Lotte di religione e secolarismo rivolto al potere…

….Se Mussolini ha cambiato attitudine nei confronti degli ebrei e del loro “terz’ordine secolare” (la massoneria), passando da un’amicizia (interessata) alla freddezza e quindi alla lotta per motivi tattici (la fondazione di uno Stato totalitario, l’alleanza – mal gradita ma accettata obtorto collo – con la Germania hitleriana), pagandone, cruentemente, le conseguenze, il MSI, poi MSI-DN, quindi AN, è sempre stato filo israeliano, da Michelini ed Almirante, passando per Accame e Caradonna sino a Fini. Allora perché tanto stupore davanti al viaggio-pellegrinaggio di Fini a Gerusalemme? Ignoranza voluta o invincibile? Finzione e combinazione politica, per mantenere i voti di una “minoranza rumorosa” e non perdere completamente la faccia? Francamente non lo so.

Il punto nevralgico invece è la “quasi-onnipotenza” che dal 1948 ad oggi ha raggiunto Israele, sin da portarci alla costruzione di un Nuovo Ordine Mondiale, eseguito dagli Usa, ma comandato da Israele stesso, partendo dal Medio Oriente (Iraq 1°, Afganisthan, Iraq 2°, Libia e prossimamente Siria ed Iran) per arrivare all’Europa e quindi al mondo intero.

Tutto sembra procedere secondo i loro piani, anche se vi sono sacche di resistenza inaspettate (Afganisthan e Iraq) e una parte d’Europa (Francia e Germania contro la preponderanza Americana), che ritardano la costruzione della “Repubblica Universale” e del “Tempio Universale”, sogno millenarista dell’Israele carnale che ha respinto il Redentore e vuole dominare questo mondo, senza curarsi dell’altro.

Tuttavia “l’uomo propone, ma Dio dispone”. Umanamente parlando la lotta è ìmpari, ma le sorti del mondo, della storia, sono nelle mani della Provvidenza che ci ha promesso: “Le porte dell’inferno non prevarranno!”. Non dimentichiamolo mai!

Da parte nostra dobbiamo fare come se tutto dipenda da noi, ma credere che tutto si svolge come Dio lo vuole. Occorre evitare lo scoraggiamento e la viltà, che porta tanti a nascondersi, come pure l’eccesso della temerarietà che porta pochi a peggiorare la situazione (facendo fare nuove leggi repressive, con atti sconsiderati da tifosi di footbal).

La lotta non deve cessare mai, l’uomo deve cooperare con Dio, non siamo fatalisti; ma nello stesso tempo occorre sapere che l’aiuto principale è nel nome di Dio, il quale esaudisce chi lo prega e vive rettamente, senza vendersi nè esaltarsi…

Don Curzio Nitoglia

(Tratto da: http://www.doncurzionitoglia.com/israelemsi.htm)

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Un parere collaterale di Joe Fallisi: “Il fatto è che dinanzi a questo popolo-classe (per usare l’espressione del marxista De Leon), ci troviamo al cospetto di un vero “monstruum” storico, che non ha paragoni ed è ultracompatto pur se con mille facce. Esso, definito da tratti isolazionisti-razzisti-suprematisti fin dall’origine specialissimi e tanto legati all’etnia (e all’endogamismo), quanto alla religione anche se non praticata, ha avuto nei suoi rapporti con i non ebrei (id est col mondo intero) quell’attitudine sociale che fin dall’antichità l’ha reso inviso e odiato universalmente. Come non mi stanco di ripetere, la cartina di tornasole di tutto ciò, nei tempi successivi all’antichità classica, è il grande regno di Polonia-Lituania-Ucraina, da cui mai furono espulsi e dove per centinaia di anni la loro funzione, il loro specifico “lavoro” (che occupava la MAGGIORANZA della popolazione giudaica attiva) fu il sanguisugamento dei goyim (in specie dei contadini ortodossi), nel triplice ruolo di esattori per conto dei principi cattolici fannulloni e disgraziati, di distillatori di vodka e impestatori e per finire di usurai. In un cerchio malefico che costituì l’accumulo della ricchezza dei loro prominenti e, insieme, la loro stessa condanna e maledizione (a cominciare proprio dalla Polonia, dalla rivolta contadina anti-giudaica di Khmelnytsky). Questa è l’”eredità”, l’”ontos” che si portano sulle spalle. Certo non tutti e certo non necessariamente per omnia saecula saeculorum. Chi lo decide, chi vuole può sgravarsene, convivendo coi gentili senza sfruttarli, ritraendo i canini dalla giugulare. Alcuni – pochi -, di questi ebrei, ne ho già conosciuti di persona. Mi auguro saranno sempre di più in futuro. Consentitemi, tuttavia, di nutrire un moderato pessimismo”

Stralcio di un commento di Maurizio Barozzi: “Questo articolo di don Curzio Nitoglia è molto importante anche se presenta molte imprecisioni e alcune distorsioni tipiche dell’ambiente cattolico.
Nel suo insieme comunque è abbastanza veritiero. Devesi però specificare:
1. il MSI fu, senza alcun dubbio, un repellente partito conservatore e di destra, ad uso e consumo dell’atlantismo. In questo senso fu ovviamente anche filo israeliano. Privo di ogni vera linea politica e infarcito di un miscuglio di abborracciate culture di destra e di reminescenze nostalgiche del ventennio, il MSI partorì anche balorde tematiche strategiche come quelle che, tutto sommato, Israele era l’ultimo baluardo dell’uomo bianco in medio oriente e in Africa. Siamo quindi in presenza di un vero e proprio partito antifascista che come tale si comportò durante tutto il suo mezzo secolo di vita. Fini ne è stato un coerente e conseguente continuatore che, gettando in cantina orpelli, saluti romani e altri specchietti del genere per allocchi, ha reso esplicita quella che era sempre stata la natura ideologica e politica di questo partito.
Il fascismo e i fascisti non hanno nulla a che vedere con il MSI, come
dimostra la storia della Federazione Nazionale Combattenti della Repubblica Sociale Italiana che mai nulla ebbe a che vedere con il MSI e, per fare un esempio, quando nel 1967 affisse i suoi espliciti manifesti, “W La Lotta del Popolo Arabo”, aggredito da Israele, deteminò la reazione stizzita della direzione missista”

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