Viterbo – Le bugie delle commissioni vaticane: “Repressione cinese contro i cristiani”….. La storia del lupo e dell’agnello raccontata da Ratzinger

Eccomi sono appena reduce da Viterbo dove ho moderato un incontro sulla laicità nelle Istituzioni (in conclusione del Mese Bruniano a Viterbo), durante la discussione non ho potuto far a meno di commentare una notizia odierna che mi è sembrata alquanto pregna d’ipocrisia… qui di seguito leggete le mie considerazioni in merito.Il papa, uno specialista in storie costruite per ingannare le masse, può continuare a sperare che io gli creda, ma chi gli “crede” son solo quelli sottoposti al suo potere: mafiosi, prelati, giornalisti embeddeds, trustee dello IOR e simili.

Oggi così biasimo la notizia ridicola diramata da papa Ratzinger, ripresa da giornali e da televisioni asservite, che in Cina ci sarebbe una “repressione in corso contro i cristiani”.

Nulla di più falso e mistificatorio!

In realtà è il governo cinese che deve difendersi dalle intromissioni politico economiche del vaticano che, in quanto potenza straniera, pretende di nominare prelati e rappresentanti della confessione come fossero suoi ambasciatori. In Cina c’è ampia libertà di manifestazione religiosa, tant’è vero che esistono vari culti che convivono pacificamente, essendo garantiti da uno stato laico com’è quello cinese.

In Cina operano varie minoranze religiose: taoisti, confuciani, buddisti, animisti, cristiani assortiti e musulmani sciiti e sunniti. Nessuna fede è in conflitto con lo stato né fra di loro, persino i musulmani che nel resto del mondo scalpitano e compiono attentati si trovano bene nella repubblica cinese. Anche le diverse fedi cristiane non hanno problemi di convivenza, gli unici a creare questioni sono i cattolici e solo perché il vaticano pretende di comandare in casa d’altri. Questo non è accettabile dal governo cinese, alquanto geloso –e giustamente- della sua indipendenza e laicità. La Cina, come diceva il prof Tucci od il monaco Ricci che lì visse a lungo, è un mondo culturale in cui tutto per coesistere deve essere “cinesizzato”.

Questa regola è stata accettata da tutte le confessioni che trovano i loro sacerdoti nel contesto stesso della civiltà e società cinese. Ogni setta sceglie al proprio interno i propri rappresentanti religiosi. L’unico credo che non si adegua, meglio dire l’unico potere, è il vaticano che pretende di essere lui il deus ex machina di ogni nomina e si fa missionario in casa d’altri con le proprie gerarchie scelte da Roma. Il vaticano è uno stato che s’ingerisce indebitamente nella conduzione di affari interni della Cina.

A dire il vero il vaticano lo fa ovunque, solo i cinesi sono gli unici a ribellarsi alle pretese papaline che intendono far passare la loro “aggressione politica e culturale” definendola “persecuzione subita dal governo cinese”. Il vaticano è il lupo che si dichiara offeso dall’agnello! Se i prelati cattolici fossero membri della comunità cinese e non emissari di un altro stato potrebbero tranquillamente continuare a svolgere le loro funzioni senza essere disturbati, se credono nelle favole è affar loro. Ma se Ratzinger ed accoliti vogliono dar a bere la favoletta della “persecuzione” ricevuta, è comprensibile l’atteggiamento cinese di diniego…. Ma forse i “papalini” sono rimasti indietro nel tempo…. a quando bruciavano la gente o mandavano i fedeli a scannarsi alle crociate affermando che “dio lo vuole”….

Magari qualcuno dei lettori dirà che la mia è una battaglia contro i mulini a vento, ma trovo che agire ed intervenire sui mali correnti delle religioni sia utile e necessario per l’elevazione della coscienza.

Sospetto che in Italia non sarà facile scardinare un potere che non è religioso ma economico e politico. Inoltre se vogliamo parlare di “religione” facciamo prima un’analisi sul termine che significa “unire” (e non dividere)…. poi seguiamo un tracciato solido per stabilire ciò che “non” è coscienza religiosa, neghiamo ogni costrutto, assioma, assunzione, pretesa di descrivere ed incarnare la coscienza (o lo spirito, che è comune a tutti e non ha bisogno d’intermediari). Ed è proprio in questi termini che si configura la mia opposizione verso fedi cieche ed ideologiche, soprattutto quelle ipocrite e funzionali al potere dei “sepolcri imbiancati”.

Purtroppo non siamo in Cina ed in Italia finché le truppe vaticane sono unite ed arroccate sulla menzogna e sul potere mafioso interno sarà dura scardinare la fortezza, c’è sempre qualche Pietro Micca pronto a sacrificarsi… Di fronte a tanti “matti” serve solo la discriminazione ed il distacco, una partita a scacchi del pensiero.

Non lasciamoci però prendere dalla foga, non reagiamo gettando il bambino assieme all’acqua calda, usiamo discernimento: va bene cancellare l’ignoranza, le religioni e le ideologie ma non cancelliamo lo spirito dell’uomo, il suo cuore….

Paolo D’Arpini

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