27 gennaio 2013 – In memoria di tutti gli olocausti nel mondo

Si avvicina il 27 gennaio, “giorno della memoria”, e cominciamo a raccogliere testimonianze sugli stermini compiuti dall’uomo in varie parti del mondo ed in varie epoche. Qui di seguito un intervento di Joe Fallisi che ricorda le nefandezze compiute dai regimi comunisti in Russia ed in Asia.

“Io non voglio aver nulla a che fare con voi.”
Joe Fallisi

Qual è il motivo vero per cui non se ne esce da ’sto nero incantesimo para-religioso dell’”Olocausto”?… Non solo a causa del potere politico-economico-mediatico-psicologico ricattatorio del “popolo eletto” e dei suoi reggicandelabro, ma, anche e soprattutto, perché non si può, non è politically correct mettere in luce come le persecuzioni naziste, avvenute nell’ambito del più immane macello mondiale, quasi impallidiscono rispetto alle angherie apocalittiche commesse nello stesso secolo dai “progressisti”, BOLSCEVICO-STALINISTI e MAOISTI in primissima fila. I quali di morti – soprattutto poveri cristi contadini anonimi – ne hanno fatti come minimo CENTO MILIONI, senza esagerare [cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/47293]. E, al contrario dei loro rivali, IN TEMPO DI PACE e agendo CONTRO LA LORO STESSA POPOLAZIONE. Si pensi ai due episodi salienti, entrambe carestie genocidarie manovrate dall’alto: nel 32-33 in Ucraina e dintorni: 7 milioni… in Cina nel 58-62: TRENTOTTO MILIONI – ci sono ricercatori che dicono ANCHE PIU’ DI QUARANTA(1)) (cfr. Jasper Becker, La rivoluzione della fame. Cina 1958-1962: la carestia segreta, Il Saggiatore, Milano 1998; Jung Chang, John Halliday, Mao. La storia sconosciuta, Longanesi, Milano 2006; Epoch Times, I commentari sul Partito Comunista Cinese, The Epoch Times International, Birmingham 2006(2), Frank Dikötter, Mao’s Great Famine: The History of China’s Most Devastating Catastrophe, 1958-62, Bloomsbury Paperbacks, London 2011)!!!!!!… Ma vogliamo renderci conto della differenza MOSTRUOSA?… Oppure aderiamo anche noi all’infame razzismo eurocentrico per cui un viso pallido vale mille, centinaia di migliaia, milioni di untermenschen, tanto più se con gli occhi a mandorla?… Senza poi parlare dell’orrido sistema tentacolare durato sino ad oggi (ancora fiorente in Corea del Nord e senz’altro pure in Cina) dei gulag-laogai, un’invenzione giudeobolscevica, poi copiata e “migliorata” da tutte ’ste dittature schifose… Era per il “bene” e il “progresso” dell’umanità!… TENETEVELO il vostro bene letale, il vostro progresso del cimitero, criminali purulenti. Io non voglio aver nulla a che fare con voi.

(1) Si tenga presente che morie per fame di tali proporzioni (e oltre a tutto coatte, volute e organizzate dal potere in carica) MAI erano successe prima né nella Russia zarista (la più grave carestia antecedente il colpo di Stato dell’ottobre 1917 avvenne nel 1892 e causò dai 375.000 ai 400.000 morti – cfr. http://en.wikipedia.org/wiki/Joseph_Stalin), né nella Cina imperiale.

(2) “L’uso della violenza può essere inevitabile quando si cerca di raggiungere il potere politico, ma non si è mai visto un regime così desideroso di uccidere come il PCC, specialmente durante periodi altrimenti pacifici. Dal 1949 il numero delle morti provocate dalla violenza del PCC ha sorpassato quello provocato dalle guerre accadute dal 1027 al 1949. (…) Dal 1949 il PCC ha perseguitato più della metà delle persone in Cina. Circa 60-70 milioni di persone sono morte per cause non naturali. Questo numero supera il numero totale di morti delle due guerre mondiali messe assieme. (…) Il più alto numero di morti si è registrato durante la Grande Carestia in Cina poco dopo il Grande Balzo (il Grande Balzo – 1958-1960 – è stata una campagna del PCC per dare avvio all’industrializzazione in Cina, in particolare all’industria dell’acciaio. Questo è considerato come il maggiore disastro economico). Il capitolo ‘La Grande Carestia’ del libro Documentazioni Storiche della Repubblica Popolare Cinese pubblicato nel febbraio 1994 dalla Casa Editoriale Bandiera Rossa afferma che, ‘il numero di morti innaturali e di nascite ridotte dal 1959 al 1961 è estimato in circa 40 milioni… lo spopolamento della Cina di 40 milioni di persone può essere considerato la più grande carestia del secolo’ (pubblicato nel febbraio del 1994 dalla casa editoriale Bandiera Rossa). La Grande Carestia è stata distorta dal PCC come il ‘Disastro Naturale Lungo Tre Anni’. Infatti, in quei tre anni ci sono state buone condizioni climatiche, senza alluvioni, siccità, uragani, tsunami, terremoti, gelo o invasione di cavallette. Il ‘disastro’ è stato causato interamente dall’uomo. La campagna per il Grande Balzo richiedeva che tutti in Cina fossero coinvolti nella produzione di acciaio, forzando gli agricoltori a lasciare i loro raccolti a marcire nei campi. Nonostante questo, gli ufficiali in tutte le regioni aumentarono le loro richieste sulle quantità prodotte. He Yiran, il Primo Segretario del Comitato della Prefettura del PCC di Liuzhou, ha creato da solo l’incredibile raccolto di ‘65,000 kg di riso per mu (unità di misura Cinese per il terreno. 1 mu = 0.165 acri)’ nella contea di Huanjiang. Ciò è accaduto dopo il Plenum di Lushan, quando il movimento anti-destra del PCC era al suo apice. Per dimostrare che il PCC era sempre corretto, i raccolti vennero espropriati dal governo come tassazione in accordo con queste produzioni esagerate. Di conseguenza, le razioni di grano, semenza e cibo dei contadini vennero tutte confiscate. Quando la domanda non poteva ancora essere soddisfatta, i contadini erano accusati di nascondere i loro cereali. He Yiran ha detto una volta che doveva a tutti i costi raggiungere il primo posto nella competizione per la più alta produzione, non importava quante persone sarebbero morte. Alcuni contadini sono stati privati di tutto, con solo alcuni pugni di riso lasciati in una bacinella. Il Comitato del Partito del distretto di Xunle, nella contea di Huanjiang, ha addirittura emesso un ordine che vietava di cucinare, per evitare che i contadini mangiassero il raccolto. Perlustrazioni erano condotte dai militari di notte. Se vedevano la luce di un fuoco, facevano irruzione e saccheggiavano. Molti contadini non osavano nemmeno cucinare erbe o bacche e così sono morti di fame. Storicamente, in tempi di carestia, il governo dovrebbe provvedere a distribuire riso e i raccolti per permettere alle vittime di sopravvivere alla carestia. Il PCC, invece, ha visto lo sfuggire alla carestia come un disonore per il prestigio del Partito, e ha ordinato alle milizie di bloccare le strade per prevenire la fuga delle vittime dalla carestia. Chiunque cercasse di prendere qualcosa dai depositi di cereali era etichettato come contro-rivoluzionario e ucciso. Gran numero di contadini sono morti di fame in molte province incluse Gansu, Shandong, Henan, Anhui, Hubei, Hunan, Sichuan e Guangxi. Inoltre, i contadini affamati erano forzati a partecipare alla costruzione di dighe e alla produzione di acciaio. Molti sono caduti al suolo mentre lavoravano e non si sono mai più rialzati. Quelli che sopravvivevano non avevano la forza di seppellire i morti. Interi villaggi sono scomparsi perché le famiglie sono morte di fame una dopo l’altra. Nelle più gravi carestie della storia cinese precedente al PCC, c’erano stati casi in cui le famiglie si scambiavano i bambini per mangiarli, ma nessuno aveva mai mangiato i propri figli. Tuttavia, sotto il governo del PCC, le persone erano costrette a mangiare quelli che morivano, cannibalizzando quelli che venivano da altre regioni e anche uccidendo e mangiando i loro stessi figli. Lo scrittore Sha Qing ha dipinto questa scena nel suo libro Yi Xi Da Di Wan (Una Terra Oscura di Bayou): Durante la Grande Carestia in una famiglia di contadini, il padre era rimasto solo con il figlio e la figlia. Un giorno, la figlia venne portata fuori dal padre. Quando tornò a casa, non trovò più il fratellino, ma vide dell’olio bianco galleggiare nel calderone e un mucchietto di ossa accanto alla stufa. Molti giorni dopo, il padre aggiunse più acqua nella pentola e chiese alla figlia di avvicinarsi. La ragazza tremava, e implorava il padre da fuori la porta, ‘Papà, per favore non mangiarmi. Posso raccogliere della legna e cucinare per te. Se mi mangi, nessuno lo farà per te’. L’estensione finale e il numero di tragedie come questa sono sconosciuti, eppure il PCC le presenta ancora erroneamente come un nobile onore e afferma che il PCC stava guidando le persone ad affrontare coraggiosamente i ‘disastri naturali’ e continua a dipingersi come ‘grande, glorioso e corretto’. Dopo il Plenum di Lushan tenutosi nel 1959, il Generale Peng Dehuai (Peng Dehuai – 1898-1974: generale Comunista Cinese e leader politico. Peng fu anche comandante in capo durante la guerra di Corea, vice premier del Consiglio dello Stato, membro del Politburo, Ministro della Difesa dal 1954 al 1959. É stato esonerato dal suo incarico dopo essere entrato in disaccordo con la Sinistra di Mao durante il Plenum di Lushan del 1959) è stato privato del suo potere per aver parlato a favore della gente. Un gruppo di ufficiali del governo e dirigenti che hanno osato dire la verità sono stati sollevati dai loro incarichi, detenuti ed indagati. In seguito nessuno ha più osato dire la verità. Al tempo della Grande Carestia, invece di riportare la verità, hanno nascosto il grande numero di morti per fame per proteggere le loro posizioni ufficiali. La provincia di Gansu ha addirittura rifiutato un aiuto di cibo offerto dalla provincia di Shaanxi, sostenendo di averne a volontà. Questa Grande Carestia poteva essere considerata un test di abilitazione del PCC per i funzionari governativi: se riuscivano a non dire la verità di fronte alla morte per fame di decine di milioni di persone potevano certamente rispondere ai requisiti richiesti dal PCC. Con questo test, il PCC sapeva che nulla, né le emozioni umane né la loro coscienza, poteva farli deviare dalla linea del Partito. Dopo la Grande Carestia, gli ufficiali provinciali responsabili hanno semplicemente fatto una formale auto-critica, e con questo tutto si è accomodato. Li Jingquan, il segretario del PCC della provincia di Sichuan, dove milioni di persone erano morte di fame, è stato promosso come Primo Segretario dell’Ufficio del Distretto sud occidentale del PCC.” (http://www.epochtimes.com/9pingdownload/italy/9ping_italy_all.pdf, pp. 5, 121, 124-126, cfr. http://www.youtube.com/watch?v=s8oaUepvc70, http://www.youtube.com/watch?v=58QmbCrZ844&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=M_CK8vgHfMc&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=GFXSNmXaiBs&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=6OZ71DofYU0&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=d5L2A1H53f0&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=Bz6pYJA5U_0&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=j6lXwQxp1UU&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=UPW9CT4rDlE&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=EbGa1yCaUoc&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=28uadooVPMI&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=6URbSQFmRpU&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=RFfarPdzRAM&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=0-Nm-He9v2I&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=TGR80B8O1FM&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=1ZWvlBCCDRA&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=FguCuxchjCI&feature=related, http://www.youtube.com/watch?v=qDt5WJp6BgE&feature=related)

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Commento ricevuto:

Gentile ed infaticabile Fallisi,
l’aritmetica fu mio forte fin dalle elementari. Di “numeri” ne mastico.
La contabilità di “soppressioni” non è, invece, il mio forte, come è il nerbo delle mitologìe ideologiche. Tra le quali, nel XX secolo si annovera il marxismo e sue conseguenze. Poi, per il “generone”, seguirebbe il nazismo. Ma il generone trascura il capitalismo, che si potenziò con lo schiavismo. E la sua propaggine: il “democraticismo”. Che ha campione in coloro che batterono tutti, per “lampo” di esecuzione e sterminio, nell’agosto 1945 ad Hiroshina e Nagasaki.
Ma viene taciuto anche il “cristismo”! Quel “caravan” di intolleranze che s’impossessò del potere imperiale di Roma dal 313 dell’era corrente, per allegramente divagare nelle intolleranze intestine – ancor oggi accese in Gran Bretagna ed Irlanda, cito un caso attuale! – e nelle “scorribande” del “dio lo vuole” contro la concorrenza (altrettanto intollerante) islamica. Intolleranze generate dal “libro dei libri”, e dai suoi cultori, adoratori del “tempio” forziere di monete!
Mitologìe!
Il pallottoliere non sopporta il conto!
E, vuoi vedere che, alla fine, il “baffetto austriaco” fa la figura del chierichetto di paese?
Antonio Pantano

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Commento ricevuto:
Che si voglia cercare di capire quanti e quali sono stati gli orrori perpetrati dall’umanità e normale e ne consegue, ovviamente, che si tende sempre a stilare una classifica di chi è stato il più malvagio, il più assassino.
Ed è anche normale che, in particolare gli idealisti, vorrebbero che la loro fazione, coloro che fanno parte della loro storia, fossero i migliori, i più “buoni”, coloro che non si sono mai macchiati le mani di sangue innocente.

Del resto chi non vorrebbe modellare una società dove il bene o comunque il non malvagio fosse presente dappertutto?

Purtroppo non è sempre così, perchè l’orrore e il malvagio sono insiti nella natura umana e, dalla notte dei tempi fino ad oggi, non si sono modificati di un ette.

Certo, c’è stata l’evoluzione dei modi, del linguaggio e la raffinatezza dei comportamenti, ma l’archetipo dell’ “orrore”, l’ uccidere il simile è rimasto sempre quello.

Credete forse che il singolo che uccide per lucro o per passione sia una eccezione?

Credete che il malavitoso il camorrista che scioglie nell’acido un bambino o ordina assssinii come se fossero coriandoli, sia una eccezione?

Credete che l’uomo di governo che firma un bombardamento o una azione, in cui sa bene che moriranno migliaia di innocenti, sia una eccezione?

Credete che il mandante o l’esecutore di quella tal Intelligence che depone una bomba che sa benissimo compirà una strage, sia una eccezione?

Credete forse che quella tal impresa capitalista che muove le cose ben sapendo che il suo agire procurerà morti e carestie sia una eccezione?

Credete che chi gestisce il potere, anche se in nome di Dio e con tanto di clero appresso, e non disdegna di procurare morti e distruzioni, siano una eccezione?

E potrei andare avanti all’infinito, ma la risposta è sempre la stessa:

No, non sono una eccezione, forse non sono neppure la norma, ma sono una componente della natura umana, sono una conseguenza della organizzazione, gestione e mantenimento del potere, qualunque sia, sono una condizione imprescindibile dei rapporti, degli interessi, e delle tensioni tra gli uomini.

Tutto questo per dire che è, sì, necessario, ma è anche ingenuo stabilire classifiche dell’orrore: bisogna prendere la civiltà per quella che è, andare avanti e se vuoi veramente evitare, almeno nei limiti del possibile, il male e l’orrore devi fare riferimento a principi superiori affermando nello Stato e nel Diritto, una Autorità che sia sopra le parti e regoli la vita degli esseri umani.

Tutto il resto sono utopie, e soprattutto, come direbbe Nietzsche, uno dei più grandi psicologi di tutti i tempi, altro che Freud!, diffidare sempre dei cosiddetti “buoni” o poveri di spirito.

Maurizio Barozzi

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Risposta a Maurizio Barozzi

Qui non si tratta, per me almeno, di essere “buono” o idilliaco-liliale, né di misconoscere che la natura – e la storia – umana è quella che è. Assolutamente. Sono del resto per una visione maschia e attiva della vita, dove l’impiego della forza e anche la stessa violenza risultano inevitabili. Solo che al di sopra di questo dispiegamento centrifugo che, lasciato senza briglie, può portare al caos e all’orrore senza nome, occorre una capacità sintetica, formale, un’armonia e misura superiore. La tigre (la volontà di potenza, di annessione, di sbranamento, di dilatazione sconfinata) bisogna cavalcarla. Apollo deve prevalere, non Dioniso. Anche se ENTRAMBI i principi fanno parte della realtà dei viventi. I divini Greci lo sapevano bene, se solo si pensa a quanto fosse tenuto presente, nella loro cultura, il pericolo dell’hýbris. E anche i Latini. L’ecumene romana, sino a quando non divenne, sempre più orientalizzandosi e perdendo la propria intima natura, una satrapia sui generis, lo testimoniò in modo preclaro. Riguardo poi all’oggetto specifico, quel che volevo era porre in luce, avvicinandosi la solita ricorrenza-mantra, l’ipocrisia e la falsa coscienza che oggi imperano.

Joe Fallisi

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