PD… dopo tutti gli errori commessi speriamo che almeno promuova buone leggi nel governo delle “larghe intese”

Lettera Aperta a:

Pier Luigi Bersani, segr.bersani@partitodemocratico.it
Enrico Letta, letta_e@camera.it
Sind. Matteo Renzi, sindaco@comune.fi.it

Oggetto: Gli errori della Segreteria del PD e le loro conseguenze

Nell’elezione del Presidente della Repubblica la segreteria del PD si è dimostrata incapace di gestire il partito;
poiché è chiaro che un candidato poteva essere designato solo sulla base di una intesa comune e nella certezza che l’intero partito lo avrebbe votato; e non mandato allo sbaraglio, come è accaduto per Marini e Prodi;
e che, in nessun caso, l’alleato da scegliere poteva essere il sedicente Popolo della libertà col suo famigerato leader Berlusconi;
in nessun caso;
la forza politicamente ed idealmente più vicina era il M5S, nonostante tutto, nonostante i rifiuti del passato; e il candidato Rodotà ch’essa proponeva, una figura che rientrava nello spirito e nella linea politica del PD. Non solo, ma questo primo accordo e questa elezione potevano aprire la via ad una fruttuosa collaborazione per il futuro.

Bello davvero il comportamento di Bersani, i suoi incontri con Berlusconi, i suoi abbracci con Alfano (un ministro della giustizia che aveva varato leggi ingiuste), un servitorello totalmente soggetto al padrone.

Ora che farà il PD per il governo?
accetterà le “larghe intese”?
accetterà Alfano come vicepremier?
e altri personaggi di bassa caratura come Schifani, Cicchitto, Gasparri?
darà addio all’abbattimento delle leggi belusconiane, le cosiddette leggi ad personam, eufemismo per leggi inique?
e così il falso in bilancio,
il conflitto d’interessi,
una legge elettorale dignitosa,
le pretese della Lega per spaccare l’Italia,
l’abbattimento della legge Biagi che favorisce il lavoro precario,
una politica dignitosa per la scuola l’università la cultura,
il salario minimo garantito, la pensione minima garantita ecc. ecc.

Che farò il PD a braccetto col sedicente Popolo della libertà? e col Caimano?

Prof. Arrigo Colombo

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LA FAMOSA LINEA DEL PD

«Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile» (Enrico Letta, 8 aprile 2013).

«I contrasti aspri tra le forze politiche rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali» (Enrico Letta, 29 marzo 2013).

«Non sono praticabili né credibili in nessuna forma accordi di governo fra noi e la destra berlusconiana» (Pier Luigi Bersani, 6 marzo 2013)

«Il governissimo non è la risposta ai problemi» (Pier Luigi Bersani, 13 aprile 2013).

«Il governissimo predisporrebbe il calendario di giorni peggiori» (Pierluigi Bersani, 8 aprile 2013).

«Se si pensa di ovviare con maggioranze dove io dovrei stare con Berlusconi, si sbagliano. Nel caso io, e penso anche il Pd, ci riposiamo» (Pierluigi Bersani, 2 ottobre 2012).

«In Italia non è possibile che, neppure in una situazione d’emergenza, le maggiori forze politiche del centrosinistra e del centrodestra formino un governo insieme» (Massimo D’Alema, 8 marzo 2013).

«Il Pd è unito su una proposta chiara. Noi diciamo no a ipotesi di governissimi con la destra» (Anna Finocchiaro, 5 marzo 2013).

«Fare cose non comprensibili dagli elettori non sono utili né per l’Italia né per gli italiani. Non mi pare questa la strada». (Beppe Fioroni, 25 marzo 2013).

«Non si può riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano» (Dario Franceschini, 23 aprile 2013).

«Sono contrario a un governo Pd-Pdl» (Andrea Orlando, 22 aprile 2013).

«Abbiamo sempre escluso le larghe intese e le ipotesi di governissimo» (Rosy Bindi, 21 aprile 2013).

«Serve un governo del cambiamento che possa dare risposta ai grandi problemi dell’Italia. Nessun governissimo Pd-Pdl» (Roberto Speranza, 8 aprile 2013).

«Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl. La prospettiva non è una formula politicista come il governissimo, è quel governo di cambiamento di cui l’Italia ha bisogno» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).

«L’alternativa non può essere o voto anticipato o alleanza stretta tra Pd e Pdl» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).

«Lo dico con anticipo, io un’alleanza con Berlusconi non la voto» (Emanuele Fiano, 28 febbraio 2013).

«I nostri elettori non capirebbero un accordo con Berlusconi» (Ivan Scalfarotto, 28 febbraio).

«Non c’è nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il Pd» (Cesare Damiano, 18 aprile 2013).

«Serve un governo di cambiamento vero ed è impensabile farlo con chi in questi anni ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre» (Fausto Raciti, 14 aprile 2013).

«Un governo Pd-Pdl è inimmaginabile» (Matteo Orfini, 27 marzo 2013).

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