Alessandro Mezzano: “La morale politica predicata da Silvio Berlusconi… e la Costituzione Repubblicana (ancora in vigore)”

Da parecchio tempo Silvio  Berlusconi, l’apparato dei suoi servizievoli dipendenti politici (Bondi, Capezzone, Cicchito, Alfano, La Russa, Gasparri, Santanché, ecc. ecc. ) con la sponda dei giornali – velina Libero e Il Giornale vanno martellando l’opinione pubblica su quanto sia disdicevole ed immorale che i deputati cosiddetti Finiani di Futuro e libertà, eletti nel PDL, ora pretendano un’autonomia di giudizio e d’azione che non sarebbe coerente con l’impegno preso con gli elettori e, ancora più importante, con Berlusconi stesso.

 

Non passa giorno che Silvio Berlusconi non inveisca sulla mancanza di morale di coloro che, a suo giudizio, tradiscono il mandato degli elettori, tanto che, facendo una figura da provincialotto e da zitella isterica, ha trascinato queste beghe da portineria anche in un congresso internazionale tenutosi in Russia e nel  quale ai convenuti, non poteva fregare di meno delle piccole beghe interne italiane tra Berlusconi ed i Finiani.

 

Per noi che viviamo in Italia e che purtroppo ci dobbiamo sorbire queste lamentele che sono la espressione più consueta di una politica che trascura i veri problemi del Paese per dedicarsi da anni, a tempo pieno e con la complicità ottusa di una classe politica di servi, ai problemi ed ai capricci personali del signor Berlusconi, la cosa riveste, seppure in negativo, la sua importanza.

 

A questo proposito è il caso di fare un paio di osservazioni non sulle opinioni, ma sui fatti.

 

Primo: come accade molto spesso, Berlusconi parla a ruota libera dimostrando una ignoranza crassa sulle regole e su quella costituzione che egli considera solamente un intralcio alla sua azione, ma che, e qualcuno glielo dovrebbe ricordare, è tutt’ora in vigore e fa aggio sui suoi propositi e sui suoi deliranti desideri di onnipotenza.

 

Questa costituzione che Berlusconi dimostra spesso di non conoscere, all’articolo 67 recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Il che significa che i parlamentari NON rispondono ai vari partiti e NON sono legati a nessun impegno con i loro elettori e sono pertanto liberi di agire secondo coscienza e senza limiti politici.

L’esatto contrario di quanto afferma ignorantemente Berlusconi!

 

Secondo: le diverse campagne acquisti di parlamentari che Berlusconi ha messo in atto in passato e quella che sta mettendo in atto in questi giorni sono in antitesi con quanto egli sta rimproverando ai Finiani perché anche quei Parlamentari che egli sta cercando di comperare sono stati eletti in base ad un programma politico diverso da quello che attuerebbero se si alleassero con Berlusconi.

 

Tutto questo è la palese dimostrazione che alla base dei comportamenti di Berlusconi c’è solamente la convenienza contingente e non un qualche principio di moralità come egli vuole far credere ed in nome del quale condanna gli avversari politici.

 

Questo modo di comportarsi può essere definito opportunismo, machiavellismo, furberia tattica, ma certamente NON è dettato da principi etici o da convinzioni morali!

 

Insomma, una morale per se ed un’altra per gli avversari.

 

Ma due morali distinte ed in antitesi tra di loro fanno solamente una immoralità che è quanto ispira i comportamenti del signor Silvio Berlusconi ..!!

Alessandro Mezzano

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