Velina D’Arpina Cadaverina – Elezioni “provinciali” a Viterbo ed altre facezie

14 febbraio 2010, entra la Tigre di Metallo e non posso perciò fare a meno di esprimermi  con sincerità e durezza… portate pazienza la congiuntura zodiacale me l’impone.

In questa società tutto ha un prezzo. Questo momento storico, in particolare, è caratterizzato da un continuo calcolo costi-ricavi, gli inglesi lo chiamano “bargain”. La politica non ne è esente, anzi è la punta di diamante di questo metodo contrattuale 

Forse a volte ci meravigliamo dei racconti del passato.. ad esempio ricordate  Cincinnato, esempio di moralità politica, oppure Furio Camillo che esclama ai Galli invasori “non con l’oro ma col ferro si riscatta l’onore e la libertà di Roma…”? Quello fu un momento glorioso ma già pochi anni dopo vediamo che l’interesse e la cupidigia avevano preso il sopravvento anche  nella Caput Mundi. Mi sovviene, a tal proposito,  quella bellissima scena del film Satyricon di Federico Fellini in cui si vedono degli allampanati e funerei uomini di cultura (parassiti) che pasteggiano  del cadavere di un ricco crapulone, il quale avendo cinicamente capito come stavano le cose nel mondo aveva  indicato che le sue immense ricchezze venissero ripartite fra coloro che avrebbero mangiato il suo cadavere crudo, interiora e feci comprese…. 

Di gente meschina, in politica ed in società, ce n’è oggi a iosa senza bisogno di ricorrere alla coprofagia. E poi che dire dell’ipotetico controllo morale esercitato dalla libera informazione… altro che Catone… La censura oggi esiste solo nel caso vengano lesi interessi economici, ed è una censura  diretta ed indiretta. Le notizie che trapelano, sui giornali e sulle TV, sono solo quelle accettate dai padroni del vapore o dalle aziende che pagano la pubblicità. E su internet? Beh anche lì c’è la censura, ad esempio se qualche articolo indicizzato infastidisce qualche politico o qualche azienda… basta pagare il motore di ricerca e l’indicizzazione fastidiosa scompare.

Eh sì… cari miei è già tanto se riuscite a leggere questa Velina, un po’ cadaverina…

Ma andiamo oltre… Ieri hanno sfilato i cari di carnevale anche qui a Calcata, niente di speciale, poche carrettielle e  trattori addobbati alla meno peggio, un po’ di musicaccia, tanto vino, tante urla tutto sparato in fretta per rispettare i tempi stretti concessi… e quindi gettare nella pubblica piazza quella tonnellata di rifiuti consentiti dalla legge: coriandoli, stelle filanti, pezzi di maschere, bicchieri di plastica, pacchetti vuoti di sigarette e caramelle, scherzetti di  plastica,  etc. etc.

E stamattina, mentre vagavo in quel paesaggio lunare per salire a Canossa, passando come al solito dall’altro covo oscuro, quello dell’immondizia sempre traboccante dei secchioni RSU, pensavo a quanto si diano da fare i nostri politici ed amministratori per soddisfare le esigenze del mercato… della società del mercato.  Si danno tanto da fare in effetti,  si danno tantissimo da fare. Sono suddivisi in due categorie: quelli del “mangiamo tutti assieme allegramente” e quelli del “mangiamo solo noi  in silenzio”. Ovviamente la categoria del “mangiamo tutti insieme” è quella vincente  non si guarda più alla fazione politica, si mangia alla greppia comune, dividendosi il maltolto al popolo in parti calibrate, usando il manuale Cancelli. L’altra categoria è quella dei “finti moralisti” che vorrebbero mangiare in silenzio e solo loro…  in questo momento  è perdente,  anche perché non esistono più possibilità di governi  ideologici… 

Ma lasciamo da parte queste considerazioni e giungiamo al mercato delle vacche per le prossime elezioni  provinciali di Viterbo. IL PDL ha unto  Marcello Meroi come candidato presidente  che, stando ai numeri, dovrebbe vincere con i soli voti AN Forza Italia, ma a livello  nazionale il PDL  si è accordato con l’UDC  di Casini per un’alleanza che comprende anche la Regione Lazio e Provincia di Viterbo. Il prezzo di tale accordo penalizza la componente “provinciale” locale del PDL che si ribella, nel frattempo il PD e Sinistra non hanno ancora trovato un candidato a succedere all’attuale presidente Alessandro Mazzoli, che certo della sconfitta in casa  ha preferito optare per la segreteria regionale del Lazio in  quota Bersani.  Ora il buon Ugo Sposetti (sempre in quota D’Alema Bersani) aspetta che Rodolfo Gigli, responsabile dell’UDC di Viterbo, rompa con il PDL ed a livello provinciale si accordi con  il PD per  la scalata in Provincia.  Così  si tergiversa ed ancora non si è raggiunto un accordo sul nome dell’eventuale candidato “democratico” alla presidenza   “provinciale”.  Alla faccia delle primarie e  sapete come andrà a finire…?

Beh, ve lo racconto la prossima volta, vostro Paolo D’Arpini

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