero la voglia di riscatto e l’attesa del Messia, proclamata da diversi profeti, che doveva restaurare il regno di Davide, riunire gli ebrei, concedere loro rinascita, salvezza e libertà. Gli ebrei colti svilupparono le idee moderne di libertà, si sparsero in tutto il mondo conosciuto e arrivarono in Europa, in Spagna e sul Reno; si fecero accettare da alcuni regnanti e nel 212 d.c a Roma Caracalla li equiparò nei diritti ai romani, però la loro sicurezza durò poco. Nel 325 a Nicea l’imperatore Costantino fece un concordato con i dirigenti cristiani e fece il cristianesimo religione privilegiata dell’impero, nel 330, con l’Editto di Milano, fece dell’ebraismo da religione lecita a religione nefasta; il successore Teodosio I (morto nel 395) fece del cristianesimo l’unica religione dello stato. Così gli ebrei ripresero a emigrare anche da Roma e nei secoli successivi arrivarono in Germania, in Africa settentrionale e poi in Spagna tra gli arabi. Diventarono popolo colto, di cittadini, di filosofi e di mercanti. Il feudalesimo li tagliò fuori dal possesso della terra, detenuta da nobili e vescovi, e furono costretti a darsi al commercio e al prestito a interesse, proibito dalla loro religione; ora la ricchezza degli ebrei eccitava anche gli odi dio classe. In precedenza, a causa della religione, erano stati accusati di deicidio, di profanare ostie, di avvelenare i pozzi e di bere il sangue dei bambini cristiani uccisi. Perciò gli ebrei subirono pogrom al tempo delle crociate (1096-1270), in Europa centrale e poi dal 1411 in Spagna, fino all’indipendenza del paese dai mori (1492); in Spagna subirono conversioni forzate, massacri ed espulsioni. Nel 1478 in Spagna fu creata l’Inquisizione, che colpì pesantemente eretici ma anche gli ebrei, però qualche cosa di simile era esistita anche nei secoli precedenti; cioè da Costantino in poi, apostasia, eresia e bestemmia per i cristiani implicavano tortura e pena di morte. Dalla Spagna gli ebrei si spostarono in Olanda, Russia, Costantinopoli, Roma, Venezia, avevano imparato di dover essere sempre pronti a partire, meglio la diaspora che la persecuzione. Poiché gli ebrei facevano partito, anche segreto, è così che sono nate le società segrete sotto regimi autoritari, erano aiutati a inserirsi nei nuovi lidi dai confratelli di tutto il mondo; con la cooperazione formarono una moderna borghesia cittadina favorendo la nascita delle idee moderne. Poiché amavano vivere assieme, isolandosi come facevano altre comunità, il ghetto nacque come luogo di residenza scelto dagli stessi ebrei, a Roma, Venezia e altre città. Il primo ghetto nacque Roma nel 1555, sotto Paolo IV, prima di quella data in Europa c’erano strade riservate a ebrei e ad altre comunità, da quella data l’istituzione divenne obbligatoria e poi agli ebrei fu imposto anche un distintivo; gli ebrei accettavano di buon grado la situazione, perché erano favorevoli alla separazione dai gentili, il ghetto favoriva i legami culturali, l’autoamministrazione, il senso della comunità e la purezza religiosa. Purtroppo poi vi furono reclusi, privati anche di qualsiasi attività economica e ridotti alla fame, questa situazione durò fino alla rivoluzione francese e alla loro emancipazione avvenuta nell’ottocento; la rivoluzione americana e quella francese emanciparono gli ebrei, poi seguirono gli altri stati europei, il papa Pio IX fu l’ultimo a cedere nel 1870, con la perdita del suo regno e l’unità d’Italia, infatti, li aveva ancora rinchiusi nel ghetto. Gli ebrei allora uscirono dai ghetti e si diedero agli affari e alla finanza, rifiutate dai nobili che però presero a proteggere la loro attività, li tassavano, li utilizzavano come prestanomi per i loro affari e autorizzavano i loro prestiti usurai. Comunque, la ricchezza e la potenza degli ebrei eccitavano le gelosie, perciò ci furono pogrom in Russia e in Francia scoppiò il caso del capitano ebreo Dreyfus, accusato ingiustamente di tradimento. I principi, quando erano al corto di denaro, per impossessarsi dei beni degli ebrei, dopo averli tassati pesantemente, alimentavano i pogrom e li privavano di tutte le loro ricchezze, però gli stati hanno espropriato anche altre minoranze o partiti soccombenti. Intanto la fede nel messianismo non si spegneva, i monarchi tassavano gli ebrei ricchi, li bandivano e li richiamavano, dovevano proteggere gli affari degli ebrei fiscalmente rilevanti, accadeva ciò in Russia, Polonia, Spagna, Austria, Francia; prima di essere banditi, subivano pogrom ed espropri. I marrani, cioè gli ebrei spagnoli scacciati, si rifugiarono in Olanda, dove svilupparono finanza e taglio dei diamanti, e in Inghilterra sotto Cromwell. Nel XVIII secolo le borse di Londra, Amsterdam e Rotterdam erano dominate ufficialmente da ebrei, in realtà, curavano anche gli interessi di chiesa e aristocrazia, che non volevano comparire negli affari; intanto in Russia continuavano i pogrom e dopo l’assassinio dello zar Alessandro II (1881) nel paese fu alimentato l’antisemitismo di stato, la miseria del popolo era attribuita agli ebrei e la polizia zarista organizzava le purghe. Nel resto d’Europa gli ebrei progredivano, in Inghilterra Disraeli era un ebreo di origine veneziana, il barone Lionel Rothschild era ebreo; anche nel resto dell’Europa occidentale gli ebrei avanzavano, non solo in finanza. I loro nomi erano Einstein, Luzzatti, Mendelssohn, Mahler, Proust, Rothschild, Strauss, Marx, Lassalle, Bernstein, Trotsky, Radek, Kamenev, Zinoviev. Alla vigilia della prima guerra mondiale, gli ebrei erano una forza e generavano invidie e risentimenti, alla fine della guerra, nelle trattative per le riparazioni che la Germania doveva pagare, gli stati erano assistiti da banchieri ebrei. Oggi però i banchieri sono anche cattolici, evangelici, cinesi, giapponesi e arabi. Se in Russia nel 1880 c’erano i pogrom, in Francia il processo a Dreyfus si svolse nel 1885, questo capitano fu poi riabilitato, in questo clima, negli anni successivi, la polizia segreta russa fabbricò il falso dei “Protocolli dei savi di Sion”. Nel 1855 in Francia, Cobineau aveva scritto un saggio sull’ineguaglianza delle razze, una tesi condivisa anche da altri, da Nietzsche e Wagner. Secondo questa teoria la razza ariana era la migliore e perciò le spettava il dominio nel mondo; però la purezza di sangue ariano era minacciata dagli ebrei, secondo una vecchia tesa degli spagnoli che avevano espulso i marrani, questa tesi fu ripresa dai nazisti.

I Protocolli furono stampati in Russia nel 1905, come opera della polizia segreta russa, ma furono attribuiti a dirigenti ebrei riuniti al congresso ebraico di Basilea del 1897; i Protocolli contenevano un progetto ebraico di dominio del mondo. Il 7.4.1933 Hitler cacciò gli ebrei dagli impieghi pubblici, proibì i matrimoni misti, poi li espropriò senza indennizzi; come hanno fatto sempre i popoli vincitori, distrusse sinagoghe e case ebraiche, li espulse e, poiché gli alleati li rifiutavano, pianificò la loro eliminazione fisica.

Nel 1897 a Basilea lo scrittore e giornalista ebreo ungherese Teodoro Herzl fondò il movimento sionista e pochi anni dopo fu costituito il Fondo Nazionale Ebraico per l’acquisto di terra in Palestina, al fondo contribuivano tutti gli ebrei, ma soprattutto quelli desiderosi di stanziarsi in Palestina. Nel 1910, il biochimico ebreo polacco Charm Weizmann, inventore della gomma sintetica, insegnava all’università di Manchester e aveva fede nel sionismo.

Se oggi esiste lo stato di Israele, lo si deve a lui, grazie ai suoi meriti, ottenne dal governo inglese l’autorizzazione alla creazione di uno stato ebraico in Palestina, che portò alla dichiarazione del 1917 del ministro degli esteri inglese Lord Balfour. Con questa dichiarazione la Gran Bretagna s’impegnava alla creazione in Palestina di una patria per il popolo ebraico; il governo inglese, già prima della fine della prima guerra mondiale, sapeva che la Palestina le sarebbe stata consegnata in mandato.

Finita la guerra, la Palestina che era stata colonia turca e non nazione indipendente, fu consegnata agli inglesi, nella regione risedevano prevalentemente arabi palestinesi, mentre a Gerusalemme c’era da molto tempo una prevalenza di ebrei e a Betlemme una prevalenza di cristiani; con la diaspora, gli ebrei non avevano mai abbandonato completamente Gerusalemme. Assieme all’ebreo Lord Rotschild, i dirigenti inglesi, come Lord Cecil, Lord Balfour e Looyd George, vedevano con simpatia la causa sionista e la sostenevano anche i principali giornali del paese, però erano contrari gli ebrei Claudio Montefiore, Lord Montagu.

Con la dichiarazione generica di Balfour sembrava che l’Inghilterra avesse promesso agli ebrei tutta la Palestina, ma i sionisti prudentemente non chiedevano tanto e perciò posero dei limiti alla promessa inglese, inoltre promisero che, se avessero creato un loro stato in Palestina, avrebbero salvaguardato i diritti civili e religiosi dei residenti. Ci fu una prima immigrazione ebraica e gli inglesi cercarono di fare andare d’accordo le due comunità ebraica e palestinese, ma nacquero gravi conflitti; la terra arida era stata comprata a caro prezzo e fu poi valorizzata e irrigata da contadini ebrei.

Nel 1933, con l’avvento di Hitler, cominciò l’ondata di profughi dalla Germania, gli arabi facevano attentati contro gli ebrei immigrati e, con la guerriglia, resistevano alla loro penetrazione; gli inglesi non volevano fare una repressione, volevano avere buoni rapporti con gli arabi e volevano placarli e perciò, per farlo, adottarono dei provvedimenti in contrasto con la dichiarazione Balfour, cioè restrinsero l’immigrazione ebraica e i suoi acquisti di terra.

Ma gli arabi non erano soddisfatti, nel 1939 il governo del primo ministro Chamberlain, accondiscendente, per amor della pace, alle annessioni di Hitler, presentò alla camera un libro bianco sulla Palestina che annullava la dichiarazione Balfour, con divieto di acquisto di terre e d’immigrazione da parte di altri ebrei; Churchill, che dopo alcuni anni avrebbe preso il suo posto, lo contrastava e promise a Weizmann che, finita la guerra, tutto si sarebbe sistemato per gli ebrei, in realtà, nel 1945 Churchill non era più capo del governo, andarono al potere i laburisti, i quali continuarono la politica del libro bianco.

Durante la seconda guerra mondiale, alcune navi che portavano profughi ebrei affondarono, altre furono respinte dagli inglesi, il 25.11.1940 una si autoaffondò, duecento persone avevano preferito il suicidio alla deportazione; gli ebrei cercavano disperatamente un rifugio e gli inglesi facevano questione di passaporti e di quote d’immigrazione. Durante la guerra, gli ebrei vissero anni di angoscia, se Rommel fosse arrivato in Palestina, gli arabi avrebbero fatto un altro olocausto; grandi interessi economici spingevano pragmaticamente gli inglesi a cercare di contentare gli arabi.

Eppure i figli di Weizmann combattevano per gli inglesi e, alla fine della guerra, gli ebrei fornirono una brigata per combattere a fianco degli alleati in Italia, invece i gruppi islamici facevano tifo per Hitler e in Bosnia si arruolarono nelle truppe tedesche. Per non urtare gli arabi, all’inizio del conflitto, in Palestina l’Inghilterra frappose ostacoli all’arruolamento di ebrei; nel maggio del 1945 finì la seconda guerra mondiale; perse le speranze in Churchill, che fu sostituito al governo dai laburisti, il congresso sionistico era dell’avviso che bisognasse combattere l’autorità inglese in Palestina e perciò si volse contro Weizmann che era considerato filo inglese, era stato l’uomo del sionismo protetto dall’Inghilterra, mentre ora il sionismo si volgeva contro l’Inghilterra.

Dal giugno del 1946 le organizzazioni terroristiche ebraiche Haganah e Irgun fecero saltare dei ponti e un albergo a Gerusalemme, facendo 100 vittime, tra arabi, inglesi ed ebrei, Weizmann era contrario al terrorismo ebraico; naturalmente, gli arabi non stavano a guardare, nel febbraio del 1948 anche loro fecero un attentato dinamitardo contro gli ebrei e gli scontri non cessavano. A causa di questo clima, nel maggio del 1948 gli inglesi abbandonarono la Palestina, rinunciando al mandato.

Probabilmente, senza il terrorismo ebraico, sarebbero rimasti e avrebbero continuato a vietare l’immigrazione di profughi reduci dell’olocausto, invece l’immigrazione poteva continuare. Gli inglesi erano convinti che le forze arabe coalizzate avrebbero spazzato via gli ebrei, alcune di esse erano comandate anche da inglesi; però le cose non andarono così e, dal 1948 al 1973, in diverse guerre Israele risultò vittoriosa, gli stati arabi coalizzati, invece di accettare la spartizione della Palestina decisa dall’Onu alla fine della seconda guerra mondiale, avrebbero voluto cancellarla dalla carta geografica e ributtare in mare gli ebrei, ma non riuscirono in questa impresa; perciò, dopo il 1973, hanno continuato a puntare sul terrorismo.

Con la vittoria militare del 1948, Israele acquistò un altro titolo valido per il possesso di quelle terre da essa acquistate, infatti, dopo il 194%, con la vittoria militare, anche Russia, Francia, Polonia e Jugoslavia avevano acquistato terre; col tempo Israele, senza approfittare delle vittorie, restituì Sinai, Libano e Gaza; desiderava la pace, confini sicuri e la fine del terrorismo palestinese, invece continuavano terrorismo arabo, diretto contro civili, e rappresaglie ebraiche che non risparmiavano i civili.

Oggi Israele è uno stato e, come tutti gli stati, può avere un lato oscuro, si dice che tutti i servizi segreti sono nati per compiere atti illegali che la pubblica amministrazione non può compiere; tuttavia Israele è lo stato più democratico della regione, ospita un milione di arabi palestinesi con cittadinanza israeliana e l’arabo è la seconda lingua ufficiale del paese. Israele è ai vertici della ricerca scientifica ha reso il deserto un giardino, ha dimostrato che gli ebrei non sono solo finanzieri e speculatori, ma anche scienziati, contadini e soldati.

Gli arabi guadagnerebbero molto a collaborare con un vicino così prezioso; il mondo arabo ha adottato la bandiera dell’antisemitismo, che i cristiani hanno per ragioni religiose nel DNA, per servirsi di un nemico esterno e realizzare il panarabismo o califfato islamico; è il nuovo sogno imperialista in salsa araba. Le guerre con Israele hanno generato profughi, ma questi profughi esistono in altre parti del mondo, comunque, il numero dei palestinesi fuggiti dal territorio occupato da Israele non è superiore al numero di ebrei cacciati dal 1945 dai paesi islamici, mentre i cristiani fuggiti o scacciati dai paesi arabi sono molti di più.

Il 21/9/2011 ci sarà a New York la conferenza internazionale sul razzismo organizzata dalle Nazioni Unite, cioè Durban III; Canada, Israele, Usa, Italia, Repubblica Ceca, Olanda, Germania e Polonia hanno annunciato che non vi parteciperanno. Il ministro degli esteri Italiano, Franco Frattini, ha lamentato che la piattaforma di Durban si è trasformata in una tribuna contro Israele; la piattaforma iniziale fu quella di Durban del 2001, la seconda edizione avvenne a Ginevra nel 2009, ormai se ne conosco lo spirito e l’agenda.

Nel 2001 in Sudafrica intervennero Mugabe, Castro e Arafat, che maledicevano l’occidente colonialista e Israele razzista, fu eliminato ogni riferimento all’Olocausto e non si condannò l’antisemitismo, che dovrebbe essere un fenomeno razzista; il discorso di chiusura fu pronunciato da Fidel Castro, che conteneva gli slogan “Palestina Libera e morte agli ebrei”.

Nel 2011 a Durban III il presidente iraniano Ahmadinejad è atteso sul podio, Francia e Inghilterra, più per interessi economici che per convinzione, parteciperanno al forum; lo scopo della conferenza è demonizzare Israele. Parteciperanno alla conferenza gli stati organizzatori delle precedenti edizioni e 32 ong, che organizzeranno 4 giorni di protesta per accusare Israele di collusione con i regimi violenti; la bozza di Durban III, se non emendata, proclamerà i palestinesi vittime del razzismo israeliano. Le Ong sono spesso strumenti pagati di propaganda.

Gli ebrei sono stati profughi e vittime del razzismo e oggi sono accusati di essere razzisti e di aver creato i profughi palestinesi, in realtà, profughi di guerra e razzismo sono sempre esistiti, in tanti paesi, anche tra africani e arabi, perché gli uomini sono mossi da interessi e animati da odi e pregiudizi; l’odio rivolto contro Israele è razzismo, l’odio contro il colonialismo occidentale ignora il colonialismo passato arabo, turco e di tanti paesi e imperi decaduti.

Esiste però una differenza, l’occidente, grazie alle sue rivoluzioni culturali, allo sviluppo del libero pensiero e a certe istituzioni, ha sviluppato tolleranza per uomini, idee e animali; purtroppo, grazie a questa evoluzione, ha anche il senso di colpa verso altri popoli da esso dominati; invece gli arabi e gli islamici in genere non hanno questo senso di colpa, ma hanno il senso dell’onore, hanno rimosso e censurato ciò che di male è venuto da loro, sia ieri che oggi.

Nunzio Miccoli – www.viruslibertario.it; numicco@tin.it.

Fonte:

Storia Illustrata – Volume XIII – pag.622-633 e pag. 810-819 – Volume XIV pag.68-77

………………………………….

Commento Ricevuto

Occorre prendere atto che queste storie si rincorrono come in una monotona catena di montaggio. C’è da chiedersi per quale ragione in tanti perdono tempo per raccontare la storia degli ebrei e non vanno a rintracciare le vestigia storiche dei luoghi dove abitano. Di recente, per registrare un paio di interviste, siamo stati in un luogo non lontano da Roma. Nel Parco di Veio. Una località disseminata da tombe. Approssimativamente, come sostiene l’amico Veiente Furente, nel sottosuolo del viterbese si trovano circa 5 milioni di tombe. Basterebbero queste banali constatazioni, come direbbe De Sica il “vecchio”, per smetterla di perdere tempo dietro alla storia degli ebrei. Circa la cosiddetta bibbia, testo sul quale hanno perso il lume della ragione ( giustamente!!) fino ad oggi, una massa di imbecilli, stiamo assistendo ad una rivoluzione culturale senza precedenti, grazie alle traduzioni finalmente “letterali” fatte dal grande linguista Mauro Biglino. Circa il cristianesimo, e la sua storia, qualsiasi studioso di sociologia capisce che tale religione non può essere nata dal tronco di un supposto ebraismo, ridotto ad una minoranza di “sacerdoti” del vecchio kulto ( Baal?) in una “generica” Palestina ormai ellenizzata quasi del tutto, ma proprio dal frutto culturale di tale “ellenizzazione”: cioè il NEOPLATONISMO. Una forma SINCRETICA di pensiero includente la religiosità egiziana ( alla quale fa riferimento anche la tradizioni massonica o genericamente ERMETICA), i vari Culti misterici, il pensiero di Platone e le sue derivazioni ( Plotino e Porfirio), il PITAGORISMO, la cultura fenicia, il pensiero religioso INDIANO, il culto di Mithra, precedente forma di religione sincretica. ( Non a caso uno dei padri della chiesa, Sant’Ambrogio ha scritto un testo intitolato: IL MODO DI VIVERE DEI BRAHMANI. Pertanto, è naturale considerare il scontro in atto per tutto il TARDO IMPERO come lo scontro culturale-ideologico fra neoplatonici pagani e neoplatonici cristiani. Scontro di cui possiamo cogliere gli echi in tutte le diatribe conciliari, fino al Concilio Vaticano II. E conseguenti nascite di forme ereticali. Per non parlare dell’aspetto culturale rappresentato dallo Gnosticismo, che alcuni studiosi a noi contemporanei hanno voluto ravvisare nei gruppuscoli eversivi degli ultimi decenni. Compresi quelli ISLAMICI. A questo punto ciò che si dovrebbe fare è cercare di capire come ed in qual modo alcuni individui senza scrupoli siano riusciti ad inserire la cosiddetta bibbia, ( che NOI sappiamo oggi, grazie a Biglino, descrivere cose ben diverse da quelle che raccontano Lorsignori, preti compresi) all’interno del Cristianesimo che parte e si diffonde su basi ideologiche e culturali ben diverse. Per fare un esempio, NOI SAPPIAMO che si sta costruendo una nuova religiosità che si chiama New Age. Questa religione include tutte le forme di conoscenza “nuove”. Come la fisica post-quantistica, la tecniche di comunicazione, la globalizzazione, la comunicazione “virtuale” ed i suoi aspetti ideologici e culturali, la concezione “olografica” dell’Universo, il concetto di Multiverso, le conoscenze relative alle forme del vivente etc….A questo punto della evoluzione di questa nuova religiosità arriva “qualcuno” il quale, arrogandosi non so quale diritto si mette a cianciare di un Dio da adorare che CONFLIGGE sostanzialmente con le tesi che supportano la New Age. Ed impone, tanto per aggiungere qualcosa, un NUOVO LIBRO SACRO che racconta la storia degli ABORIGENI della Tasmania ( tutti sterminati, poveretti, da Lorsignori! e che quindi NON POSSONO SMENTIRE). Scriveva Charles Fort[1874-1932] ( Il libro dei dannati, Armenia ed. 2001): ” Non è solo che noi pensiamo, agiamo, parliamo e ci vestiamo uguali, a causa della nostra resa al tentativo sociale nei confronti dell’Entità, nella quale noi siamo solo Supercellulari, Noi vediamo solo ciò che “dovremmo” debitamente vedere…..Credo che sarebbe abbastanza credibile dire che Monstrator, Elveria e Azuria hanno attraversato molte volte il campo di visione dei telescopi e non sono stati visti perché non sarebbe stato “debito” vederli. Non sarebbe stato rispettabile, non sarebbe stato rispettoso. Sarebbe stato un insulto per le vecchie ossa il vederli. Il vederli avrebbe richiamato delle malvagie influenze dai resti di San Isacco.”
NOTA MIA: a proposito di Isacco Newton occorre tenere ben presente che egli concepì la gravitazione universale perchè era un Alchimista, e non certo perché “scienziato” come vorrebbe la VULGATA scientista e razionalista. Solo uno che sapeva esserci un’energia all’interno dei corpi rigidi e cristallini poteva chiamare “energia” gravitazionale tale forma di FORZA intrinseca alla NATURA. Ciò vale anche per Volta. Georgius Vitalicus..

……………….

Altro commento:
“Mi faccio sempre più convinto che Gesù ed il messaggio evangelico non hanno niente a che fare con YHWH e tanto meno con gli ebrei tutti (nessuno escluso) e un giorno forse la chiesa dovrà ammettere il suo sbaglio di aver collegato ( e manipolato tutti i testi) per legarsi per forza al vecchio testamento, con tutto ciò che poi ne è conseguito dogmi e contro dogmi per rattoppare una dottrina “credibile”, (uno e trino, ascensione, verginità ecc ecc).
Il messaggio di Gesù è troppo alto e diverso per avere a che fare con il dio sanguinario che è rappresentato nel vecchio testamento che riesce ad uccidere tutti i sacerdoti di Baal….
La prima chiesa (nonostante tutto) aveva cominciato a combattere gli ebrei e la loro dottrina usuraia e goym… poi (forse con il con. vat II) è stata massonizzata, laicizzata, globalizzata.
Anche l’ecumenismo che aveva una accezione buona è diventato un polpot laicizzante e distruttivo. Questo papa se andrà verso il concilio vaticano III dovrà prendere delle severe decisioni che spezzeranno la chiesa in due, una continuerà con questa linea secolare e secolarizzante, l’altra ammetterà che la venuta di Gesù è la vera rivelazione unica non un ritorno (togliendo il peccato originale ed il collegamento con la radice di Jesse) un Gesù che insegna a morire a se stessi nel senso del dominio della ragione per accedere allo spirito e solo questa morte purificherà la mente, il Cristo che deve morire in noi è la presunzione di voler capire tutto con la sola inutile mente per avere accesso nel dominio dell spirito.. ma riformulare questa dottrina (ci avevano provato alcune correnti gnostiche) sarà molto dura e molti si disperderanno….. – Giuseppe Turrisi”

…………………

Altro Commento: “…ammirevole l’escursus sulla storia degli Ebrei, ove si dice che i Protocolli dei Savi di Sion sono “falsi”. Domanda: Come si fa a decretare falso un documento scritto ? Tutt’al più si può dire che non dice il vero. Ma purtroppo il vero lo dice, perché quel che dice è la Storia degli ultimi 150 o 200 anni.
Mi sa che sia stato l’ennesimo tentativo di far apparire belli e bravi e innocenti gli ebrei, che in larga misura lo sono, come gli altri popoli. Sono le teste di chi li comanda che sono bacate, come quelle dei governanti in generale, salvo pochissimi esempi.
Che gli Ebrei siano superiori in molti ambiti è vero, essendo derivati dagli angeli evoluti, inviati da Dio per dare un esempio agli uomini decaduti, ma, arrivati sulla Terra, molti di loro si corruppero e, invece di compiere il piano divino, operarono per Satana (Aronne e seguenti). Tant’è che lo stesso Sharon (ex capo di Israele) lo disse apertamente in una seduta del Parlamento, in cui disse anche che non c’erano da temere voltafaccia degli USA contro Israele, perché era Israele che teneva in pugno gli USA con i soldi dei Rotchild/Rockfeller, (quali banchieri del Vaticano). Marco Bracci”

…………………………………..

Commento all’intervento qui sopra:

MI RIFERISCO, per il momento, all’intervento riguardante gli ebrei che sarebbero angeli decaduti. E’ vero che la conclusione del pezzo denuncia una orribile verità, che cioè la lobby ebraica (o come la vogliamo chiamare) controlla l’eshtablishment statunitense, ma è anche vero che di questi ebrei, o come li vogliamo chiamare, se ne parla veramente troppo. Qui si tratta di allocuzioni, MITI, storie, barzellette, stuzzicacervelli, immagini imposte, dettami protrattisi nel tempo, lavaggi di cervelli vari, martellamento di coscienze e, soprattutto, un uso indiscriminato della VIOLENZA mentale e morale. In questo caso mi riferisco alla troppe inquisizioni della CHIESA che sono strettamente intrecciate con i miti del tutto ipotetici che sono da secoli attribuiti ad una popolazione chiamata ebrei. BASTEREBBE SOLTANTO RIFLETTERE sulla congiuntura che le RECIPROCHE PERSECUZIONI NON SAREBBERO STATE POSSIBILI SE NON CI FOSSE STATA UNA SOSTANZIALE AFFINITA’, e ripeto sostanziale, tra dottrina cristiana e mitologia ebraica. IL TUTTO A PRESCINDERE DAL FATTO CHE DI SICURO L’INTRUSIONE DELLA MITOLOGIA EBRAICA ALL’INTERNO DEL CRISTIANESIMO è AVVENUTA AL MOMENTO DELLA NASCITA DI QUESTO MOVIMENTO, Tale intrusione è avvenuta all’insaputa di tutti coloro che in un modo o nell’altro si definivano cristiani. I ROMANI ERANO DEL TUTTO ESTRANEI A QUESTE DIATRIBE DA CORTILE e le tribolazioni che ne sono conseguite ( è il caso di tutte le ERESIE, stabilite durante concilii nei quali l’articolazione del pensiero era bensì ellenistica, ma i MITI che venivano discussi derivavano dall’intrusione ebraica). RIPETO CHE IL CONTRASTO FRA NEOPLATONISMO CRISTIANO E NEOPLATONISMO PAGANO si è generato DOPO l’avvento di Costantino e della sua politica di assoggettamento culturale attraverso l’uso del cristianesimo. IN SEGUITO, CON DOCUMENTI ALLA MANO, DIMOSTRERò CHE NOI STIAMO VIVENDO IN UNA SOCIETA’ CHE è ANCORA INCARDINATA NEL SISTEMA ROMANO. Anche dal punto di vista monetario. Pertanto non si capisce come sia stato possibile impiantare una mitologia ebraico-cristiana o, come dice lo stronzo Gianfranco Fini, giudaico-cristiana.
Per il momento mi limito ad un esempio. Per circa un millennio l’umanità ha creduto alla DONAZIONE DI COSTANTINO. C’è voluto un intellettuale rinascimentale per dimostrarne la PALESE FALSITA’. E’ ora che cominciamo a ragionare anche in termini culturalmente EVOLUTI sul legame giuda.cristo. Giorgio Vitali”

………………………….

Mio commentino: “L’ebraismo come aspetto storico-culturale patrimonio dell’umanità va mantenuto, come culto etnico (distinto) che fa cartello finanziario a sé, va sciolto. Se gli ebrei sapranno mescolarsi con il resto dell’umanità lo scopo della loro “elezione” sarà soddisfatto…
Paolo D’Arpini”

I commenti sono disabilitati.