Due disperazioni non fanno una speranza – Dialogo sulla democrazia e sul futuro della specie umana

Davvero bellissima e divertente.. direi esilarante..

(in riferimento alla lettera: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/03/07/silvio-berlusconi-salvatore-della-sua-italia-il-popolo-riconoscente-innalza-lo-sguarda-a-lui/ )

Io evito le TV del Presidente del Consiglio (in particolare la “4″ del suo valletto leccalecca), i suoi film e non leggo i suoi giornali..  Tento inutilmente di farmi pubblicare un libro dalla casa editrice del Presidente del Consiglio.. ma, sopratutto, non l’ho mai votato…

Quello che manca al gustoso elaborato del semplice cittadino é una, se pur velata, proposta alternativa.. E questo é davvero una carenza essenziale.  Quando un recluso (come siamo tutti)  s’é stufato della minestra che passa il convento ha due alternative: cambiare cuoco o digiunare! Per cambiare il cuoco occorre che molti cittadini, e non solo quello di Milano 2, decidano di cambiarlo e, finora, pare che i “semplici cittadini” preferiscano accontentarsi di questa minestra.. neanche a parlarne di votarsi al digiuno!  Nel caso si decidesse di cambiare cuoco, occorrerebbe trovare un cuoco che dia garanzie di offrire una minestra migliore, variata, appetitosa, ecc. ecc. tale insomma da soddisfare il palato del cittadino semplice e che non provochi il vomito.

Orbene anche io sono un cittadino semplice semplice e, siccome non voto per il cuoco attuale, cerco di vedere se per caso il mio semplice voto potesse servire a cambiare cuoco con altro di famosa cucina e di provate capacità. Saremmo noi cittadini semplici pronti a provare a sfamarci di nuovo con la mortadella Prodi? Oppure é più gradito al palato il cappone rutelli? Vogliamo provare il brodo con l’osso Fassino? Le “cime di rapa” D’Alema? Il lesso Veltroni? Ora si sta proponendo la “bagna cauda” Bersani..  Ci sentiamo di provarla?

Queste sono le domande a cui io non riesco a rispondere. Io non ho alternativa alla minestra che devo, come tutti, ingurgitare giornalmente. Ho provato ad assumere una cuoca, che prometteva una “passera allo spiedo”  ma non sono stato fortunato e la cuoca ha offerto le sue delizie allo stesso “chef de cuisine”… A me fa schifo questa cucina.. anche per le PORCHERIE che si vedono venire a galla in questa melma di broda che peggio non si può.. Mi ricorda un vecchio film con Tognazzi e Gassman.. Erano cuochi e camerieri in un ristorante. Fra loro, litigando, si sbattevano in faccia pezzi di carne. spaghetti, polpette, bignè  e quant’altro. Alla fine facevano la pace, toglievano dalla minestra cicche di sigaro, una scarpa vecchia finita nella pentola, raccoglievano da terra gli spaghetti e, non mi dilungo, alla fine servivano il tutto con estasiato apprezzamento dei commensali!!

Per finire, a me non da fastidio il fatto che il Presidente del Consiglio possegga Milano 2 e le TV oltre a libri e giornali. Trovo inaccettabile che si prostri a pecoroni (lui e tutti i suoi accoliti, con o senza vaselina) religiosamente cinque volte al giorno, in direzione di Washington al richiamo del Muezzin di turno.. Questa “libidine di servilismo” non la concepisco, mi fa vergognare, mi indigna, mi rivolta le budella e mi fa vomitare molto di più di quanto vomito mi provochino i suoi stupidi film americani, i suoi grandi fratelli, ecc. Vorrei ribellarmi con tutto ciò che mi é rimasto in corpo.. ma mi scopro desolatamente impotente e SOLO!

Anche qui, devo ammettere che il Presidente del Consiglio INTERPETRA A DOVERE ed ha l’appoggio della stragrande maggioranza degli italiani, memori della loro storia millenaria, nel corso della quale si sono distinti per perseguire con entusiasmo e abnegazione un unico, immancabile, atavico ideale, QUELLO DI LECCARE IL C. AL PADRONE STRANIERO DI TURNO! Con disgusto Francesco Paolo d’A.

…….. replica di Kiriosomega

Ringrazio chi mi ha voluto rendere degno di critica, e… concedetemi una PRECISAZIONE.

Prendo a esempio una delle lettere giuntemi, e mi permetto, e mi pregio rispondere con flash, tutti da sviluppare.

Nemmeno nelle intenzioni il piccolo scritto era un ‘invocazione al governo delle Sinistre!

Infatti, sono perfettamente d’accordo sull’inconsistenza della Sinistra, e sull’arroganza della Destra plutocratica massimalista.

Sostengo che il problema non è scegliere tra i due mali il minore, ma di non votare, o votare annullando la scheda.

La gentaglia che ci impongono attraverso le liste bloccate è solo degna del porcellum che ce li ammannisce, e Porcellum, a mio giudizio, non è solo il sistema elettorale, ma anche e specialmente chi se ne avvale.

Credo, invece, nell’obbligatorietà della distruzione della partitocrazia che ha tradito le prerogative per cui fu creata.

Sostengo il Superamento degli “steccati” politici partitici con Governi con maggioranze variabili che si uniformano al bisogno.

Odio le Democrazie, da quella ateniese e il suo Pericle favorendo i Leonida alle Termopili (meglio vivere un giorno da leone…).

Odio le Democrazie che celano ogni male possibile con le oligarchie che mascherano, attraverso la partecipazione obbligatoria del cittadino, un voto che non avrà mai il valore dei così ritenuti maggiorenti. Altrettanto odio il liberalismo economico consumistico del “Produci, Consuma, Crepa”, e condivido e sostengono la Repubblica di Platone ammirando il suo maestro Socrate, e il coraggio della rinuncia alla vita per difendere la giustezza della causa.

Dunque, a mio giudizio, il problema non è mangiare, avvelenandosi di mortadella bolognese o luganega padana, ma di ubriacarsi di “negher” come s’esclama a Trieste…  Ma il nero di oggi o domani non potrà essere quello di ieri, anzi, a mio giudizio dovrà inglobare il pavido e mai irredentista Socialismo trasformandolo in Riccardo Cuor di Leone, così strappandolo al sionismo che ne fece un mezzo per avvelenare le masse abbinandolo alle scienze giuridiche, psichiatriche, letterarie e perfino matematiche.

Saluti dall’agnostico Kiriosomega che ancora si permette di ricordare un pensiero: ” Sappi che gli altri sono grandi se tu stai in ginocchio”!

 

…… mio commento

Cari amici, due disperazioni non fanno una speranza….

Pensare ad una qualsiasi soluzione, nella posizione in cui  noi siamo, è futile e illusorio. Lasciamo come è sempre accaduto che la storia segua il suo corso, mantenendo quel minimo di intelligenza, quel puntino luminoso, nell’inconscio collettivo in modo che lo “pseudopodo” dell’aspetto evolutivo possa avere un’indicazione di  percorso, dall’interno della mente e non dall’esterno. La memoria ed i modelli conosciuti non possono aiutare ad uscire fuori dal conosciuto.

Ma continuare a parlarne in termini esplicativi, come in questo momento faccio anch’io,  è altrettanto pretenzioso… vi lascio tranquilli e spero in un vostro sorriso! Ciao, Paolo D’Arpini

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