Al Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sette domande sulla questione etica degli espianti e trapianti di organi umani…

Premessa:

Il 13 novembre 2009 è stato nuovamente istituito il Ministero della salute e conseguentemente, in data 15 dicembre 2009, con Decreto del Presidente della Repubblica Napolitano, è stato nominato a Ministro della salute il prof. Ferruccio Fazio (già vice ministro dal 21.5.2009), mentre il Sen. Maurizio Sacconi è stato ridimensionato (destituito dal settore salute) con la nomina di Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Non è fuor di luogo ipotizzare che questa decisione sia stata presa proprio per risolvere il possibile conflitto d’interessi, posto che la moglie del Ministro Sacconi è la Direttrice Generale di Farmindustria, cioè dell’associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche.

Al Nuovo Ministro della Salute la Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente, pone un’INTERROGAZIONE PUBBLICA per sapere:

1) Se intende emanare il Decreto attuativo per regolamentare la dichiarazione di libera volontà in ordine alla donazione od opposizione all’espianto di organi e prelievo di tessuti, previsto dalla Legge 91 del 1° Aprile 1999 artt. 4 e 5, atteso da 11 anni. Con quale definizione marchierebbe i ministri che l’hanno preceduta (Bindi, Veronesi, Sirchia, Storace, Turco, Sacconi) per il loro comportamento gravemente omissivo che ha favorito i trapiantisti e leso i diritti umani.

2) Se è consapevole che tale Decreto (pur nella discutibile formula del silenzio-assenso) può portare la pratica degli espianti/trapianti, che pure avversiamo in quanto crimini sanitari legalizzati, almeno entro i limiti della legalità, interrompendo il flusso di abusi in atto negli ospedali, per dare facoltà a tutti i cittadini (anche single, anche anziani) di non essere predati e di esprimere la propria libera volontà, fuori dal ricatto medico, dai plagi e collusioni con altri soggetti interessati.

3) Se non ritiene doveroso denunciare quei medici che negli ospedali illecitamente e illegalmente chiedono la firma di donazione a parenti disinformati e disperati, condannandoli al rimorso.

4) Se porrà sotto controllo il CNT (Centro Nazionale Trapianti) che nel proprio sito diffonde informazioni “contra legem” in merito alla manifestazione di volontà, indirizzando i cittadini all’ASL senza le garanzie del decreto e dando al tesserino blu della Bindi un valore legale che non ha, perché illecito e ingannevole, così come è illecito indirizzare alle anagrafi e dare valore a pezzi di carta straccia (o peggio a dichiarazioni on-line) che chiunque in ospedale può mettere in tasca al malato per espiantarlo. Confusione tanto utile alle predazioni.

5) Se sia lecito che la Consulta tecnica permanente (L. 91/99 art. 9) che si occupa di attività di espianto e trapianto, composta da circa 40 elementi e finanziata dallo Stato non comprenda un rappresentante (uno) che porti i valori e i diritti dei cittadini che si oppongono all’espianto, quando invece la legge 91/99 prevede il diritto di opposizione all’art. 4, 5 e 23.

6) Se non ritiene opportuno riconoscere ai medici il diritto di obiezione di coscienza sia per la dichiarazione di “morte cerebrale”, sia per la chirurgia degli espianti/trapianti rivalutando scienza e coscienza e responsabilità individuali, come avviene in altre pratiche sanitarie controverse.

7) Cosa intende fare per annullare l’illecito Decreto 11.4.2008 che Livia Turco ha emanato tre giorni prima delle votazioni del 14 aprile 2008 per facilitare la dichiarazione di cosiddetta “morte cerebrale”. Il Decreto ha ridotto a sole 6 ore “l’accertamento” di “morte cerebrale” anche per i neonati e i bambini nonché imposto, a totale arbitrio medico, a neonati, bambini ed adulti esami invasivi e dannosi quali l’angiografia cerebrale. La legge 578/93 art.2 c. 3 le permette di rimediare all’illecito ed illegale atto della Turco per restituire il diritto di opposizione al cittadino.

Presidente Nerina Negrello

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