“Gianfranco Faperdue, Ennio La Malfa ed i turisti che arrivano dal porto di Civitavecchia a Viterbo..” – Alternativa credibile all’aeroporto low cost

VITERBO – Fino ad oggi, deliberatamente abbiamo evitato di occuparci della vicenda, chiamiamola così, dell’aeroporto a Viterbo, ipotesi che,avendo i piedi ben piantati per terra, e con quei pochi dati che sono in nostro possesso, potremmo ben definire ipotesi fantascientifica.

Ma giorni fa, ascoltando il Presidente dell’Accademia Kronos Ennio La Malfa in occasione della conferenza stampa di presentazione della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo, abbiamo cambiato idea decidendo, così, di spendere qualche parola sull’argomento.

Lo diciamo subito noi non siamo né favorevoli, né, tantomeno, contrari alla ipotesi assai suggestiva della realizzazione a Viterbo del terzo scalo aeroportuale del Lazio. Noi non abbiamo interesse alcuno a difendere questa o quella posizione 

“Tutto fa brodo madama la marchesa”, recitava un vecchio refrain di una canzonetta per cui tutto potrebbe tornare utile e tutto potrebbe tornare dannoso alla nostra città. Detto questo torniamo ad Ennio La Malfa.

Ebbene il presidente della Kronos diceva che da tempo ci si sta muovendo per dirottare su Viterbo e provincia le migliaia e migliaia di croceristi che ogni anno sbarcano al porto di Civitavecchia, cifre sicuramente destinate ad aumentare nei prossimi anni atteso il boom di quel particolare turismo crocieristico.

A queste dichiarazioni il nostro subconscio ha avuto un sussulto. Vuoi vedere . ci siamo chiesti, che il vero aeroporto di Viterbo è il…… porto della vicinissima Civitavecchia?

Vuoi vedere che se le speranze di Ennio La Malfa si concretizzassero le migliaia e migliaia di turisti sbarcherebbero da una nave e non da un aereo?

Vuoi vedere che quei turisti visiterebbero Viterbo e dintorni, lasciando denaro a iosa e non fuggirebbero, come avverrebbe con l’aeroporto, nella vicina Roma, lasciandosi alle spalle Viterbo subito dopo il loro atterraggio su quel fantomatico aeroporto?

Ed allora, ci siamo ancora chiesti, perché i nostri amministratori, anziché inseguire una chimera, tale appare al momento la realizzazione del sogno aeroporto, non chiedono ad Ennio La Malfa come stanno le cose e non lo affianchino in questa sua benemerita impresa?

Ed ancora. Perché i nostri amministratori invece di inseguire le chimere non provano a far qualcosa di concreto, qualcosa che si può realizzare subito come, ad esempio, una più che necessaria rete di collegamenti stradali veramente degni di tale nome ed un collegamento su ferro più decente di quello che è oggi?

Ma si sa i nostri amministratoti vogliono ……VOLARE alto , a loro non interessano i problemi ….terra, terra, loro vogliono la “grandeur” , loro vogliono essere ricordati per cose molto ma molto più concrete che non il misero , ad esempio, raddoppio della Cassia o il miserrimo completamento della superstrada ( anch’essa ormai declassata a strada di collegamento interregionale) tra Terni e Civitavecchia .

Ai nostri amministratori interessano i voli pindarici ed ecco perché da tempo non si parla più di quei problemi ma ci si attorciglia attorno alla vicenda aeroporto.

Ecco perché da anni non si parla più, ad esempio di che fine hanno fatto i fondi per la prosecuzione del raddoppio della Cassia da Monterosi al Fosso della Stanca nei pressi di Sutri.

Per chi ha la memoria corta ricordiamo che quei lavori furono iniziati ma ebbero vita molto breve perché, improvvisamente, senza alcuna spiegazione, essi vennero interrotti e mai più ripresi. Tutte cose queste necessarie anche per l’arrivo a Viterbo dei croceristi. Ma di tutto questo non si parla.

Ormai il toccasana di tutti i nostri male è solo e soltanto la realizzazione dell’aeroporto intercontinentale? Quando ci si sveglierà da questo …letargo? Forse quando avremo perso molti …treni aeroporto compreso.  Ma allora sarà troppo tardi 

Gianfranco Faperdue – http://www.latuavoce.it/notizie/notizia.asp?id=25368

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