Movimento 5 Stelle, Parma, i rifiuti e le speranze contagiose del GCR

Si è riunita nei giorni scorsi la prima assemblea di Gcr del dopo elezioni.

Tra i presenti la convinzione che il tema inceneritore abbia inciso non poco sull’esito delle elezioni amministrative, un duello che ha visto contrapporsi il candidato no ince Federico Pizzarotti con l’altro aspirante sindaco, propenso a sostenere ancora l’incenerimento dei rifiuti.

Gcr è ora in attesa di capire come intenda muoversi l’amministrazione sui temi dell’ambiente.

C’è grande attesa in città e molte speranze che la svolta in Comune sia anche e soprattutto una svolta verde.

La vittoria di un candidato che dice no al forno porta anche alla consapevolezza di dover sostenere il più possibile le scelte corrette di gestione dei rifiuti che la nuova giunta 5 Stelle metterà in campo.
Ma non è solo Gcr che deve sostenere il sindaco nella nuova avventura
Crediamo debba essere anche il territorio a far sentire la bontà della scelta.

Agli industriali dell’agro alimentare non dovrebbe sfuggire che una amministrazione che intende migliorare lo stato di salute della nostra aria non può che giovare alla loro produzione di eccellenza, che proprio sul “buono e sano” fa marketing in giro per il mondo.

Gcr porterà sul sito del cantiere dell’inceneritore la vittoria delle amministrative, la vittoria della prospettiva no forno, i vessilli che hanno guidato la lunga marcia dei no ince,

Sarà l’occasione per il rilancio del manifesto della food valley, oggi ancora più attuale ed urgente per riprogettare il futuro non solo di Parma ma di tutto il nostro territorio.

Un manifesto fatto di buon senso, buone pratiche, visione.
Questi cinque anni rappresentano una occasione irripetibile per fare scelte coerenti e libere.

Questi cinque anni rappresentano il laboratorio della nuova politica.
Per noi sono un banco di prova da cui poter attingere per trascinare l’intero Paese verso una nuova prospettiva fino ad oggi timida come un miraggio, evanescente come un sogno.

Qui si potrà sperimentare ed anche applicare tutto quello che l’Italia dei piccoli comuni ha dimostrato essere la strada giusta per concretizzare quella impronta ecologica leggera che fin qui è rimasta solo sulla carta e nell’album degli intenti.

Il lavoro è enorme, ma anche l’entusiasmo è alla stelle.

Il sorriso di Parma può essere contagioso. Deve diventarlo.
Anche per il consigliere Iotti, anche per la cosiddetta “opposizione”. Anche per Iren e per UPI.

Il messaggio che Gcr ha portato in questi anni, tra teatri, cinema, auditorium, con alcuni dei migliori professionisti del mondo, è positivo.
Dire no all’inceneritore significa dire sì posti di lavoro in più.
Parma può diventare faro in Italia e nel mondo, volano per una nuova economia, polo attrattivo per innovazione, investimenti, cultura, business, università.

Ora che tutti vogliono rifiuti zero, possiamo davvero bruciare i tempi del cambiamento invece che le risorse che sono i rifiuti.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR

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Inceneritore di Parma – Commento di Letizia “L’inceneritore c’è già. E’ praticamente terminato. sono stati addirittura raddoppiati i turni di lavoro perché possa essere pronto in pochissimi mesi. Il problema è pagarlo e non utilizzarlo… si parla di riconversione… è un bel problema per il sindaco”

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