Lettera aperta animalista ai partiti politici, ai deputati ed ai senatori, ai presidenti agli assessori ai consiglieri ai consulenti… etc.

Carissimi,
La lettera che segue è stata scritta per essere inviata, in qualsiasi periodo dell’anno, ai rappresentanti dei vari partiti politici ma in special modo in prossimità delle elezioni. L’intento è di indurli a tenere in considerazione le istanze del mondo animalista e vegetariano e a farli impegnare in modo che siano rispettate le poche leggi vigenti in materia di tutela degli animali e a farsi promotori di nuove leggi a copertura di tutti quei settori che ancora ne sono sprovvisti.

In tale operazione è necessario che ognuno telefoni al centralino della Camera (tel. 06 67601) o del Senato (tel. 06 67061) e chiedere, alla segreteria del partito a cui si vuole inviare la lettera, un indirizzo di posta elettronica, oppure un indirizzo postale. A questa lettera ognuno può aggiungere o togliere ciò che ritiene opportuno o che è già stato superato. Se ci sono delle inesattezze vi prego di comunicarmele. Vi ringrazio e saluto.

Franco Libero Manco

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Signor Ministro, Senatore, Onorevole, Assessore…
mi preme ricordarLe, nell’interesse della salute delle persone, della protezione degli animali e nella tutela del patrimonio naturale e soprattutto nell’interesse del progresso civile, morale e sociale, che il voto al suo partito e ai suoi rappresentanti dei quasi 7 milioni di potenziali elettori dell’arcipelago animalista e vegetariano alle prossime elezioni dipenderà dall’impegno che Lei vorrà dimostrare nella risoluzione delle problematiche animaliste e vegetariane nonché per l’impegno a proporre nuove leggi inerenti le tematiche che ci vede coinvolti. In particolare ci ricorderemo del suo (ci auguriamo) impegno:

- a rendere attuabile la Dichiarazione Universale per i Diritti degli Animali proclamata dall’Unesco nel 1978 e riconoscere gli animali quali soggetti di diritto;

- salvaguardare il benessere degli animali mediante l’applicazione delle normative inerenti la detenzione, il trasporto e lo stordimento prima della macellazione;

- vietare la macellazione rituale o modificare il decreto legislativo n.333/98 che consente alle comunità islamiche ed ebraiche di uccidere gli animali senza stordimento;

- sia riconosciuto agli equidi lo status di animali d’affezione;

- favorire la ricerca di metodi alternativi alla vivisezione, con modifiche alla normativa n. 116/92, abolendo la deroga per la sperimentazione senza anestesia; vietare l’utilizzo degli animali nella didattica e la possibilità di sperimentare su cani, gatti, cavalli e primati non umani;

- vietare l’utilizzo di animali per uso bellico, sportivo e per i test di tossicità dei prodotti cosmetici e loro componenti;

- vietare la pratica dell’uccellagione, l’uso di richiami vivi e vietare la caccia a tutti gli uccelli migratori. Quindi ridurre il periodo di attività venatoria. Vietare la caccia nei terreni privati, nei parchi e nelle aree protette e sia esclusa la caccia dai finanziamenti del Coni;

- sia modificato l’art. 727 del codice penale in materia di abbandono di animali, eliminando dall’art. 1 del testo il termine “gravi” nella frase “ condizioni produttive di gravi sofferenze per l’animale”;

- estendere le sanzioni previste dalla legge 189/04 ai responsabili dei canili e stabulari in caso di condizioni sanitarie ed etologiche incompatibili con la natura dell’animale;

- impegnarsi affinché l’art. 3 della legge 189/04 venga applicata anche alle manifestazioni storiche e culturali;
- modifiche alle leggi speciali su circhi, zoo, palii, rodei e manifestazioni con uso di animali, quindi vietare l’utilizzo di animali nelle fiere, nelle feste popolari e religiose. Vietare inoltre l’importazione e la detenzione di animali esotici;

- osservanza della legge contro l’uso di pelli e pellicce di animali d’affezione;

- rispetto della quota di pesca, secondo le normative europee per impedire il saccheggio dei mari, la pesca indiscriminata e a strascico;

- normative inerenti la protezione dei consumatori da frodi alimentari e cibi contaminati da inquinanti chimici, medicinali di sentesi e metalli pesanti;

- garantire l’alternativa del pasto vegetariano nelle mense sociali, negli ospedali ed in tutti i ristori pubblici;

- sia abolita ogni propaganda pubblicitaria, diretta o indiretta, verbale o attraverso immagini, che possa favorire il consumo di ogni tipo di prodotto carneo, compreso il pesce;

- sia data, nei programmi televisivi, agli esponenti della cultura vegetariana, la possibilità di esporre le proprie argomentazioni in materia di prevenzione e cura delle malattie dovute a cattiva alimentazione;

- sia sostenuta da parte dei mezzi televisivi, specialmente Rai e Mediaset, la politica della prevenzione delle malattie attraverso programmi di educazione alimentare che pongano in evidenza i benefici dell’alimentazione vegetariana.

Ci ricorderemo del Suo impegno a favore di tutte le persone più disagiate, dei meno abbienti, dei meno rappresentati, delle popolazioni più povere del Terzo Mondo.

Da parte nostra ci impegneremo in modo che amici e parenti diano le loro preferenze elettorali alle persone prescelte dal vostro partito.

Certi che vorrà prendere in seria considerazione la nostra proposta, aspettiamo sue notizie in merito all’impegno che vorrà prendersi per l’attuazione delle normative vigenti e dei progetti che vorrà elaborare per venire incontro alle nostre istanze.

Inviano distinti saluti:

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