Vegetarismo ed alimentazione naturale: “L’uomo è un animale? Sì… ma solo se mangia carne….” – Perorazione della causa vegetariana seguendo ragioni genetiche, anatomiche e salutistiche

Le caratteristiche interne del nostro organismo differiscono profondamente dagli animali onnivori. Gli occhi che guardano avanti e non ai lati, le mani prensili e delicate, non aggressive, il pollice della mano opponibile e concepito per raccogliere e trattenere nocciole e pomi; la dentatura adatta a masticare vegetali, semi e frutta; conformazione intestinale oblunga (12 volte la lunghezza del tronco).

Inoltre:

A) il sangue e la saliva umana sono alcaline e non acide (come nei carnivori-onnivori);

B) totale assenza nell’uomo dell’enzima uricasi, che serve a disintegrare il micidiale acido urico delle carni, mentre detto enzima è abbondante negli animali carnivori-onnivori;

C) scarsa presenza di acido cloridrico nello stomaco umano, e quindi difficoltà di disgregare le proteine animali, mentre tale presenza acida nei carnivori-onnivori è 10 volte più intensa;

D) forma del cranio arrotondata con i muscoli della faccia adatti a triturare; canini poco sviluppati, grandi molari adatti ai cibi duri, forma dei denti con incisivi, smalto molto spesso dei denti (l’uomo è l’animale con lo smalto più spesso adatto a mangiare cibi duri); pollice opponibile adatto a raccogliere frutti e semi, sedere grosso, intestino saccoluto, cioè a zone, a sacchetti adatto alla fermentazione di cibi vegetali;

E) le mandibole dell’uomo possono effettuare movimenti laterali e antero-posteriori;  la dentatura è bunodonta; formula dentale diversa; debole muscolatura dello stomaco.

L’uomo attuale, strettamente imparentato con il gorilla, lo scimpanzé, i gibboni e gli urang tang, appartiene alla classe dei mammiferi, all’ordine dei primati, alla famiglia degli ominidi, al genere homo, alla specie homo sapiens ed ha con questi in comune il 98 per cento del patrimonio genetico. E’ anatomicamente strutturato come questi che hanno infatti due mani e due piedi, niente coda, occhi che guardano in avanti, ghiandole mammarie sul petto, milioni di pori sudoripari nella pelle, pollice della mano opponibile adatto a raccogliere semi e frutti, apparato masticatorio come il nostro, canini poco sviluppati, grandi molari smussati adatti a triturare cibi duri e quindi  notevole spessore dello smalto, forma dei denti cuspidi arrotondati, incisivi ben sviluppati adatti a tagliare i frutti e i vegetali, inoltre ghiandole salivari ben sviluppate come le nostre, lingua liscia e non ruvida come i carnivori, saliva ed urina alcalina, stomaco con duodeno, l’intestino lungo 12 volte la lunghezza del tronco, la placenta è discoidale, il colon  convoluto: struttura anatomica praticamente identica alla nostra.

Il fatto che questi nostri parenti siano vegetariani indica chiaramente che l’essere umano non è stato strutturato dalla natura a mangiare la carne, e che non è, come alcuni sostengono, un animale onnivoro.

Baron Gorge Cuvier (1769-1832), uno dei maggiori naturalisti: “L’uomo sulle basi della propria struttura, è un mangiatore di frutta, della parte succosa dei vegetali e delle radici”.

Dr. Richard Lehne, anatomista: “L’anatomia comparata prova che la dentatura umana è totalmente frugivora e ciò è confermato dalla paleozoologia con documenti vecchi milioni di anni”.

Carolus Linnaeus (1707-1778), celebre botanico: “La frutta è il cibo più adatto alla bocca, allo stomaco, alle stesse mani dell’uomo, disegnate appositamente per raccogliere e mangiare frutta. Anche se il genere umano ad un certo punto della sua storia acquisì abitudini onnivore, millenni di onnivorismo non hanno cambiato di una virgola anatomia e la fisiologia del suo corpo”.

Girolamo Savonarola, celebre frate domenicano vegetariano, ci lascia un test per la valutazione della vera fame. “I veri onnivori e i veri carnivori, quando sono affamati, sono attratti istintivamente da animali e carogne che interpretano come cibo immediato. Questo non accade mai all’uomo. Il ribrezzo che ogni uomo normale e sano prova alla vista del sangue e di un cadavere è la prova della sua natura non carnivora”.

Franco Libero Manco

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Annotazioni aggiunte:

Mangiar carne: genera radicali liberi, leucocitosi, crisi enzimatica, carenza di vitamine, aumento di colesterolo, aumento del battito cardiaco, acidificazione del sangue, prelazione di calcio; causa malattie: uricemia, ipertensione, reumatismo, gotta, cancro.. accorcia la vita, rende aggressivi, abbassa le frequenze energetiche dei chakra, avvalora la legge del più forte, rende insensibili all’altrui dolore, degrada moralmente, preclude l’evoluzione dello spirito, si contrappone alle legge dell’amore e del “Non ammazzare”, causa sofferenza e morte agli animali, impoverisce economicamente, distrugge l’ambiente, inquina il pianeta, affama il Terzo Mondo…

Inoltre:

 

Chi mangia una sola bistecca di manzo consuma: 20.000 litri di acqua potabile, 1,5 litri di petrolio, 3 kg di cereali, 2 mq di foresta.

Oltre l’inquinamento dell’ambiente, l’enorme spreco di risorse umane ed economiche per far fronte alle malattie, oltre alla irrevocabile estinzione di migliaia di specie animali e vegetali, oltre…

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