Paola Botta Beltramo: “OGM.. e parallelismi fra crisi economica, clima che cambia, involuzione della vita sul pianeta… e gossip informativo ufficiale”

“Lo scienziato che sperimenta con la vita sul piano genetico senza una profonda conoscenza delle verità spirituali è come un bambino che gioca con un ordigno esplosivo” (Bernardino del Boca – La Dimensione Umana – 1971)

“Crisi è la parola che accompagna il cammino del pianeta da mesi: prima la crisi alimentare ed energetica, poi la crisi finanziaria e infine la crisi economica. Come sfondo la crisi climatica.” (Luca Colombo- Fondazione diritti genetici: Gli OGM a cavallo della crisi alimentare)

Il ministro dell’economia italiana, nel corso di alcune recenti trasmissioni televisive, ha dichiarato che dalla crisi economica/finanziaria globale si uscirà quando verranno introdotte a livello mondiale le energie rinnovabili e le biotecnologie. Dalla trasmissione televisiva “Anno Zero” del 6-3-2008: “ da tutte le crisi si esce con una modifica della struttura produttiva….. dalla seconda guerra mondiale si uscì passando dal cavallo al jet; da questa crisi si uscirà con le energie rinnovabili e le biotecnologie. Lo scenario economico cambierà radicalmente…..”

Tutti sono d’accordo sulla necessità di utilizzare le energie rinnovabili dell’aria, dell’acqua del sole ecc. E’ l’argomento di cui si sta discutendo in questo mese al congresso di Copenanghen con i rappresentanti di tutti i governi mondiali che dichiarano che, per sopperire alla continua desertificazione ed alla conseguente carenza di cibo occorre introdurre le colture transgeniche. note come Ogm.

Sugli Ogm ci sono da anni forti contrasti sia fra scienziati che cittadini.

Questi contrasti sembrano dunque essere una delle cause, o forse la causa più importante, dell’attuale crisi mondiale che vede attualmente in espansione solo l’industria della sofferenza. Si spendono ogni giorno nel pianeta centinaia di milioni di euro per guerre, armi, spese militari. Si vuole investire in nuove centrali nucleari per avere energia più pulita e a minor costo e non si sa come smaltire le scorie. Alcuni fisici, fra i quali il prof..Emilio del Giudice, dichiarano che oltre l’ottanta per cento dell’energia nucleare serve a scopo militare e non civile. Durante l’alluvione del 2004 il fisico Rubbia trascorse insieme ad altri una intera notte presso la centrale nucleare di Saluggia  perché l’esondazione del fiume Dora minacciava la scorta di scorie nucleari liquide stoccate in quel luogo. Rubbia affermò allora che si era andati vicini ad una vera catastrofe planetaria. Dimenticano i governanti d’informare che in molti terreni del terzo mondo, in particolare quelli africani, che vorrebbero coltivati con vegetali ogm, sono ancora disseminate milioni di mine antiuomo. Se davvero gli ogm potrebbero risolvere questa enorme crisi globale perché tanta opposizione, tanta paura , tanta resistenza e, di conseguenza, tanto male?

Chiusura di piccole e medie industrie, disoccupazione, precariato ecc. causano un numero sempre più elevato di persone costrette a ricorrere a cure varie (i giornali locali evidenziano in prima pagina la notizia che ci sono quattromila biellesi in cura psichiatrica) Le piccole aziende agricole non trovano alcun aiuto finanziario e sono costrette anch’esse a chiudere le loro attività.

Dal giornale “Il sole24ore” pag. 18 – 3 marzo 2009:. “Resta il divieto sugli OGM – A Bruxelles NO alla proposta della Commissione di imporre la linea ai singoli Paesi…..ieri il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea ha respinto la proposta di costringere Austria ed Ungheria ad accettare la coltivazione di mais modificato. Su 27 Stati membri hanno così votato 23 e dunque solo 4 (Gran Bretagna, Finlandia, Paesi Bassi e Svezia) avrebbero voluto imporre la coltivazione di mais transgenico….il messaggio lanciato ieri è che ciascuno a casa sua deve fare quello che vuole…..Il direttore generale dell’Assobiotech (favorevole agli ogm) dichiara: “la filosofia che ha prevalso è quella dell’uscio di casa; di fronte alla crisi attuale mi sembra che in Europa ci sia la tentazione di percorrere strade che sanno di protezionismo attraverso scorciatoie che riguardano il proprio particolare…” Dunque anche il direttore di Assobiotech conferma quanto ha affermato il ministro Tremonti ovvero che la crisi attuale sembrerebbe essere causata dalla “tentazione” degli europei di contrastare la diffusione dei prodotti geneticamente modificati.

Noti esponenti del mondo della cultura italiana, insigniti di Nobel, hanno addirittura dichiarato che coloro che si oppongono alla liberarizzazione di queste biotecnologie sarebbero responsabili di un’involuzione del pianeta.

Questa “tentazione/, resistenza” è dovuta solo alla conservazione dei prodotti Doc o è frutto di ben più importanti riflessioni in merito all’impatto che tali prodotti potrebbero avere nei confronti dell’ecosistema in generale e sulla salute psico-fisica dell’uomo in particolare?

In tutto il pianeta, anche nelle terre più povere del continente africano, la diffidenza verso gli ogm è alta. In India i prodotti transgenici hanno creato una grave crisi finanziaria tra i coltivatori che, contrariamente alle promesse di lauti guadagni, hanno avuto raccolti fallimentari.. I giornali mondiali riportano la notizia di migliaia di casi di suicidio fra questi contadini che avevano utilizzato i cosiddetti semi ogm “terminator” ovvero semi che non consentono al vegetale di riprodurne. A difesa delle molte famiglie indiane coinvolte in questo scandalo si è levata forte la voce della fisica Vandana Shiva che ha anche fondato in Italia, con altri noti rappresentanti della cultura internazionale (tra i quali Fritjor Capra) la Fondazione per la tutela dei diritti genetici. In questo mese il consiglio degli Stati Svizzeri ha proibito la coltivazione di prodotti OGM fino al 2013 in attesa di maggiori certezze scientifiche: “La posizione della società civile sembra essere chiara. Da alcuni sondaggi emerge che la maggioranza degli svizzeri si è dichiarata contraria alla tecnologia e alcune sperimentazioni sono state sospese a causa di azioni di sabotaggio e per il ricorso inoltrato da alcuni cittadini presso il Tribunale amministrativo federale……Un aspetto sottolineato dagli esperti è il fatto che le attuali disposizioni di legge non sono sufficienti a regolare la coesistenza fra colture tradizionali e transgeniche, specie per quanto concerne la responsabilità civile e la cooperazione fra produttori confinanti”

A proposito del problema fra produttori confinanti: clamoroso il caso dei due coniugi agricoltori canadesi che, dopo aver richiesto al Tribunale di essere risarciti per i danni arrecati ai loro campi da quelli confinanti coltivati con piante ogm, sono stati invece accusati di violazione del brevetto e condannati a pagare un’ammenda alla multinazionale di 120.000 $. Questi coniugi hanno recentemente raccontato la loro allucinante vicenda giudiziaria in molte piazze anche europee.

In Norvegia l ‘anno scorso è stata inaugurata una grande banca semi in un tunnel scavato nei ghiacciai delle isole Svalbard: milioni di semi sono stati stivati per conservarli per un periodo di tempo quasi illimitato per consentire, in caso di catastrofe climatica o ecologica, di poterli utilizzare ma anche per poter garantire la biodiversità che verrebbe sempre più compromessa dalle manipolazioni genetiche.

Se da un lato vengono divulgate le foto della moglie del presidente americano che, come tanti noti personaggi americani e europei, si dedica alla cura dell’orto biologico, dall’altro si auspica l’introduzione delle colture geneticamente modificate per le persone più povere. I prodotti che la terra produce spontaneamente o attraverso manipolazioni “naturali” compiute dall’uomo nel corso di milioni di anni saranno destinati solo alle persone ricche? Gli scienziati sono poi in grado di comprendere tutte le infinite variabili che legano i vari regni della natura? Creano discussioni e preoccupazioni gli inviti di noti rappresentanti del mondo della salute e della nostra cultura a cibarsi di prodotti ogm, se si riflette che i medesimi non hanno rivolto alcuna esauriente attenzione nei confronti del ruolo dei microbi in natura ma, al contrario, si sono allineati con coloro che hanno propagato terrorizzanti informazioni in merito alla recente pandemia. Se conoscono così poco le questioni che sono oggetto di studio anche da parte dei comuni cittadini è evidente che questi ultimi non possono nutrire grande fiducia nelle loro informazioni allorché si tratta di ricerche così sofisticate come quelle genetiche.
Paola Botta Beltramo – rebelt1@fastwebnet.it

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