La frattura emiliana – Cause possibili del terremoto in Emilia: l’estrazione del gas naturale e del pescaggio ad alte profondità dell’aqua potabile

Le cause del terremoto in Emilia sono misteriose, o no?

Nei giorni scorsi ho ricevuto la telefonata di Caterina, la mia compagna, che vive a Spilamberto in provincia di Modena. Mi diceva della chiamata allarmata ricevuta nel mezzo della notte da sua figlia che stava a Bologna e che si informava sulla sua salute.. Lì per lì non aveva capito.. poi ha appreso che c’era stato il terremoto, proprio nelle vicinanze, ma lei cullata da Morfeo non si era accorta di nulla.. Ed è stata pure una fortuna.. così non ha avuto preoccupazioni di sorta. Non così altrettanto placidamente è andata per molti emiliani che hanno dovuto passare la notte all’addiaccio ed alcuni sono pure morti sotto le macerie..

Il terremoto in Emilia è un fatto raro, anzi l’Emilia non è mai stata inserita nelle aree a rischio sismico. Essendo la pianura padana il risultato di un lento riempimento con i detriti portati dal Po in millenni di mutazioni geologiche. L’Emilia e la valle del Po è una pianura, la più grande d’Italia, e le pianure di solito sono zone di scarsi movimenti tellurici. Nei secoli e millenni si sono assestate dando vita sulla loro superficie a foreste e vegetazione d’ogni specie. Ed infatti la pianura padana è anche ricca, nel suo sottosuolo, di gas naturali. E qui veniamo al dunque….

Il gas viene estratto dalle viscere della terra e lo squilibrio causato dallo spostamento di pressione interna può, e sicuramente lo ha fatto, procurare fratture nelle falde sotterranee… Inoltre la pianura padana è tutta una groviera dovuto al fatto che le polle dell’acqua potabile si trovano molto in profondità (per via dell’immenso inquinamento delle acque superficiali, dovuto all’uso di veleni agricoli ed altri inquinanti). Da qui la possibilità che il terremoto in Emilia possa avere cause legate alle attività estrattive umane…Questo il dubbio da me espresso a caldo, allorchè ho appreso del sisma.. Fatalità oggi ho ricevuto una mail di un conoscente di quelle parti, Giorgio Quarantotto, che mi scrive: “Perchè non si indaga? che almeno si mandi una richiesta scritta alla protezione civile o all’Istituto Nazionale di Geosifica e Vulcanologia per l’accertamento che il terremoto non sia imputabile al fracking..?”

Sulle cause del terremoto vorrei fare un esempio concreto di facile simulazione. Prendete una bottiglia piena sino all’orlo di un qualsiasi liquido e scuotetela. Provate poi con una bottiglia riempita a metà, ed osservate la differenza.

Ed inoltre.. l’intervento dell’uomo in se stesso non può forse essere la causa prima dei terremoti ma aggiunto ad altri fattori naturali può creare quel disequilibrio necessario a provocarli.

Sul terremoto in Emilia si può supporre che l’eccessiva perforazione per estrazione idrocarburi e il numero abnorme di pozzi artesiani per il risucchio d’acqua in falde profonde abbia potuto influire.. Magari non come causa principale ma come “aiuto”… Supponiamo, in forma di altro esempio, che vi siano condizioni di instabilità tellurica e immaginiamo che un oggetto sia posto in equilibrio precario sul ciglio di un tavolo, finchè tutto resta immobile l’oggetto non cade ma se si urta leggermente il tavolo l’oggetto cade… Lo stesso oggetto non sarebbe caduto se si fosse trovato nel centro del tavolo invece cade se sta già in una situazione a rischio….

Paolo D’Arpini

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Ancora sulle cause del terremoto in Emilia – Scrive un terremotato, Cristian Casoni: “abito a San Felice sul Panaro (MO), come riportano le cronache da domenica 20/05/2012 la zona in cui vivo è stata bersagliata da scariche di terremoto che continuano tuttora. La popolazione è stremata e non vede una fine, siamo costretti a dormire in macchina per la paura di crolli. Certo questo non è il motivo per cui Vi scrivo, come certamente sapete la nostra zona geografica è interessata a sperimentazioni per stoccaggio di gas nel sottosuolo, da quando è partita la sperimentazione, e badate bene che smentire non serve a nulla, sono precipitati gli eventi. Tutti abbiamo visto le trivelle in azione e i tubi con cui è stato pompato azoto liquido. Questo pompaggio ha fatto si, poco prima della grande scossa di terremoto, che l’acqua, dalla pressione sottostante, uscisse copiosamente dai pozzi, senza contare sfiati infuocati dalla terra che apparivano qua e là nelle nostre campagne. Si può negare tutto a questo mondo, ma non l’evidenza…”

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Commento di Marina Costa:

CAPITO PERCHÉ’ HANNO DETTO IL 17 MAGGIO CHE NON RISARCIRANNO I DANNI PER LE CALAMITA’ NATURALI???????????????? LO SCHIFO NON FINISCE MAI….

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