Somatizzazione ed extropia: “Aspettando il crollo causale di questa società tarata e corrotta” – di Claudio Martinotti

“L è mei mangé pan e siuli, pütòst che vendsi a quaicadün..”

Da fautore del “non casualismo”, sono convinto che nulla avvenga per caso ma sia frutto di quanto seminato in precedenza in interazione con le energie contestuali disponibili (un misto di legge di causa-effetto e

Sincronicità Junghiana ed Extropia Marchesiana) e sono altresì persuaso che essere nato in Italia con una particolare sensibilità, onestà e cultura, sia una condizione di estrema sperimentazione, fino ai limiti di sopportazione ed esasperazione cui può tendere un essere umano. I dati forniti recentemente da diverse indagini compiute da attendibili istituti di ricerca italiani e stranieri e sintetizzate da Tullio De Mauro (vedi l’inserto di Oliviero Beha nel mio blog) rivelano condizioni ancora più gravi di quelli di cui ero già a conoscenza, sulla penosa cultura degli italiani, emerge cioè una società talmente ignorante da generare sgomento, probabilmente la più retriva tra i paesi cosiddetti occidentali.

Circa l’80% della popolazione in pratica non legge, perché non sa leggere, capire, ragionare, ecc.. Situazione molto funzionale ad un potere politico fondato sul populismo, sulla demagogia, retorica e mistificazione, ecc., ai comitati d’affari che hanno preso possesso dei partiti politici, alle organizzazioni mafiose colluse con la politica, ad una burocrazia parassitaria e privilegiata ed una casta autoreferenziale ed autocelebrativa corrotta e prostituita, ad una gestione governativa accentratrice ed autoritaria, liberticida ed insensibile alle istanze della società civile. Come chiunque disponga ancora di un minimo di attività neuronale è in grado di capire, si perviene inevitabilmente ad una scelta esistenziale: mi prostituisco anch’io e salto sul carro della corruzione morale generalizzata oppure persevero nella sempre più penalizzata onestà personale sperando di ritagliarmi una nicchia di dignitosa sopravvivenza?

Parafrasando Winston Churchill, il quale disprezzava la democrazia affermando che bastava parlare dieci minuti con un elettore medio per detestarla, posso affermare senza tema di smentita che basterebbe parlare (o ascoltare) anche meno di dieci minuti un politico medio italiano o uno dei loro cortigiani, per detestare l’attuale sistema politico partitocratico, fino a crisi di repulsione e rigetto. Ogni interazione ed integrazione è impossibile a meno che ci si sottoponga ad una lobotomia preventiva. Quindi cercare di entrare a far parte di questo sistema corrotto e parassitario, non solo è antitetico ma è impossibile per incompatibilità fisiologica neuronale, non riusciremmo, neppure volendo con il massimo sforzo, a controllare le crisi di rigetto, e l’altamente probabile somatizzazione dello stress, finirebbe per ucciderci in tempi brevi …

Allora non ci rimane che sopravvivere con dignità attendendo il “Crack Up Boom” previsto dalla Scuola Economica Austriaca (vedi l’apposito inserto nel mio blog sull’Associazione Usemlab e le sue pubblicazioni) che, come ho già scritto in un articolo precedente, sarà la vera “apocalisse” che farà crollare questo sistema incivile, degenerato e perverso, e porrà la società di fronte alle sue responsabilità, obbligandola a rinnovarsi radicalmente.

Calorosi saluti a tutti. Claudio Martinotti Doria

http://www.cavalieredimonferrato.it

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