“Nel parco con il Winchester” – La tutela ambientale secondo gli ecologisti americani… ed altre storie strane sui cinghiali di Calcata

Un paio di anni fa venne a trovarmi qui a Calcata un amico carissimo di Torino, Claudio, che fa il tecnico progettatore meccanico. Vi ho già raccontato la sua disavventura con i cinghiali, le costole rotte, il bagno per ore nell’acqua gelida del fiume ed i postumi che persistono (http://www.circolovegetarianocalcata.it/2008/12/19/viano-claudio-e-daniela-e-davide-i-miei-protetti-di-torino-che-mi-proteggono/ ).

La cosa più strana che mi capitò a quel tempo fu che, avendo mandato in giro una serie di lettere in cui chiedevo di trovare una soluzione (sterilizzazione o cattura dei capi in eccesso) per questi facoceri asiatici che sono stati abusivamente immessi nel territorio (probabilmente da cacciatori), distruggendo l’habitat e cancellando molte altre specie di animali autoctoni, ricevetti una strana e piccata risposta da Giuseppe Moretti il quale in sostanza mi diceva..”se uno che fa l’ingegnere non sa come muoversi in natura, non serve trovare soluzioni con i cinghiali, che stanno a casa loro, ma eventualmente, come fa il bioregionalista Gary Snyder in America quando va in un parco dove vivono animali pericolosi, si munisce prima di una buona carabina…”.

Certo che gli ecologisti americani fossero principalmente cacciatori l’ho scoperto solo di recente leggendo un articolo di Franco Zumino su Wilderness in cui si fa la cronistoria del ritardo nell’approvazione della nuova “Legge onnicomprensiva per le terre demaniali” che interessa oltre 840.000 ettari in 9 stati federali”. Tale legge stabilisce che questa grande estensione di terre vergini sia considerata “riserva naturale” e va ad integrarsi ad un sistema di aree protette per un totale di 10.400.000 ettari.

La legge alfine, è stata firmata dal neo presidente Barack Hussein Obama dopo aver subito un forte rallentamento perché osteggiata da alcuni deputati “animalisti” come protesta per la mancata ricezione di una modifica, da loro proposta, sul divieto dell’uso delle armi nelle riserve. Sì, avete letto bene, in America, la legge tutt’ora consente di andare nei parchi con fucile, pistola o quant’altro e consente anche la caccia e la pesca degli animali che vivono nella riserva.

Chiaramente, che una estensione enorme come quella ora designata dal nuovo presidente Obama, sia considerata riserva naturale è un grande vantaggio dal punto di vista della protezione ambientale anche se dispiace che tale protezione non sia stata allargata agli animali… Ma sappiamo tutti che negli USA le armi sono “sacre”.

Qui di seguito inserisco uno stralcio dell’ultima email “karmica” di Claudio, sui risvolti del suo rapporto con i cinghiali della valle del Treja.

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Caro Paolo.

Eh… la caduta non è mica l’ultima avventura, ormai c’è di meglio!

Durante le analisi lì a Civita Castellana mi avevano diagnosticato per caso anche un aneurisma dell’aorta ascendente; cioè tra cuore e vena giugulare era dilatata fino al doppio del suo diametro normale, con rischio che si rompesse, e se si rompe lì non si fa tempo a raggiungere il telefono.

In realtà sapevo già di avere quel difetto congenito, ma era un po’ che non mi controllavo e non sapevo avesse raggiunto un diametro pericoloso; in realtà non avevo nemmeno capito quando me l’avevano detto anni fa che fosse una cosa degenerativa, con una sua evoluzione in peggio. Questa notizia è stata un’altra delle emozioni forti di quella famosa sera, ma forse non te l’avevo mai raccontato. Fatto sta che ho dovuto fare un’operazione (l’ho fatta un anno dopo l’incidente) a torace aperto e cuore fermo per sostituire il pezzo di aorta danneggiato con un tubo artificiale di qualche tipo di tessuto di carbonio e nylon che dicono sia eterno e non da alcun rigetto. Ma vedessi le analisi a raggi,  per adesso, è bellissima, bella sinuosa e costante di diametro!

Scherzi a parte con qualche rappezzo sono tornato (quasi) come nuovo;  i riparatori, perché i chirurghi non sono medici, sono delle specie di artigiani che di medicina capiscono poco o niente ma hanno una mano formidabile, insomma dicono che posso fare tutto quello che mi pare.

Quanto ai postumi della caduta, mi e’ rimasta una parte della coscia sinistra che sento un po’ “strana”, ma niente di rilevante, e penso che starà così per il resto della mia vita; é per via del nervo che ha sbattuto dove é attaccato alla spina dorsale e si sente fino nella gamba.

Alla fine devo pure ringraziare i cinghiali, che mi hanno permesso di vedere che l’aorta era da riparare e poneva un rischio mortale, ma questo sicuramente a uno come te non suona affatto paradossale….   Claudio

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