“Papa Ratzinger e l’amore universale… escludendo l’animale” – Silenzio assenso di Benedetto XVI sull’eccidio a fini voluttuari di miliardi di esseri viventi…

Il papa Ratzinger chiede aiuti per alleviare la fame nel mondo ma non spende una parola contro il carnivorismo che ne è la causa prima. Infatti è solo l’esagerato allevamento di animali da macello che distrugge l’ambiente, inquina la terra ed ammorba l’anima umana.

La verità è che il mondo cattolico e cristiano, avendo dimenticato l’insegnamento di Gesù e di San Francesco, è indifferente al planetario dolore degli animali torturati negli allevamenti industriali,  negli stabulari della vivisezione, nei boschi, nelle arene,  nei circhi equestri, negli allevamenti da pelliccia, nei rodei, etc.  Il mondo cattolico è indifferente alla crudele condizione in cui vengono tenuti e uccisi gli animali  per semplice golosità culinaria.

Noi vegetariani, ecologisti e spiritualisti laici riteniamo che non si possa parlare di amore, di pace e di giustizia mentre ci si rende responsabili, con il proprio silenzio e le proprie scelte personali, dell’uccisione di tante creature innocenti, sensibili al dolore, alla disperazione, al terrore della morte. Ed inoltre l’uomo in quanto specie frugivora non dovrebbe cibarsi di carne nelle quantità attuali. Vediamo infatti che i nostri confratelli, le scimmie antropomorfe, gli orsi, i cinghiali, etc. fanno un uso ristrettissimo di carne e solo per ragioni integrative particolari.

Riteniamo che sia ipocrita e falso, da parte di Benedetto XVI,  condannare la violenza sugli uomini, quando agli eserciti sono aggregati i cappellani militari, nelle carceri vi sono i preti confessori, etc.  mentre contemporaneamente vengono  “benedetti” solo gli animali d’affezione e tranquillamente scannati gli altri, un olocausto di 50 miliardi di animali all’anno.  Riteniamo infine che non possa essere invocato il rispetto verso i deboli, gli indifesi, mentre la condotta morale si esprime in modo drammaticamente lesivo nei loro confronti.

Noi vegetariani, spiritualisti laici ed ecologisti chiediamo a Benedetto XVI, se vuole essere coerente con i suoi dettami religiosi, di astenersi dal depredare le altre specie viventi e di condannare non solo i delitti commessi dall’uomo verso i suoi stessi simili ma anche l’inferno cui sono costretti innocentemente gli animali per motivi voluttuari, senza alcuna ragione anatomico-naturalistica.

Lettera aperta sottoscritta da: Paolo D’Arpini

Inviare a:  benedettoXVI@vatican.va

 

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Post scriptum:

“Non so qual’è il confine fra l’uomo e gli animali, quali siano i loro  diritti e doveri, qual’è il punto d’incontro della sopravvivenza reciproca, senza causare sconvolgimenti ecologici, non so nulla di questo, mi limito io stesso a sopravvivere, a volte combatto a volte recedo, non mi pongo modelli, sono anch’io un animale che ha bisogno della natura, sono una espressione della natura”.  (Paolo D’Arpini)

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