MES e Fiscal Compact approvati in parlamento = 50 miliardi di tasse e tagli ogni anno per 20 anni con il voto di tutti i partiti al potere…

I partiti in parlamento hanno ratificato il cosiddetto fiscal compact, ossia il trattato che introduce i meccanismi di stabilità, in pratica ci hanno impegnati a 50 miliardi di Euro all’anno di tasse e tagli per 20 anni.

Il voto è stato praticamente unanime: 368 sì e 65 no.

Salari e servizi della popolazione più tartassata d’Europa, saranno i bersagli dei tagli per il prossimo ventennio. Chi parlava di macelleria sociale era un ottimista!

Lo scorso dicembre 2011 il Parlamento Europeo ha approvato il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), un trattato con l’obiettivo di affrontare la crisi dei debiti dei paesi dell’area euro. Un fondo di garanzia con lo scopo di soccorrere i paesi in difficoltà. Il famoso salva-stati che, in effetti, sarebbe meglio chiamare salva-banche.

Ecco i punti cardine del MES:

Viene costituito un fondo iniziale di 700 miliardi di euro a cui l’Italia partecipa con una quota del 17.9% che significa versare oltre 125 miliardi di euro (di cui 15, subito).

I 17 stati aderenti, tramite i loro rappresentanti (definiti “governatori”, in pratica i ministri dell’economia degli stati membri) possono in qualsiasi momento variare questo capitale e per farlo NON NECESSITANO DI NESSUNA AUTORIZZAZIONE..

I governatori godranno di immunità giudiziaria, immunità di giurisdizione e di inviolabilità dei documenti. Non potranno essere chiamati in giudizio per decisioni prese riguardo il MES, non si potranno visionare i documenti prodotti al MES nè ispezionare locali.

Il MES potrà rastrellare fondi dalla finanza internazionale (quindi dalle grandi banche). Questi finanziatori esteri avranno il diritto di commissariare lo stato sovrano che beneficerà del prestito. Siete pronti ad avere Goldman Sachs o Hu Jintao in Parlamento?

Clausola finale: nessun Governo successivo a quello che ha ratificato il trattato potrà disimpegnarsi, adottando una eventuale decisione di uscita.

Stiamo consegnando la nostra sovranità ai banchieri, ci impegniamo per l’eternità ad un trattato blindatissimo su cui non abbiamo il minimo controllo e tutto nell’assoluto silenzio dei partiti e degli organi di informazione.

In parlamento non ci sono più dibattiti, le decisioni più liberticide vengono prese all’unanimità (salvo minime defezioni di IDV e Lega). PD, PDL e UDC nel silenzio assoluto stanno vendendo il nostro futuro sotto la regia di Monti e Napolitano.

Siamo oltre lo schifo, siamo allo sbando.

Solo liberandoci di questa classe politica potremo sperare di avere un futuro, i partiti stanno diventando a tutti gli effetti il problema, dal parlamento alle amministrazioni comunali, per questo Liste Civiche Marche non accetterà più nessuna alleanza elettorale con i partiti tradizionali e invitiamo tutte le liste municipali aderenti al nostro progetto a riconsiderare le loro alleanze anche a livello locale, in considerazione della gravità che sta assumendo la situazione politica nazionale.
Se è vero che al nostro interno vige un patto di totale rispetto per le autonome scelte di ogni singola lista, è altrettanto necessario affrontare il problema alla radice, lasciando i partiti alle loro irresponsabili scelte generali che ricadono pesantemente e direttamente anche sui comuni.

Italo Campagnoli
italo.campagnoli@tin.it

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Approvazione del MES e Fiscal Compact – Scrive ancora l’amica Lidia con alcune domande in merito:
1) quale Organismo internazionale nomina i Governatori e ai sensi di quale norma?
2) le immunità di cui godono queste figure di Governatori sono previste da quale norma internazionale?
3) quale norma internazionale prevede il commissariamento di uno Stato? (………questa poi mi sembra fantascienza!)..
4) se uno Stato infrange un trattato ratificato qual’è la sanzione? ….
5) La Grecia tempo fa sottoscrisse la sua entrata nella UE, oggi molti dicono che la soluzione migliore per la Grecia è la sua uscita dalla UE. Quindi mi sembra che sia possibile una uscita da un trattato, seppur ratificato …
Il punto è proprio questo: se qualcuno infrange un trattato ed esce da una decisione precedentemente presa, che cosa rischia?…e poi, qual’é l’Organismo sovraeuropeo a cui rendere conto in caso di infrazioni? Chi lo dirige? Chi lo nomina?…..
E’ per questo che non vogliono assolutamente far uscire la Grecia dall’Europa, perchè il rischio è che altri Paesi troverebbero più conveniente uscire e non assoggettarsi più alle Banche sovrane e all’indebitamento folle…. Ricordiamoci sempre che siamo noi POPOLO a dire l’ultima parola, o no?….”

Risposte di Lorenzo Lugli:
1) quale Organismo internazionale nomina i Governatori e ai sensi di quale norma?
Risposta – I governatori sono i singoli ministri dell’economia dei 17 paesi membri (vedi http://www.democraziadirettapesaro.net/2012/07/dittatura-finanziaria/)
2) le immunità di cui godono queste figure di Governatori sono previste da quale norma internazionale?
Rispsosta – Il trattato MES prevede le immunità e l’inviolabilità degli atti.
3) quale norma internazionale prevede il commissariamento di uno Stato?
Risposta – Purtroppo è realtà. Il trattato MES infatti lo prevede.
4) se uno Stato infrange un trattato ratificato qual’è la sanzione? ….
Risposta Sempre sanzioni economiche non credo che venga invaso dai carriarmati anche se in effetti non escluderei ritorsioni di carattere violento
5) La Grecia tempo fa sottoscrisse la sua entrata nella UE, oggi molti dicono che la soluzione migliore per la Grecia è la sua uscita dalla UE. Quindi mi sembra che sia possibile una uscita da un trattato, seppur ratificato …
Risposta – Se leggi le dichiarazioni di Draghi di questi giorni sta proprio dicendo che dall’euro NON SI ESCE.
Punto A) Altro – Il punto è proprio questo: se qualcuno infrange un trattato ed esce da una decisione precedentemente presa, che cosa rischia?
Risposta – Rischia sanzioni economiche.
Punto B)…e poi, qual’é l’Organismo sovraeuropeo a cui rendere conto in caso di infrazioni? Chi lo dirige? Chi lo nomina?…..
Risposta – Si chiama BCE il presidente è Draghi. Non è un organo elettivo e non c’è nessun controllo degli stati sulla BCE”

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