Franco Libero Manco: “La pesca, come la caccia, è pura e semplice distruzione della vita, diventa vegetariano e vivi in pace con il mondo!”

Il pesce non è una cosa ma un essere intelligente e sensibile capace come te di avere emozioni, di percepire il dolore e di avere paura della morte.

Se noi umani potessimo udire il loro grido di dolore un uragano di terrore coprirebbe la faccia della terra e nessuno più ucciderebbe le creature del mare.

La morte del pesce, come quella dei crostacei e dei molluschi, è tra le più atroci e crudeli, sia che vengano uccisi con l’amo,con la fiocina, l’arpione, il coltello o per asfissia nelle reti

I pesci sono tra le sostanze più putrescibili esistenti in natura e gli alimenti sono tanto più dannosi per l’alimentazione umana quanto più rapida è la loro putrefazione.

Il pesce è carne grassa, al pari e di più di ogni altra carne: è materiale tossico, non adatto al corpo umano.

Nel pesce, come in tutti gli animali uccisi violentemente dall’uomo e poi mangiati, vi è il terrore, l’angoscia, la paura dell’animale accumulata durante la sua cattura: più e lunga e dolorosa la morte di un animale più è pregna di vibrazioni mortali.

Nel pesce ci sono concentrazioni di cloruro di sodio che con la cottura possono causare tumori gastrici, ritenzione idrica, gravi idropisie; diossine, piombo, cadmio. Il mercurio che le industrie scaricano nel mare (circa 10.000 tonnellate all’anno) passa facilmente dal pesce nell’organismo umano. Il mercurio è una potente neurotossina in grado di interferire nello sviluppo del cervello riducendo l’intelligenza specialmente dei bambini.

I pesci sono ricchi di purine (sostanze azotate che aumentano i livelli di acidi urici nel sangue) e di metalli pesanti dovuti all’inquinamento delle acque a causa degli scarichi industriali e fognari. Il pesce contiene le stesse tossine delle carni e può causare, oltre i danni della carne, parassitosi (es. tenia, ascaridi), asma, eczema, prurito, allergie, malattie renali, danni al sistema nervoso, ecc.; può anche trasmettere all’uomo la salmonella, larve di tenia e di ascaridi, né la cottura è sufficiente a scongiurare tali pericoli.

Non vi è alcuna necessità di consumare pesce ma ci sono moltissime ragioni
per smettere di mangiare ciò che danneggia non solo la nostra salute,
il nostro pianeta, la nostra economia, ma soprattutto gli animali e la nostra coscienza.

Nelle pergamene del Mar Morto, scoperte nel 1947, Gesù dice: “Forse che i pesci vengono a voi a chiedere la terra e i suoi frutti? Lasciate le reti e seguitemi, farò di voi pescatori di anime.”

Se si dovesse pagare il reale valore del pesce e della carne ben pochi potrebbero permettersi il lusso di mangiare questi prodotti senza i pesanti sussidi dello Stato agli allevatori e ai pescatori. Tra il 1994 e il 2010 l’unione Europea ha elargito 26 milioni di euro ai circa 130 pescherecci italiani, anche se colpevoli di aver violato spesso le norme sulla pesca.

Franco Libero Manco

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