Spiritualità Laica: “Convinzioni, massoneria, religione, ideologia, sincretismo…” – Il giusto posto dell’opinione e dell’interesse personale, rispettando una par condicio…

Ante Scriptum

Secondo i grandi saggi l’opinione è solo un riflesso personale della percezione individuale della verità. Insomma l’opinione è sempre e comunque parziale ed incapace di riferire un’interezza. Ma se siamo in grado di interpretare ogni opinione come un tassello del pensiero universale e cerchiamo di integrarla nell’insieme del conosciuto forse stiamo mettendo in pratica quel “sincretismo” di pensiero auspicabile per il superamento delle ideologie e delle religioni precostituite. Unica discriminante dovrebbe essere la qualità della sincerità in cui l’opinione viene  espressa…

Infatti se un’opinione è solo “strumentale” allora non vale nemmeno la pena di considerarla, essa non è nemmeno etichettabile come “opinione” (che già di per se stesso è un termine “riduttivo”) ma possiamo definirla “imroglio giustificativo” teso alla soddisfazione di un  vantaggio personale… Ciò avviene quando si mente sapendo di mentire!

Non è però questo il caso dei pensieri offerti da Massimo Sega  nella lettera che segue, alla quale ho aggiunto alcune mie considerazioni in questo “ante scriptum” e poi nel “post scriptum”… Paolo D’Arpini

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Caro Paolo, tu hai dichiarato in una precedente lettera, giustamente, che il tuo Giornaletto di Saul ha delle finalità, e quindi per coerenza potrebbe essere difficile la pubblicazione di certe mie considerazioni. Concordo con te, ma io credo di aver scritto le mie idee all’interno di dette finalità. Io non ho mai criticato la cultura vegetariana, non ho negato la spiritualità laica, ma ho solo espresso mie idee sulla medesima. Il discorso può essere diverso per quanto riguarda l’ecologia profonda, che forse dovremmo meglio chiamare ecofilia. Naturalmente ognuno ha al riguardo le proprie idee, ma se queste idee possono essere motivo di approfondimento all’interno, per esempio, della difesa dell’ambiente o della natura e degli animali, a me sembra che non ci sia nulla di male.

Altrimenti mi sembrerebbe di trovarmi di fronte ad una risposta di un teologo di Milano che, a conclusione di una nostra corrispondenza, ebbe a dirmi che lui cristiano era nato e cristiano voleva morire. Di un cosa tu hai ragione, io non aderisco alla ecologia profonda. Oggi, come tu sai, ricorre l’anniversario del rogo di Giordano Bruno. Ebbene io, contrariamente ad anni precedenti, benche socio dell’Associazione Giordano Bruno, non sono andato a Campo dei Fiori, in quanto la medesima che organizza la manifestazione…  a me sembra più che laica un organismo di cultura massonica. Ed io sono sempre stato contro ogni forma di lobby. A suo tempo, data la mia alta posizione all’interno di una pubblica amministrazione, fui invitato a partecipare ad una loggia massonica. La mia risposta fu immediatamente negativa. Vorrei concludere con una considerazione che in nessun modo vuole essere ironica. Per Erasmo l’esistenza degli animali sarebbe più perfetta e serena di quella dell’uomo, un essere costantemente insoddisfatto della propria condizione e che l’emancipazione e la padronanza di questi si avrebbe con l’autocoscienza. Ora ti domando, in quanto non esperto su queste cose (io mi sono fondamentalmente occupato di politica e di diritto e quindi della comunità che mi circonda) ritieni che gli animali-bestie abbiano una vita più perfetta e serena? Non ritieni che anche l’uomo che è soddisfatto della sua condizione possa vivere una vita perfetta e serena senza ricercare l’ipotizzata sua autocoscienza?

Ed ancora sull’ipotetica esistenza di Dio…

E qui rispondo a Sara sul tema della Preghiera Semplice: ..Tu inviti a non giudicare, ebbene io ho sempre scelto tra i miei collaboratori e tra i miei amici chi mi giudicava. Solo attraverso il giudizio degli altri, io ritengo di essermi migliorato ed elevato. Quindi io ho compreso e ho fatto mio qualcosa che non conoscevo. Ma certamente non qualcosa che secondo me era incongruente. Tu parli di Dio. Giusto, ma io da tempo mi sono domandato: chi è questo Dio? Mi si permetta dire, anche in questa occasione, che, dalle infinite mie esperienze, detto dio mi è sembrato soltanto il riflesso del nostro IO. In realtà abbiamo divinizzato il nostro IO. Naturalmente posso sbagliarmi. Io non credo di avere una verità assoluta, e di conseguenza vivo e cerco di percepire tramite processi dialettici. Purtroppo, e questo mi sembra un fatto generale, alle mie logiche, che possono essere pure sbagliate, si risponde sempre con atti di fede. Tu concludi dicendo che alla fine, grazie alla conoscenza di Dio, si scoprirà che l’io non esiste. Permettimi di dirti che quando l’uomo dovesse scoprire che l’IO non esiste, sarebbe la fine dall’umanità. Se non fosse esistito un IO al di fuori di Dio, oggi forse staremmo ancora al tempo in cui il citato ipotizzato Dio ha creato l’universo e quindi anche l’uomo.  Permettimi di concludere che se anche esistesse detto Dio, l’IO UOMO dovrebbe operare sulla terra plasmata dal medesimo nell’interesse del creato, e quindi anche dell’uomo, e non dedicare il proprio tempo ad una unita’ astratta con lo stesso. L’unità con detto Dio, credo che si raggiunga con l’unità con il creato, compresa l’umanità.

Massimo Sega – socialita@tiscali.it

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Post Scriptum

Caro Massimo, concordo con le opinioni da te espresse sul merito della laicità, infatti è quanto cerco di affermare anch’io in ogni mia espressione… Ma secondo me “laicità” deve presupporre anche il lasciare agli altri la libertà di pensare a modo loro e non possiamo usare la laicità per continuamente controbattere sui punti che a noi sembrano ledere tale principio…

Insomma dovremmo essere laici persino nei confronti della laicità..

Comunque il tema che hai sollevato è decisamente utile ed interessante per il “sincretismo di pensiero” che dovrebbe accomunare noi tutti esseri umani nel riconoscimento del pari valore del pensiero che in ognuno si manifesta… e perciò pubblico la tua lettera… che offre notevoli spunti di riflessione “laica”. Grazie ed a la prochaine!

Ah, per  quel che riguarda l’ipotetica differenza fra Uomini ed Animali è solo un fatto di gradiente intellettivo, ma la coscienza che li anima è la stessa, la possibilità di auto-conoscenza è pure la stessa… Ma dal punto di vista umano, essendo io stesso un uomo, mi occupo della mia auto-conoscenza e lascio agli altri esseri (umani o non umani) di fare la parte che ad ognuno compete! (P.D’A.)

Altri testi sulla Spiritualità Laica:

http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=spiritualit%C3%A0+laica

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