Alimentazione vegetariana, macrobiotica e bioregionale – Ricetta del mese: miglio e radicchio, carciofi alla giudia e cuoricino di San Valentino

Nell’alimentazione vegetariana macrobiotica e bioregionale, è essenziale consumare solo i frutti che madre Terra generosamente regala durante la stagione del momento e sarà dunque utile conoscere la verdura e la frutta disponibile per questo mese.

Per quanto riguarda la verdura, abbiamo broccoli, cavolfiori, cavoli, finocchi, il radicchio e gli spinaci. Mentre per la frutta le arance, i kiwi e i mandarini.

Una pietanza gustosa e completa,si può realizzare con il miglio e il radicchio.

Dopo aver fatto tostare un po’ il miglio in una pentola con poco olio, aggiungete due tazze d’acqua (dopo averci fatto sciogliere un dado vegetale) incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco moderato per circa un quarto d’ora e una volta cotto, non mescolate e lasciate riposare il miglio cotto per circa cinque minuti. Nel frattempo, soffriggete un po’ di cipolla in poco olio, aggiungendo un po’ d’acqua calda e il radicchio, che va cotto per un quarto d’ora circa. Unite il radicchio al miglio, aggiungete un po’ di prezzemolo e un pò di farina (possibilmente integrale) e friggete l’impasto in poco olio d’oliva.

Se amate particolarmente i carciofi, potete provare la famosa ricetta romana dei “carciofi alla giudia” così chiamati poiché consumati dagli ebrei durante la festa del Kippur, giorno di espiazione nella religione ebraica.

Pulite i carciofi eliminando la parte viola, quella più esterna senza intaccare la parte interna, e procedere finchè il carciofo non si sia aperto tutto, proprio come una rosa. Immergete i carciofi in una bacinella ricolma d’acqua per almeno una decina di minuti. Condire il cuore del carciofo con sale e abbondante pepe ed immergere i carciofi in abbondante olio, caldo ma non bollente, per circa una decina di minuti.

Tolti dall’olio, lasciateli riposare un po’, e una volta freddati, tentate di aprirli proprio come una rosa che sboccia. Poneteli nuovamente a friggere nell’olio, ma a testa in giù, in modo da essere fritti anche all’interno. Diventati dorati e croccanti, serviteli ben caldi!

E per chi fosse tanto innamorato, proprio da essersi ridotto alla stregua di un “carciofo”, può immolarsi ai fornelli per il proprio amore e cucinare il suo dolce cuore utilizzando una pasta-sfoglia (fare attenzione, che non contenga burro di derivazione animale!) e degli stampini a forma di cuore di diverse dimensioni. Una volta nati cuori e cuoricini, adagiateli sopra la carta da forno, spolverateli con dello zucchero (integrale o di canna) e infilate nel forno per una ventina di minuti (a 180 gradi). A metà cottura, girate i cuori e spolverate l’altro lato, in modo da ottenere una leggera caramellatura.

Da consumarsi squisitamente ed esclusivamente con la persona che si ama, sempre ammesso ce ne sia soltanto una!

Angela Braghin – angela.braghin@libero.it

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