Magma, gas, lapilli e lava.. Ovvero: “Non svegliar il vulcan che dorme!”

A prima vista sembrerebbe una buona notizia: non vi sono camere di magma di enormi dimensioni sotto la crosta terrestre. Questo fatto farebbe pensare a un periodo molto lungo di tranquillità per la razza umana. Purtroppo una nuova ricerca della Vanderbilt University dice che non è così…

I fenomeni vulcanici in grado di superare di oltre 100 volte, come potenza, quella celebre del Monte St. Helens si chiamano super-eruzioni.

Esse rilasciano un flusso gigantesco di gas caldissimo, polvere e rocce, capace di coprire un intero continente e di inserire nella stratosfera una massa di particelle tale da innescare un lungo e tragico inverno vulcanico, molto simile a quello dovuto alla caduta di un asteroide o cometa di pochi chilometri.

La durata di questo repentino cambiamento climatico potrebbe causare miliardi di morti e perfino distruggere la razza umana. Sembra che 74 000 anni fa qualcosa del genere sia successo in Indonesia e l’uomo si sia salvato per miracolo.

I geologi pensavano che queste gigantesche camere magmatiche sotterranee si formassero gradualmente a circa 3-4 km sotto la superficie e rimanessero in attesa per periodi di 100-200 000 anni prima di eruttare.

Il fatto che, al momento, non sembrano esisterne darebbe una certa sicurezza per un periodo abbastanza lungo. Il nuovo studio, però, è arrivato a conclusioni completamente differenti: le “bolle” di magma potrebbero formarsi ed eruttare nel giro di poche migliaia di anni o anche solo di alcune centinaia.

La ricerca si è svolta nella “Long Valley” della California dove si sa che si è verificata una super-eruzione 760 000 anni fa. Usando diversi tipi di approccio, i geologi hanno concluso che la camera magmatica si è sviluppata e ha eruttato in un intervallo di tempo molto breve, non superiore a poche migliaia di anni o anche molto meno.

In quel caso metà del Nord America era stato coperto dalla cenere vulcanica caldissima. Potete immaginare i terribili incendi che si svilupparono, senza parlare delle ripercussioni ancora più gravi a lungo termine. Queste camere magmatiche hanno la forma di un “pancake” con un diametro che va dai 15 ai 60 km e uno spessore che può superare anche i cinque chilometri.

Il fatto che queste tragedie planetarie si formino e diano sfogo alla loro potenza in tempi scala storici e non geologici pone grandi interrogativi per il futuro dell’uomo e cambia completamente il tipo di problema che si deve fronteggiare.

Invece di concludere che non vi sono reali pericoli a lungo termine a causa dell’assenza attuale di grandi camere magmatiche, i geologi devono mantenere una continua allerta e monitorare frequentemente le zone dove la formazione di super bolle magmatiche è più probabile, come il territorio del Parco di Yellowstone.

Rimane comunque un problema difficilmente affrontabile e superabile. Il momento dell’eruzione non è prevedibile, almeno con le tecniche odierne.

Bisognerà compiere studi sempre più approfonditi, se non altro per sapere quando poter fare evacuare territori grandi come interi continenti. E non è certo cosa facile…

Quando la Terra si arrabbia per davvero, non c’è uomo e intelligenza che tenga… purtroppo.

Vincenzo Zappalà
(Fonte: astronomia.com)

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