PD e politica nostrana – Farina e Luana sullo stato di Matteo Renzi, amato dalla finanza

LO SCONTRO in atto è pericoloso… lo chiamo senza mezzi termini COLPO DI STATO. PARLO DELLE PRIMARIE. – BERSANI D’ALEMA E GLI ALTRI rappresentano la politica, sbagliata inciuciosa corrotta, ma sono la politica. LA POLITICA è anche confronto con gli altri partiti, alleanze… e sempre la politica se in crisi può decidere se tassare o non tassare la finanza se prendere accordi se decidere di calmierarla.

Matteo RENZI come da mia indagine ha dietro le spalle tutti finanzieri. QUELLI CHE VOGLIONO ANCORA UN MONTI BIS. dove potevano infiltrarsi i finanzieri se non nel partito PD ? …

Grillo può prendere un sacco di voti ma non vince, CASINI è in ritardo per fare il grande centro… il PDL è allo sbando… la LEGA E’ FINITA… l’unico modo per riproporre un MONTI BIS era inserirsi con il bamboccio RENZI dentro il PD vincere le primarie tornare al governo e chiedere un MONTI BIS. Lo scontro è questo… alle primarie potete decidere se far vincere la POLITICA COME DA COSTITUZIONE – oppure sbattere la FINANZA DIRETTAMENTE AL GOVERNO per altri cinque anni – la quale non farà accordi con nessuno e continuerà ad imporre i propri interessi.

Luana De Rossi – giornale@namir.it”

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“Renzi è bravo, parla come una persona di sinistra che non demonizza il capitalismo e non ha letto Marx, fortunamente.”
Ecco, basterebbero queste parole, pronunciate da Guido Roberto Vitale (finanziere di sinistra perché paga le tasse, ma è interessato al profitto, ipse dixit), per descrivere l’incontro tra l’alta finanza e Matteo Renzi avuto due giorni fa a Milano.

Organizzato da Davide Serra (enfant prodige della finanza italiana, come lo definisce il Corriere), l’incontro, a porte chiuse, si è svolto alla fondazione Metropolitan. Quota di partecipazione: 1000 euro (inizialmente erano 5000). Una cena proletaria, insomma.

Banchieri, imprenditori, manager, tutto il mondo bocconiano in fila ad ascoltare Renzi: dal numero uno di Deutsche Bank Italia Flavio Valeri al presidente di Lazard e Allianz Italia Carlo Salvatori, passando per l’ex dg di Bpm Enzo Chiesa, Andrea Soro di Royal Bank of Scotland e l’amministratore delegato di Amplifon, Franco Moscetti. Da Firenze sono arrivati Jacopo Mazzei, presidente dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze, Enzo Manes, presidente della Kme, e il finanziere Francesco Micheli.

Ai convitati un quadernino con 50 slide che descrivevano il dramma dell’Italia, messa peggio del “Messico” (vuol dire che per Renzi l’Italia sta diventando un narco-stato?). I guai? Mica nascono nella Prima Repubblica, ma nella Seconda.

Qualcuno si chiedeva chi finanzia e finanzierà Matteo Renzi: ora lo sappiamo.

Pierpaolo Farina
(http://www.enricoberlinguer.it/)

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Commento di Caterina Regazzi: “V. che è stata a sentire Matteo Renzi a Sassuolo, è tornata favorevolmente colpita. Ha parlato un’ora e mezza e tra l’altro anche di questa querelle su questa cena, dicendo che nessuno aveva fatto notare quando è andato ad altre cene, per esempio con organizzazioni no-profit, ed ora che è stato a cena con gente della finanza, che è una “cosa” con cui necessariamente  si deve avere a che fare, se ne fa un caso di stato e si pensa a chissà che (come nel finale di questo articolo)”

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