Caterina Regazzi: “Corrispondenze su Il confine superabile. Animali e qualità della vita”

Caro Paolo, ogni tanto succedono cose piacevoli e un po’ “magiche”,
per esempio ieri ho mandato questa mail al mio prof. di fisiologia I dellla Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna (1978), perché…….. Leggi un po’.

Caro prof. Bono, sono Caterina Regazzi, la baby sitter delle tue figlie, ricordi? Ci siamo incontrati anche qualche anno fa a qualche convegno.
Come va? Come stanno Chiara e Francesca?
Sono stata in facoltà pochi giorni fa ad un aggiornamento sulla
leishmaniosi e mi sei venuto in mente (posso darti del tu, ora, vero?), poi, oggi, leggendo un articolo su 30 giorni (la rivista dell’Ordine dei Veterinari, che non leggo praticamente mai), su alimentazione umana e benessere animale di Barbara De Mori, ho letto il tuo nome in bibliografia (”Il confine superabile. Animali e qualità della vita”. B. De Mori, G. Bono)- potevi anche non essere tu, non so di cosa ti occupi adesso, sono rimasta al corso di fisiologia I di cui facevo finta di capire senza capire niente), sono andata a guardare su internet ed ho letto la presentazione del libro….. molto interessante e condivisibile! Anch’io mi interesso (a livello personale) di animali, ma anche di natura, vita, ecologia, ecc. ecc. (sono praticamente vegetariana) e credo che lo acquisterò per leggerlo, anzi, non vedo l’ora!
Un caro saluto a prima o poi

E questa è la presentazione del libro:
In una società ricca ed opulenta gli uomini comprano costosi gadget
per i propri pets, ma allontanano dagli occhi e dal cuore gli animali
che mangiano o su cui sperimentano. Viviamo in una società che
ricambia volentieri l’affetto dei “familiari a quattro zampe”, ma
sorprendentemente mantiene fermo il confine del pregiudizio sulle
capacità emozionali o cognitive degli animali. Siamo portati a
compiere scelte tra il nostro ed il loro benessere pensando
soprattutto alle nostre innumerevoli esigenze. Nel volume viene
proposta una sinergia tra noi e loro, utilizzando il filtro della
“qualità della vita”. Etica e scienza ci confermano che tutti gli
esseri senzienti possono condurre una vita buona o cattiva, migliore o
peggiore, che hanno diritto non solo a non soffrire, ma anche ad avere
esperienze piacevoli ed esaudire le loro aspettative. Riflettendo
sulle definizioni di “benessere animale”, alla luce delle scoperte
sullo sviluppo neurologico e la mente degli animali, non possiamo più
accontentarci di fornire protezione e cura, ma dobbiamo garantire loro
una vita dignitosa in ogni circostanza.

Interessante, vero?

Risposta di Gabriele Bono: “Caterina carissima che piacere !!!!
Certo che mi ricordo di te … ero a BO la sett scorsa … ci vorrebbe
una enciclopedia a fascicoli per raccontare … se restiamo in contatto mi fa piacere certamente, e se poi mi commenti ancor meglio. E le altre tue compagne ? Quella di Trieste e l’altra che lavorava in Fatro ?
Le figlie sono ormai GRANDI! Intanto ciao, ogni bene per te e i tuoi cari”

Caterina Regazzi

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