Novembre, il mese di Pierpaolo Pasolini, dell’amicizia e della malinconia… di Antonella Pedicelli

Il cielo di novembre…

Strano mese novembre.. tutti (o quasi) lo descrivono come una specie di
mese “ibrido”, in cui l’autunno non è più “autunno” e l’inverno non è
ancora “inverno”! Forse, con il pensiero, sono già proiettati al
Natale, ai cappotti di lana, al freddo pungente che taglia l’aria in
mille sottili foglioline di ghiaccio bianco……a me novembre evoca
piacevolmente ricordi legati al “passaggio”, a momenti di attesa in
cui “tutto” si prepara a divenire “altro” rispetto a ciò che è
“adesso” e in cui volti e nomi del “passato” tornano a condividere con
la mia memoria una buona tisana calda……. Stamani, non a caso, ho
riletto con enfasi adolescenziale, alcuni Scritti Corsari di
Pasolini…verità bollenti e potenti: già a metà degli anni ‘70,
infatti, Pasolini aveva intravisto e delineato con nitidezza
impressionante il futuro sociale dell’occidente, dominato dal
disimpegno, dalla religione dell’edonismo e da una grettezza
intellettuale sempre più diffusa; ma più di ogni altra cosa, mio caro
Paolo, mi colpisce la precisione “psicologica” presente nella sua
analisi dell’universo adolescenziale. In un grido terribile e potente
sembrano venir fuori dalle orbite gli occhi di quei tanti ragazzi “di
vita”cresciuti nelle borgate romane e trattenuti nella possibilità di
scelta di un proprio felice destino, dalla rabbia con cui giocano una
partita, purtroppo, sempre perdente! Quegli occhi sono gli stessi dei
ragazzi seduti oggi davanti ad un banco di scuola…la rabbia è
trattenuta e mascherata ancor meglio di “ieri” in una bella cornice di
apparenti verità tutte uguali, fredde e nude come il ghiaccio che il
cielo di novembre ancora non contempla. Il vento di una spiaggia
bianca raccoglie i versi di un uomo fragile, innamorato dell’Amore
ancor prima di essere chiamato “uomo”..e i suoi passi  raccolgono le
“stelle povere” avvolte da cappotto di lana… consumato dal tempo!

Un breve pensiero… per non dimenticare!

Antonella Pedicelli

………… 

Mia risposta:

Mia dolcissima Antonella, mi sento un po’ in colpa… sono due giorni che non ti scrivo.. inutile dire che ti ho comunque sempre avuta in mente… succede così che quando c’è una mancanza si pensa di più alla persona che ci manca. Ho avuto vari impicci, di teatro, di incontri, di nipotini e figli, etc. etc. Niente di spiacevole, anzi tutto per il meglio ma non ho potuto dedicarmi a te come avrei voluto. Questa letterina amorevole che mi scrivi la terrò cara e magari la pubblico pure per le belle frasi e i sentimenti che mi ispira. Già qualche giorno fa mi aveva scritto Alba Montori per coinvolgermi nella commemorazione della morte di Pierpaolo Pasolini… ora anche tu mi parli di lui… come fosse vivo!

Ti abbraccio fortemente, oggi c’è il sole, Paolo

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